Un post da ricordare
Un post da ricordare
12-02-2022 – «Auguri Gastone, nato sotto il segno dell’Acquario, ecco il regalo per i tuoi 69 anni»
- Un augurio affettuoso a chi può esibire con orgoglio 13,8 lustri e dimostrare insieme il vigore, l’energia e la vitalità sufficienti per ricominciare a contare gli anni da zero.
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La giovinezza non è un periodo della vita, è uno stato della mente;
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è la tempra della volontà, è una qualità dell’immaginazione, è la forza delle emozioni;
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è il prevalere del coraggio sul timore, del desiderio di conoscere sull’ignoranza.
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Non si invecchia per il semplice fatto di aver vissuto un certo numero di anni, ma solo quando si abbandonano i propri ideali.
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Gli anni arrugano la pelle, come una vita senza entusiasmo raggrinza l’animo.
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Preoccupazioni, dubbi, paure e disperazione sono i lunghi anni che fanno piegare il capo e inaridiscono lo spirito.
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In qualunque età, in ogni cuore, vi può essere amore per la bellezza, dolce meraviglia per le stelle, commozione per un tramonto, coraggiosa sfida degli eventi, brillantezza dei pensieri, curiosità e gioia di vivere.
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Tu sei giovane come la tua coerenza, e vecchio quando ne dubiti;
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sei giovane come la fiducia in te stesso, e vecchio quando cessi di averne;
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sei giovane come le tue speranze, e vecchio quando le abbandoni.
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Fin quando il tuo cuore riceve messaggi di gioia, di bellezza, di coraggio, di pietà e di amore, tu sarai giovane.
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Vivi dunque come se tu dovessi morire subito, pensa come se tu non dovessi morire mai.
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(Autore ignoto)
Classe 1955
Questa parte di post è per tutti noi, per tutti quelli, cioè, che sono nati nel 1955 (quando erano ancora vivi papa Pacelli, Bertolt Brecht e il brigante Musolino, quando c’erano Enrico Mattei all’Eni e Eisenhower alla Casa Bianca).
Per i nativi digitali è veramente difficile comprendere che si potesse vivere senza essere intrattenuti e connessi (non esistevano telefonini, computer, Kindle Fire e iphone/ipad/ipod touch). Effettivamente, dal tempo in cui sono nato a ora, si è verificata una rivoluzione tecnologica che sarebbe stata difficile da immaginare anche dal più fervido scrittore di fantascienza. Tutto si è estremamante velocizzato e si fa sempre più difficoltoso discernere tra un’infinità di emozioni e desideri che invadono ogni momento della nostra vita, da ogni angolo del pianeta, tra cosa è per l’umanità e che cosa è contro l’umanità. E’ bene tutto ciò che costruisce, tutto ciò che l’uomo fa per l’umanità nella dimensione dell’apertura e dell’amore; è male tutto ciò che, nel tempo, si dimostra portatore di divisione e di distruzione come tutti gli “ismi” dei pregiudizi e delle ideologie.
Correva l’anno 1955 … ti ricordi: cliccami qui Il tempo vola? – Anno 1955: cliccami qui
Rin Tin Tin – Sigla (cliccare qui)
Nel glorioso 1955 sono nati
-Alain Marie Pascal Prost (Lorette, 24 febbraio 1955) è un ex pilota automobilistico francese, vincitore di 51 Gran Premi di Formula 1 e quattro volte campione del Mondo.
-Alberto Giacomo Forchielli (Bologna, 28 dicembre 1955) è un imprenditore italiano.
-Alvaro Baragiola in Lojacono (Roma, 7 maggio 1955) è un terrorista italiano con cittadinanza svizzera.
-Andrea Zingoni (Firenze, 30 dicembre 1955) è un regista, scrittore e artista italiano.
-Angelo Izzo (Roma, 28 agosto 1955) è un criminale italiano.
-Anna Finocchiaro (Modica, 31 marzo 1955) è una politica e magistrato italiana.
-Bruno Conti (Nettuno, 13 marzo 1955) è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore italiano.
-Carmen Lasorella (Matera, 28 febbraio 1955) è una giornalista italiana.
-Charles Robert Darwin (Shrewsbury, 12 febbraio 1809 – Londra, 19 aprile 1882) è stato un naturalista, biologo e geologo britannico.
-Daniele Masala (Roma, 12 febbraio 1955) è un ex pentatleta italiano.
-Dario Gabriele Mora, detto Lele Mora (Bagnolo di Po, 31 marzo 1955), è un manager ed ex talent scout italiano.
-Dawa Tashi (Batang, 1955) è uno scrittore tibetano.
