Questo è uno strano paese


Nel 2007 tutti a leggersi la Casta e a minacciare sfracelli. Poi finita la lettura, è passato qualche mese e la Casta è rimasta, con i suoi privilegi come e dove era prima. Senza tagli, senza alcun richiamo a quella sobrietà di cui tutti avevano parlato.
Come previsto, si torna a parlare di tagli alle pensioni. Una misura forse indispensabile, forse giusta, forse inevitabile. Quello che però è inaccettabile è che si torni a parlare di tagli alle pensioni degli italiani senza aver tagliato le pensioni delle sanguisughe. Perché i vitalizi dei parlamentari (che ci costano 219 milioni di euro l’anno) non sono stati aboliti? Perché i consiglieri regionali possono continuare ad andare in pensione a 55 anni con 10 mila euro al mese?  
Perché l’avvocato Luca Boneschi continua a prendere 3.108 euro al mese avendo trascorso in Parlamento un giorno (dico un giorno solo: dal 12 maggio al 13 maggio 1982)? Leggo dal Messaggero un’intervista all’ex presidente del Consiglio Lamberto Dini, autore della severa riforma della pensioni del 1995. Chiede un’altra severa riforma delle pensioni. Bene: considerato il fatto che lui prende 40 mila euro al mese, perché non cominciamo a riformare la sua?

Si dice: bisogna allungare l’età pensionabile. Forse è inevitabile, però, prima bisognerebbe allungare l’età pensionabile dei parlamentari. E cominciamo da questi: (ecco i parlamentari che a 47 anni prendono 8 mila euro al mese).
• Un parlamentare (Antonio Martusciello) che ha avuto la pensione all’età di 46 anni (7.959  euro; vi ha rinunciato nel settembre 2010 per lo stipendio da commissario Agcom pari a 33.177 euro al mese)
• Un parlamentare (Rino Piscitelli) che a 47 anni ha messo in sicurezza per il resto della sua vita un assegno da 7.959 euro al mese;
• Un parlamentare (Alfonso Pecoraro Scanio) che ha avuto la pensione all’età di 49 anni (8.836 euro);
• Altri quattro deputati che hanno avuto la pensione a 50 anni (fra cui l’ex segretario Prc Franco Giordano cui vanno 6.203 euro al mese)
• Ben 15 deputati che hanno avuto la pensione sotto i 60 anni (fra cui Oliviero Diliberto e Enrico Boselli che l’hanno avuta a 51 anni).
Che dire di Giuseppe Gambale che iniziò a incassare il vitalizio parlamentare nel 2006, quando aveva 42 o di Pietro Folena che ha cominciato a incassarne 8.836 quando ne aveva 50?
• Una dozzina di senatori che hanno avuto la pensione sotto i 60 anni fra cui Willer Bordon, quello che andava in giro dicendo di voler uscire dalla casta (ha preso un assegno di 9.604 euro a 59 anni: un bel modo per uscire dalla casta) e il leghista Dario Galli (51 anni) che poi è diventato presidente della provincia di Varese cumulando i due redditi (unica noia: lo stipendio da presidente della Provincia, sommandosi al vitalizio da parlamentare ha subito una leggera decurtazione passando da 6.500 a 4.800 euro al mese. In compenso Dario Galli è entrato anche nel consiglio d’amministrazione di Finmeccanica).
Ecco qualche altro pensionato parlamentare eccellente: Rosa Russo Jervolino: 9.947, Nicola Mancino: 9.947, Pino Rauti: 9.387, Alfredo Reichlin: 9.947, Stefano Rodotà: 8.455, Vittorio Sgarbi: 8.455, Giuliano Urbani: 6.590, Walter Veltroni: 9.014. Per la lista completa cliccare qui.

Tutti costoro non fanno altro che sfruttare una legge, è vero. Ma perché diavolo abbiamo fatto una legge del genere, che ci obbliga a pagare la pensione anche a chi non ne ha assolutamente bisogno, come Eugenio Scalfari (3.108 euro al mese), Luciano Benetton (3.108 euro al mese), Francesco Merloni (9.947 euro al mese), Carlo Taormina, Guido Rossi o come Cicciolina, tutta gente che ha bisogno di mettere insieme il pranzo e la cena. Soprattutto: perché quella legge non la abbattiamo all’istante?


In effetti, per quanto ci si possa scandalizzare per la pensione alla Staller, quella legge ci riserva sorprese assai peggiori. Se non altro, infatti, la sexy Ilona almeno 5 anni alla Camera se li è fatti tutti. E poi ha aspettato fino ai 60 anni per incassare l’assegno.


