Un attimo di sano relax: barzellette e foto

pagliaccio
L´orgoglio per i figli………….
Quattro amici si ritrovano dopo tanti anni.
Iniziano a parlare del più e del meno e, mentre uno va a ordinare da bere, gli altri cominciano a parlare dei propri figli.
Il primo dei tre dice:
“Sono molto orgoglioso di mio figlio. Ha iniziato a lavorare come fattorino, si è iscritto alle serali e si è diplomato. Dopo pochi anni è diventato direttore ed oggi è il presidente della compagnia. E’ diventato cosi ricco da regalare a un suo amico che compiva gli anni una Mercedes superlusso”.
Al che il secondo dice:
“Anche io sono molto orgoglioso di mio figlio. Ha cominciato a lavorare come steward a bordo di un aereo. Nel frattempo è diventato pilota. Si è associato con altri e ha fondato una compagnia aerea. Oggi è così ricco che lui a un amico per il compleanno ha regalato un aereo bimotore Cessna.
Il terzo allora racconta:
“Non posso dirvi l’orgoglio che mi da il mio. Ha studiato ingegneria. Ha aperto un’impresa di costruzioni e ha fatto i miliardi. Lui, per il compleanno di un amico, gli ha regalato una villa da 1500 mq”.
Nel frattempo il quarto torna e chiede di cosa stessero parlando, allora i tre amici gli chiedono di suo figlio.
“Mio figlio è un gigolò per gay. Si guadagna da vivere così”.
E gli amici: “Poverino, che disgrazia!”
“Ma quale disgrazia, sta una favola! Pensate che quest’anno per il suo compleanno tre frocioni di clienti gli hanno regalato una Mercedes, un
aereo privato e una villa di 1500 mq.!!! …E i vostri figli invece che fanno?!?”

arra

LA FORZA DI CONTRATTAZIONE (altro che sindacati)
> Una donna di servizio chiede alla padrona di casa un aumento di stipendio.
> – Madame, ho bisogno di un aumento.
> La signora, molto irritata, chiede:
> – Maria, perchè pensa di meritare un aumento? in fondo lavora qui soltanto da 3 mesi.
> – Madame, ci sono tre ragioni per le quali penso di meritarmi un aumento.
In primo luogo io stiro il vestiario meglio della signora.
> – Chi è stato che ha lo ha detto?
> – Lo ha detto il padrone. In secondo luogo io cucino meglio della signora.
> – Che assurdità! chi può aver detto questo?
> – E’ stato il padrone che lo ha detto.
> – In terzo luogo io sono migliore della signora anche a letto!
> – Brutta bastarda carogna. Ed è stato mio marito a dire anche questo?
> – No madame, è stato l’autista…
> – Quanto vuoi di aumento ????
GRIN

Ora di cena a tavola: mamma, papà, tre figli e la nonna che sferruzza sulla poltrona.
>>Uno dei bambini a un certo punto chiede:
>>- Mamma, come sono nato io?
>>La mamma un po’ imbarazzata, improvvisa:
>>- Sai, un giorno è arrivata una bella e grande aquila e ha appoggiato un
>>fagottino sulla finestra, ed eri tu!
>>La nonna continua a sferruzzare e alza un sopracciglio.
>>Allora il secondo bambino, incuriosito chiede:
>>- E io, come sono nato?
>>La mamma prosegue con lo stesso tema:
>>- Tu invece sei stato portato da un grande condor!
>>La nonna continua sempre a sferruzzare e alza l’altro sopracciglio.
>>Il terzo bambino ovviamente vuole sapere anche lui com’è nato. E la
>>mamma:
>>- Un giorno è arrivata una bellissima cicogna e ti ha depositato sul
>>davanzale della finestra!
>>La nonna smette di sferruzzare e bisbiglia sottovoce:
>>Mi pareva infatti che fossero tre uccelli diversi!