-Diego Abatantuono (Milano, 20 maggio 1955) è un attore, comico, sceneggiatore, conduttore televisivo italiano.
-Donatella Rettore, in arte Rettore (Castelfranco Veneto, 8 luglio 1955), è una cantautrice e attrice italiana.
-Enrico Cisnetto (Genova, 23 maggio 1955) è un editorialista, economista e conduttore televisivo italiano.
-Enrico Mentana (Milano, 15 gennaio 1955) è un giornalista e conduttore televisivo italiano, fondatore e, dal 1992 al 2004, direttore del TG5. Dal 15 giugno 2010 è direttore del TG LA7.
-Ermete Realacci (Sora, 1 maggio 1955) è un ambientalista e politico italiano, presidente onorario di Legambiente ed esponente del Partito Democratico.
-Filippo Ceccarelli (Roma, 22 luglio 1955) è un giornalista e scrittore italiano.
-Francesco Nuti (Prato, 17 maggio 1955) è un attore, sceneggiatore, regista e produttore cinematografico italiano.
-Franco Grillini (Pianoro, 14 marzo 1955) è un politico italiano. È presidente onorario dell’Arcigay.
-Gene Gnocchi, pseudonimo di Eugenio Ghiozzi (Fidenza, 1º marzo 1955), è un comico, conduttore televisivo, ex calciatore e cantante italiano.
-Gian Franco Corsi Zeffirelli (Firenze, 12 febbraio 1923), è un regista, sceneggiatore, scenografo e politico.
-Giuseppe Daniele, detto Pino (Napoli, 19 marzo 1955), è un cantautore e musicista italiano.
-Gloria Guida (Merano, 19 novembre 1955) è un’attrice cinematografica e cantante italiana.
-Ignazio Roberto Maria Marino (Genova, 10 marzo 1955) è un medico e politico italiano, sindaco di Roma dal 12 giugno 2013.
-Ilaria Carla Anna Borletti Dell’Acqua coniugata Buitoni, più comunemente Ilaria Borletti Buitoni (Milano, 22 marzo 1955) è un’imprenditrice e politica italiana.
-Isabelle Yasmine Adjani (Parigi, 27 giugno 1955) è un’attrice teatrale, attrice cinematografica e cantante francese.
-Ivo Rossi (Padova, 18 marzo 1955) è un politico italiano, sindaco di Padova facente funzioni.
-Jacopo Fo (Roma, 31 marzo 1955) è uno scrittore, attore, regista, fumettista, blogger e attivista italiano.
-Kevin Michael Costner (Lynwood, 18 gennaio 1955) è un attore, regista, produttore cinematografico e musicista rock statunitense.
-Laura Pellegrini, conosciuta con lo pseudonimo di Ellekappa (Roma, 1955), è una fumettista e disegnatrice italiana.
-Leonardo Domenici (Firenze, 12 luglio 1955) è un politico italiano. Dal 1999 al 2009 ha ricoperto la carica di sindaco di Firenze. Attualmente è un eurodeputato.
-Livia Turco (Cuneo, 13 febbraio 1955) è una politica italiana.
-Luca Ronchi (Milano, 1955) è un produttore televisivo e regista cinematografico italiano.
-Marcello Sorgi (Palermo, 31 marzo 1955) è un giornalista italiano, già direttore del Tg1 e del quotidiano La Stampa del quale è editorialista.
-Marcello Veneziani (Bisceglie, 17 febbraio 1955) è un giornalista e scrittore italiano.
-Mariano Rajoy Brey (Santiago di Compostela, 27 marzo 1955) è un politico spagnolo, più volte ministro, presidente del Partito Popolare e Presidente del Governo dal 2011.
-Maurizio “Mauro” Coruzzi, più noto col nome d’arte del suo personaggio di drag queen Platinette (Langhirano, 4 novembre 1955), è un conduttore radiofonico, autore televisivo e attore italiano.
-Michel François Platini (Jœuf, 21 giugno 1955) è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore francese, presidente dell’UEFA dal 26 gennaio 2007.
-Michele Ainis (Messina, 6 gennaio 1955) è un giurista e costituzionalista italiano.
-Nicolas Paul Stéphane Sarközy de Nagy-Bocsa, conosciuto semplicemente come Nicolas Sarkozy (Parigi, 28 gennaio 1955) è un politico e avvocato francese.
-Ornella Muti, nome d’arte di Francesca Romana Rivelli (Roma, 9 marzo 1955), è un’attrice italiana.
-Pier Ferdinando Casini (Bologna, 3 dicembre 1955) è un politico italiano.