Che dire di ex parlamentari che incassano il vitalizio avendo fatto in Parlamento appena una settimana (come Angelo Pezzana e Piero Craveri, 3.108 euro al mese) o appena 9 sedute (come l’ex leader di Autonomia Operaia Toni Negri, 3.108 euro al mese pure lui)?
Pensioni parlamentari: un buco da centinaia di milioni Tg24 SKY

Mentre un lavoratore dipendente pensionato, con 35 anni di anzianità, prende (se è fortunato) il 102%  di quanto versato negli anni, un deputato porta a casa 3.108 € lordi al mese intascando così il 533%  di quanto versato in un quinquennio! Senza contare che i vitalizi hanno una proprietà unica: quella di sommarsi a qualunque altro reddito, fosse anche una pensione, o un secondo vitalizio…

Se ci si indigna (e ci si indigna) perché Cicciolina cumulerà la sua rendita da ex parlamentare con gli incassi delle sue attività hard, che dire allora di quelli come Cossutta che cumula i 9.604 euro da ex senatore con la pensione-Inps maturata grazie ai benefici della legge Mosca? Che dire di Prodi che cumula la pensione da ex parlamentare con altre due per un totale di 14 mila euro al mese o di Giuliano Amato che ai 9 mila euro da ex deputato somma 22 mila euro come ex professore universitario per un totale di 31 mila euro al mese, salvo poi andare in giro a chiedere sacrifici agli italiani?

Si proprio Giuliano Amato che ripetiamo oggi vive con una doppia pensione d’oro da 31 mila euro al mese dice -dal meeting di Rimini- che gli italiani “hanno avuto troppa Sardegna” (cioè se la sono goduta troppo). Ma lui un po’ di pudore non ce l’ha?
“Giuliano Amato, lei è disposto a ridursi la pensione d’oro?”. E lui: “Non capisco la domanda”
Ha risposto così Giuliano Amato a Lilli Gruber che l’ha intervistato a Otto e mezzo. E la trasmissione è finita.
Il magna magna di Bankitalia (che chiede rigore e manda i manager in pensione a 40 anni…).


Vale la pena ricordare che in Banca d’Italia sono sempre state applicate con assai meno rigore le regole ferree che invece vengono richieste per tutti gli italiani. Tanto è vero che gli stipendi aumentano e nel 2011 ci sono già 56 baby pensionati. La storia dell’istituto, come sa chi ha letto Sanguisughe (Mario Giordano Mondadori, pp. 168, 2011), del resto è ricca di manager dell’Istituto con pensioni d’oro: da Rainer Masera, andato in pensione a 44 anni (oggi ne ha 66 e prende 18 mila euro al mese) a Mario Sarcinelli (andato in pensione a 49 anni, oggi ne ha 77 e prende 15 mila euro al mese). Tutti naturalmente, una volta ottenuto il ricco vitalizio con tutte le sue clausole d’oro, hanno continuato ad esercitare ogni tipo di attività, pubblica e privata, cumulando redditi, alla faccia del rigore professato dall’istituto. E per la  precisione è da  ricordare che anche il governatore Mario Draghi gode, oltre al suo legittimo  stipendio ma anche di una pensione (14 mila euro al mese, maturata quando aveva 59 anni).
Ma perché da 16 anni continuiamo a pagare ufficio e segretaria alla Pivetti?
L’altro giorno, durante una diretta su Raitre, Irene Pivetti ha dichiarato che come ex presidente della Camera ha ancora a disposizione un ufficio a Montecitorio e una segretaria.
Senza vergogna: le auto blu della casta sono 72.000. Vedere articolo su Corriere.it

E per finire una menzione a parte merita Italo Bocchino, il “difensore” assoluto di Fini. Ecco, il Corriere.it ci ricorda che l’onorevole Bocchino andrà in pensione tra 18 mesi, all’età di 45 anni. Quanto prenderà come vitalizio da ex parlamentare? 6.507 euro al mese.
Le Iene Show, il monologo di Enrico Brignano sui costi della casta – VIDEO http://www.video.mediaset.it/video/iene/speciali/257384/brignano-i-costi-della-casta.html

Iacchetti manda a fanculo Brunetta, La Russa e la politica

4 Comments so far

  1. Antonio on 18 Novembre, 2011

    Concordo pienamente.
    Il problema dei privilegi è grosso e questo sistema si basa su una struttura economica monopolista e clientelare che è il vero cancro dell’Italia e che consente la definizione di privilegi quasi nobiliari a questi signori.
    Il paragone che più mi piace per definire questi signori è la classe dei maiali di orwelliana memoria.

  2. […] SGARBI, parlamentare, pensionato a 49 anni con  un mensile di 8.455 pagato dalla Camera (Fonti: gastonemariotti.com  e  […]

  3. […] E per finire una menzione a parte merita Italo Bocchino, il “difensore” assoluto di Fini. Ecco, il Corriere.it ci ricorda che l’onorevole Bocchino andrà in pensione tra 18 mesi, all’età di 45 anni. Quanto prenderà come vitalizio da ex parlamentare? 6.507 euro al mese. (Fonte: gastonemariotti.com) […]

  4. […] E per finire una menzione a parte merita Italo Bocchino, il “difensore” assoluto di Fini. Ecco, il Corriere.it ci ricorda che l’onorevole Bocchino andrà in pensione tra 18 mesi, all’età di 45 anni. Quanto prenderà come vitalizio da ex parlamentare? 6.507 euro al mese. (Fonte: gastonemariotti.com) […]

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