Pellegrinaggio sulla tomba di Craxi


«La mia libertà equivale alla mia vita»  (Epigrafe della tomba di Bettino Craxi)
Al cimitero una folla di turisti: «Bettino come Matteotti e Allende». Molti curiosi si mettono in posa per le fotografie davanti alla lapide dell’ex leader socialista. Il messaggio della famiglia: «Grazie a tutta la Tunisia».
Nel locale cimitero cristiano, proprio davanti a quello musulmano, c’è 

una processione di italiani davanti alla tomba di Bettino Craxi, il segretario socialista morto in Tunisia il 19 gennaio del 2000 e sepolto ad Hammamet. Sulla nuda terra, sotto la quale sono inumate le spoglie del leader, c’è un tricolore dietro alla lapide, fiori (garofani) freschi, un enorme registro destinato a raccogliere i messaggi di quelli che vanno a visitare la tomba («Per un uomo che ha combattuto contro le ipocrisie», «ridare dignità a un grande italiano» ecco alcuni dei messaggi inseriti).
Sono molti i turisti che si ritrovano più o meno per caso accanto alla tomba di Bettino Craxi. E si dividono in due categorie: quelli che si vergognano pure di dare il loro nome e gli altri che sono orgogliosi di esserci magari pur non essendo elettori socialisti.
I vecchi compagni socialisti che attaccano una filippica contro i «compagni che hanno tradito» come Del Turco, Boselli, Martelli, Amato e Intini. Si proprio Ottaviano Del Turco, che ha in questi giorni incontrato nel carcere di Sulmona i deputati Giancarlo Lehner e Renato Farina del Pdl,  a loro ha detto: “Porterò fiori sulla tomba di Craxi”. “Quando si sta in isolamento si perde la cognizione dello spazio”, ha anche aggiunto il governatore della Regione Abruzzo ai due parlamentari. Si sono lasciati con l’invito rivolto da Lehner, ex direttore dell’Avanti!: “Quando uscirai dal carcere andiamo ad Hammamet a portare i fiori sulla tomba di Bettino”. E Del Turco ha risposto senza esitazioni: “Senz’altro… E’ una cosa giusta”.

La Fondazione Craxi (cliccare qui) è una fondazione nata il 18 maggio 2000 allo scopo di tutelare la personalità, l’immagine, il patrimonio culturale e politico di Bettino Craxi attraverso la raccolta di tutti i documenti storici che riguardino la sua storia politica. Principale animatrice è la figlia Stefania Craxi, attualmente deputato di Forza Italia. La sede principale è a Roma, mentre un’altra importante sede si trova ad Hammamet, in Tunisia, luogo dove è sepolto Bettino Craxi.
Tra le attività della fondazione vi è la costituzione e valorizzazione dell'”Archivio Storico Craxi”, costituito riunendo documenti conservati in diversi luoghi (Milano, Roma, Hammamet), costituiti essenzialmente da corrispondenza, memorie, discorsi, articoli, interviste, atti processuali.
L’obiettivo generale è quello di “riabilitare” la figura dello statista italiano coinvolto nei processi di Mani Pulite e di riqualificarne l’importanza storica.

Questo video ha un importanza storica, guardatelo a tutti i costi e diffondetelo dappertutto (cliccare qui).
Processo CUSANI. Di Pietro interroga Craxi.
Per ulteriori approfondimenti sempre su quessto blog cliccare quì

Aggiornamento 19-01-2017

Da anticraxiano vi dico: gli dobbiamo qualcosa

Benedetto Craxi Il testamento inedito

Aggiornamento al 29-03-2018: cliccare qui http://www.lastampa.it/2015/03/23/multimedia/esteri/la-storia-di-kamel-il-custode-della-tomba-di-bettino-craxi-OrULfXZ0yHwFJiDNJSCZeJ/pagina.html
 

5 Comments so far

  1. cinzia on 22 Febbraio, 2009

    on sono mai stata socialista,ma in agosto andrò a rendere omaggio alla sua tomba ritenendolo un grande statista che ha pagato ingiustamente le malefatte altrui.

  2. romano aurelio on 12 Ottobre, 2010

    non sono socialista, ma ho sempre considerato craxi un grande statista, per me ha fatto bene ad andare in tunisia e a non farsi processare dalla giustizia italiana, perchè non poteva pagare tutte le colpe degli altri, che quando era nel pieno successo si inchinavano ai suoi piedi e nel momento della disgrazia lo hanno abbandonato e tradito.

  3. maria pia on 21 Febbraio, 2011

    ci vorrà ancora del tempo per la gista lettura degli eventi che hanno portato alla caduta della prima repubblica. vorrei avere una aggiunta di vita per vedere l’alba di quel giorno.
    Ricordo con grande ammirazione il grande statista Craxi che ha saputo rappresentare la sua coerenza fino in fondo, senza nascondersi, come molti, dietro ai portatori di acqua. Nei ricordi rimangono solo le persone migliori, quelle che hanno saputo sempre rimanere fedeli a se stesse.
    Grazie Bettino ancora oggi riesci ad emozionarmi nel ricordo della tua statura morale e politica.

  4. Gaetano Maria Gallina - Torino on 15 Dicembre, 2012

    Io invece sono stato socialista, eccome!
    Ebbi però modo di conoscere che razza di lerci figuri erano certi politici del tempo della mia città, avevo solo 20 anni ma decisi di starne ben lontano per evitarne le contaminazioni.
    Ho ammirato Craxi per la sua lungimiranza ed enorme capacità non solo politica.
    Oggi vediamo tutti, da qualsiasi angolazione ci si ponga, un nuovo disfacimento della società italiana e l’Europa che si sta profilando come ns. tutore fu, a mio avviso molto correttamente, preconizzata da Craxi come “un incubo”!
    Sento un gran rabbia per l’ingiustizia di cui fu vittima: coloro che erano prezzolati dall’Unione Sovietica sono a tutt’oggi venerati come “padri della Patria”, tanto padri (o madri!) che avrebbero venduto volentieri il ns. Paese a quello che fu il nemico! Moltissimi di coloro che seguirono cotanta ascendenza si son dimostrati degli imbelli se non in taluni casi dei veri e propri delinquenti.
    Craxi diede un grande prestigio internazionale all’Italia e riposa esule in terra straniera. Fu la sua volontà, ma lo vedo come un ultimo insulto alla sua grande memoria.
    Certo sbagliò, sopratutto nelle scelte dei collaboratori, (ne so qualche cosa per ciò che attiene Torino) ma il bilancio fu ed è tuttora estremamente positivo.

  5. Dante on 31 Dicembre, 2023

    L’unico che ha avuto le palle di dire no agli USA

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