-Pierluigi Battista (Roma, 3 luglio 1955) è un giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano.
-Pino Corrias (Savona, 1955) è un giornalista e scrittore italiano.
-Pupo, nome d’arte di Enzo Ghinazzi (Ponticino, 11 settembre 1955), è un cantautore, conduttore televisivo e doppiatore italiano.
-Ramon Mantovani (Manresa, 13 febbraio 1955) è un politico italiano.
-Renato Balduzzi (Voghera, 12 febbraio 1955) è un giurista, accademico e politico italiano, professore ordinario di diritto costituzionale all’Università Cattolica del Sacro Cuore.
-Ricky Tognazzi, all’anagrafe Riccardo Tognazzi (Milano, 1º maggio 1955), è un attore, regista, produttore cinematografico e doppiatore italiano.
-Roberto Ernesto Maroni (Varese, 15 marzo 1955) è un politico italiano, segretario federale della Lega Nord dal 1º luglio 2012 al 15 dicembre 2013.
-Sandro Ruotolo (Napoli, 9 luglio 1955) è un giornalista italiano.
-Sebastiano Musumeci, detto Nello (Militello in Val di Catania, 21 gennaio 1955), è un politico italiano.
-Sergio Segio, detto Comandante Sirio (Pola, 24 novembre 1955), è un ex terrorista e scrittore italiano.
-Steven Paul Jobs, noto semplicemente come Steve Jobs (San Francisco, 24 febbraio 1955 – Palo Alto, 5 ottobre 2011), è stato un imprenditore, informatico e inventore statunitense.
-Susanna Camusso (Milano, 14 agosto 1955) è una sindacalista italiana, segretaria generale della CGIL dal 3 novembre 2010.
-Teresa De Sio (Napoli, 3 novembre 1955) è una cantautrice e scrittrice italiana.
-Vasco Errani (Massa Lombarda, 17 maggio 1955) è un politico italiano, Presidente della giunta regionale dell’Emilia-Romagna dal 1999.
-Vauro Senesi, noto semplicemente come Vauro (Pistoia, 24 marzo 1955), è un disegnatore, vignettista editore, personaggio televisivo e attore italiano.
-Walter Bruce Willis (Idar-Oberstein, 19 marzo 1955) è un attore, produttore cinematografico e musicista statunitense.
-Walter Veltroni (Roma, 3 luglio 1955) è un politico, giornalista e scrittore italiano, ex segretario nazionale del Partito Democratico.
-William Henry Gates III, meglio noto come Bill Gates (Seattle, 28 ottobre 1955), è un imprenditore, programmatore e informatico statunitense.
-Zucchero (pseudonimo di Adelmo Fornaciari; Reggio nell’Emilia, 25 settembre 1955) è un cantautore e musicista italiano.
-e il Guinness dei primati (fenomeno editoriale), insomma siamo in ottima compagnia. Auguri a tutti.
Muoiono nel 1955
-Albert Einstein (Ulma, 14 marzo 1879 – Princeton, 18 aprile 1955) è stato un fisico e filosofo della scienza tedesco naturalizzato statunitense.
-Alberto Ascari (Milano, 13 luglio 1918 – Monza, 26 maggio 1955) è stato un pilota automobilistico e pilota motociclistico italiano, vincitore del titolo di campione del mondo di Formula 1 nel 1952 e nel 1953.
-Alvaro Leonardi (Terni, 16 novembre 1895 – Cameri, 1º gennaio 1955) è stato un aviatore e militare italiano.
-Arrigo Cajumi (Torino, 22 ottobre 1899 – Milano, 7 ottobre 1955) è stato un giornalista, scrittore e critico letterario italiano.
-Étienne Oehmichen (Châlons-sur-Marne, 15 ottobre 1884 – Parigi, 10 luglio 1955) è stato un ingegnere francese.
-Giustino Maria Russolillo (Pianura, 18 gennaio 1891 – Napoli, 2 agosto 1955) è stato un sacerdote italiano, venerato come beato dalla Chiesa cattolica.
-Immanuel Kant (Königsberg, 22 aprile 1724 – Königsberg, 12 febbraio 1804) è stato un filosofo tedesco.
-James Byron Dean (Marion, 8 febbraio 1931 – Cholame, 30 settembre 1955) è stato un attore statunitense.
-Monsignor Giovanni Battista Alfano (Napoli, 8 dicembre 1878 – Napoli, 27 dicembre 1955) è stato un presbitero, geologo, vulcanologo e sismologo italiano.