GRIN

Un finanziere, un poliziotto e un carabiniere si ritrovano in servizio in una zona disagiata, costretti a mangiare alla meglio, appoggiati ai cofani delle auto, giubbotto antiproiettile sempre indossato, inevitabile pranzo al sacco.
Il finanziere guarda nella sua busta preparata dalla moglie e fa:
‘Panino col prosciutto…e voi?’
Il poliziotto controlla la sua busta ‘Panino col prosciutto pure io’
Il carabiniere li imita ‘Panino con prosciutto come voi’
I tre mangiano mugugnando un po’.
Trascorrono i giorni e i militi continuano a trovare per pranzo un panino con il prosciutto ciascuno.
Un giorno d’estate, esasperato dalla monotonia, il finanziere esclama ‘Basta cazzo! Se anche stavolta mia moglie ha preparato un panino al prosciutto giuro che prendo la pistola e mi sparo!’
Nella busta c’è infatti il solito panino e prima che gli altri due possano reagire, il finanziere estrae a pistola d’ordinanza e si spara un colpo in testa.
Il poliziotto esclama febbrile ‘Giusto! Il collega ha dimostrato di avere palle d’acciaio e noi poliziotti ce le abbiamo toste come quelle dei finanzieri. Adesso, se anche stavolta trovo il panino al prosciutto per pranzo, giuro che mi sparo anch’io!’ Il poliziotto trova il solito Panino, emette un grido furibondo, con gesto solenne estrae l’arma d’ordinanza e si spara in testa.
Il carabiniere si guarda attorno frastornato.
E’ rimasto solo con due cadaveri ‘Che colleghi coraggiosi!
L’arma però non può essere da meno. Se anche io trovo il solito panino col prosciutto mi sparo un colpo in testa!’
Inutile dire che anche il carabiniere trova l’immancabile panino e, in pochi secondi, si suicida con un colpo in mezzo agli occhi.
Il giorno dei funerali, le vedove camminano affrante al fianco delle tre bare che si avviano al cimitero.
La moglie del finanziere non smette di piangere e disperarsi ‘Ma perchè lo hai fatto? Non ti piaceva il panino al prosciutto che ti preparavo? Potevi dirmelo te lo avrei fatto al formaggio, alla mortadella, alle melanzane, perchè ti sei sparato, perchè?’
La moglie del poliziotto avanza lenta, fra un singhiozzo e l’altro ‘Ma perchè lo hai fatto? Non ti piaceva il panino al prosciutto che ti preparavo? Potevi dirmelo, ti avrei cucinato il pollo ai peperoni, la frittata di verdure, il timballo di maccheroni, ti avrei cucinato tutto quello che volevi, perchè ti sei sparato, perchè?’
La moglie del carabiniere chiude il mesto corteo. Cammina tranquilla, in nero come le altre, ma quasi rassegnata ‘ Ma perchè lo hai fatto?
Capisco il finanziere, capisco anche il poliziotto, ma tu…….. tu il panino te lo preparavi da solo……..

hi2
In questi tristi momenti……LA CIPOLLA E L’ALBERO DI NATALE
La famiglia è seduta a cena. Il figlio chiede improvvisamente al padre:
– Papà, quanti tipi di tette ci sono?
Il padre, sorpreso dalla domanda, risponde:
– Beh, figliolo, ci sono tre tipi di tette: a vent’anni, le tette di una donna sono come meloni, tonde e sode. A trenta o quaranta, sono come pere, ancora belle, ma un pò cadenti. Dopo i cinquanta, sono come cipolle.
– Come cipolle? – chiede il figlio.
– Si, le vedi e ti metti a piangere.
Questa battuta fa incavolare la mamma e la figlia, la quale chiede:
– Mamma, e quanti tipi di pisello ci sono?
La madre sorride, a sua volta sorpresa, e risponde:
– Beh, cara, un uomo attraversa tre fasi: a vent’anni il suo pisello è come una quercia, possente e duro. A trenta o quaranta è come legno di faggio, flessibile ma affidabile. Dopo i cinquanta, è come un albero di natale.
– Come un albero di natale? – chiede stupita la figlia.
– Sì cara: morto dalla radice in su, e le palle sono solo ornamentali.

Impiega un po’ di tempo per caricarsi ma ne vale la pena…cliccare qui per gustare delle bellissime immagini dell’Asia con musica e qui per vedere foto caratteristiche di una insolita Roma.

Nessun commento

Lascia un commento