Grillo show in Parlamento

 

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Ieri alle ore 14.30 un Beppe Grillo più composto del solito è stato ricevuto dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato per discutere della proposta di legge di iniziativa popolare “Parlamento Pulito” che giace al Senato da 18 mesi. Una Commissione che valuterà le tre richieste: nessun condannato in Parlamento, limite di due legislature per ogni parlamentare, elezione nominale del candidato.  Grillo, leggendo un testo già preparato, ha parlato, comunque, con durezza (il testo completo lo trovate su  www.beppegrillo.it): “è uno scandalo che 350.000 cittadini italiani non siano stati neppure considerati per due anni. E’ uno scandalo che in Parlamento siano presenti 20 condannati in via definitiva e prescritti come Berlusconi, D’Alema, Andreotti. E’ uno schifo che 70 tra i nostri rappresentanti siano condannati in primo e secondo grado o indagati”.”Questa Commissione, questo Parlamento, non hanno nulla a che fare con la democrazia. Sei persone hanno deciso i nomi di chi doveva diventare deputato e senatore. Hanno scelto 993 amici, avvocati e

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scusate il termine, qualche zoccola, e li hanno eletti. Li hanno eletti loro, non i cittadini che non hanno potuto scegliere il loro rappresentante. Cari membri della Commissione, siete illegali, incostituzionali, anti democratici, Per rispetto a voi stessi e agli italiani dovreste dimettervi al più presto”. “I partiti hanno occupato la democrazia, è tempo che tolgano il disturbo. La politica non è un mestiere. Due legislature sono dieci anni. Un lungo periodo, più che sufficiente per servire il Paese, lo fu per De gasperi, poi si ritorna alla propria professione”.”Gli eventi stanno precipitando: mentre voi prendete lo stipendio, operai e imprenditori si suicidano, la disoccupazione è un’epidemia – ha continuato – Io che giro il paese e ascolto le persone vi dico che siamo a una svolta cruciale, i cittadini si stanno svegliando”. Ai parlamentari nella replica finale ha detto: “Siete vecchi nel concetto di politica, antistorici, sorpassati, perché il mondo sta andando da un’altra parte”.
Resta senza risposta la domanda di Beppe Grillo di calendarizzare la proposta di legge popolare. “Se mi date una data di quando potrà essere discussa questa proposta di legge firmata da 350.000 cittadini, me ne andrò contento …”. La vice presidente Maria Teresa Incostante (Pd) ha spiegato che la data di esame sarà definita quando il ddl di iniziativa parlamentare sarà incardinato per essere discusso con le altre proposte di legge.

Beppe Grillo alla Commissione Affari Costituzionali del Senato

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