-Paul Thomas Mann (Lubecca, 6 giugno 1875 – Zurigo, 12 agosto 1955) è stato uno scrittore e saggista tedesco. Premio Nobel nel 1929, è considerato una delle figure di maggior rilievo della letteratura europea del Novecento.
-Pina Piovani, nome d’arte di Giuseppina Piovani (Roma, 20 marzo 1897 – Roma, 2 gennaio 1955), è stata un’attrice italiana.
-Rodolfo Graziani (Filettino, 11 agosto 1882 – Roma, 11 gennaio 1955) è stato un generale e politico italiano.
-Sir Alexander Fleming (Lochfield, 6 agosto 1881 – Londra, 11 marzo 1955) è stato un medico, biologo e farmacologo britannico.
-Tom Moore, all’anagrafe Thomas J. Moore (Fordstown Crossroads, 1 maggio 1883 – Santa Monica, 12 febbraio 1955), è stato un attore cinematografico e regista irlandese naturalizzato statunitense, apparso in 186 film tra il 1908 e il 1954, spesso con ruoli da protagonista romantico, specialmente nel periodo del muto, ma anche agli inizî del sonoro.
-Tribhuvan Bir Bikram Shah Dev – Tribhuvana Vīra Vikrama Śāhadeva; Kathmandu, 30 giugno 1906 – Zurigo, 13 marzo 1955) è stato re del Nepal dal dicembre 1911 al novembre 1950 e dal gennaio 1951 al marzo 1955.
-Valentina Frascaroli, pseudonimo di Valeria Frasca (Torino, 29 luglio 1890 – Neuilly-sur-Seine, 18 gennaio 1955), è stata un’attrice italiana autentica diva del cinema muto.
Albert Einstein, Thomas Mann, James Dean, Immanuel Kant, Alberto Ascari, A. Fleming scopritore della penicillina…. certo non mi sarebbe dispiaciuto essere la reincarnazione di qualcuno di questi Signori sopra riportati!!!
1955 – Governo tripartito DC, PSDI, PLI guidato da Antonio Segni. Viene eletto terzo Presidente della Repubblica Italiana Giovanni Gronchi. Emilio Segrè scopre con Owen Chamberlain l’antiprotone.
L’Italia del “miracolo economico”
1955 – E’ boom, allegria! E’ l’anno della rivoluzione dei consumi, il Paese vive il boom economico. Il presentatore italo-americano Mike Bongiorno il 19 novembre 1955 inizia a condurre il quiz televisivo “Lascia o Raddoppia?”, simbolo della rinascita, della voglia degli italiani di competere e di distrarsi i cui concorrenti diventarono presto famosi, come la valletta Edy Campagnoli. Durante la trasmissione settimanale del seguitissimo programma i bar dotati di televisore aumentavano i prezzi delle consumazioni, mentre le sale cinematografiche sospendevano la programmazione per trasmettere le puntate sul grande schermo. L’Italia risorta dalle macerie scopre il benessere dell’era moderna.
Marilyn Monroe: arriva l’era delle pin-up, con lunghe gambe, vita stretta e fianchi e seno abbondanti.
La televisione, la Rai democristiana nasce con una nuova funzione educativa: persino nei quiz di Mike Bongiorno, che danno i soldi a chi sa, non solo a chi appare.
I sedici argomenti di Lascia o raddoppia: musica lirica, musica sinfonica e da camera, musica leggera e jazz, teatro di prosa, teatro di rivista e varietà, cinema, arti figurative, storia d’Italia, letteratura italiana, scienze fisiche e naturali, moda, calcio, ciclismo, atletica, filatelia e numismatica, gastronomia.
La prima domanda di Lascia o raddoppia?: “Qual è l’ultima opera composta da Verdi?”. Lando Degoli: “Falstaff”. Esatto. La vincita massima era di 5 milioni e 250.000 lire; se il concorrente al raddoppio finale decideva di “lasciare”, poteva ritirare una Fiat 600.
Nel frattempo l’Italia, pur restando nella sostanza ancora un paese contadino, muoveva quindi i primi passi sulla via del suo “miracolo economico”. Gli occupati nell’agricoltura, oggi ridotti a meno di 3 milioni, erano 7.740.000 (contro 6.655.000 dell’industria e 4.655.000 del terziario).
La Fiat 600 diventò l’automobile della famiglia media: nel giro di quattro anni le patenti di guida crebbero di quasi un milione. Se in primo luogo questa vetturetta diede inizio alla motorizzazione di massa, dopo, ebbe un riflesso più ampio sull’intera economia italiana.
Infatti favorì ed orientò l’espansione dei beni di consumo durevoli e, con l’agevolazione delle vendite rateali – che si amplio in modo abnorme – stimolò il possesso di altri beni durevoli che presto arriveranno sul mercato, la TV, gli elettrodomestici, i mobili, ecc, indirizzando così per alcuni anni una buona parte di quota di reddito dei lavoratori proprio verso questo tipo di consumi “di lusso” non di prima necessità, pure questi carenti perché prodotti in maniera inadeguata con metodi artigianali, senza ricorrere a macchine utensili e, come pure nell’agricoltura, una enorme scarsità di impiego di mezzi meccanici impedisce di progredire.
Nel 1955, in Italia i frigoriferi (anzi i frigidaire, come si diceva allora) erano ancora 300 mila (nel 1969 sarebbero diventati 1 milione e mezzo), le lavatrici soltanto 50 mila (soltanto nel 1963 sarebbero passate a 262 mila).
L’industria italiana degli elettrodomestici era al terzo posto nel mondo dopo Stati Uniti e Giappone, mentre la Olivetti conquistava una sua leadership per la qualità delle macchine per scrivere. Un miracolo che purtroppo nei decenni successivi è andato progressivamente spegnendosi.
Il telefono era a muro (così l’abbonamento costava meno), attaccato alla parete del corridoio. Un modo per risparmiare era anche averlo in duplex, con un abbonato dello stesso palazzo. La scelta era importante, bisognava “imparentarsi” con qualcuno che facesse poche e brevi telefonate perché, se uno parlava, il telefono dell’altro rimaneva muto.
1955, ecco Vittorio De Sica intrattenere centinaia di ragazze, fra le quali ha promesso di scegliere la protagonista di “Il tetto”. A Cinecittà si lavorava senza tregua per sfornare più di cento film all’anno; e diventare attrice era per tutte le ragazze un sogno abbastanza vicino.
Tutti i successi canori del 1955 e dintorni:
Arrivederci Roma (by Garinei, E – Giovannini, G – Rascel) – Renato Rascel
Accarezzame (by Nisa / Calvi,P) – Teddy Reno (1954)
All of you (by Porter, C) – Frank Sinatra
L’Ammore mio è francese (by Calise,U – Cicero) – Ugo Calise
Amo Parigi (I love Paris) (by Notorius – Porter, C) – Carla Boni (1953)
Aria de Roma (by Rascel) – Renato Rascel
Autunno in Roma (by Larici – Cahn – Cicognini – Weston) – Nilla Pizzi
‘A Bonanema ‘e ll’ammore (by Festa – Jovino) – Gino Latilla
Buongiorno tristezza (by Fiorelli – Ruccione) – Claudio Villa
Canto a voce piena (by Ciervo – Mari,A) – Claudio Villa
Canto nella valle (by Fusco – Panzeri,M) – Natalino Otto & Trio Aurora
Che fai tu luna in ciel (by Brinniti – Rastelli) – Jula De Palma
Ci ciu ci cantava un usignol (by Minoretti – Seracini,R) – Natalino Otto & Trio Aurora
Ciao (O-ho A-ha) (by Gietz) – Quartetto Cetra
Ciribiribin (by Pestalozza – Tiochet) – Mitzi Kirchner
La Donna riccia (by Modugno,D) – Renato Carosone (1954)
Dove andranno a finire i palloncini (by Garinei, E – Giovannini, G / Kramer, G) – Renato Rascel (1954)
Eh cumpari (by Bleyer, A – LaRosa, J) – Julius LaRosa (1953)
Era un omino (piccino piccino) (by Paolillo,G) – Clara Jaione & Radio Boys
Fontana di Trevi (Three coins in the fountain) (by Devilli – Cahn,S / Styne,J) – Luciano Tajoli
Malafemmina (by De Curtis, A) – Renato Carosone
La Pansè (by Cioffi,G – Pisano, G) – Renato Carosone
‘O Ritratto ‘e Nanninella (by Scarfò / Vian) – Sergio Bruni
Scapricciatiello (by Albano, F – Vento, P) – Aurelio Fierro (1954)
Souvenir d’Italie (by Luttazzi, L – Scarnicci – Tarabusi) – Jula De Palma
Torna a Surriento (by De Curtis, E – De Curtis, GB) – Aldo Piacenti
Provati dal lavoro, la domenica gli italiani si drogano negli stadi e nei bar, davanti ai televisori. La speranza di fare tredici al totocalcio li tiene su un giorno dopo l’altro. Ma siamo ancora, di fronte allo sport, dei puri di cuore, capaci di passioni e follie.
Costo della vita: stipendio di un operaio circa 40 mila lire=20,66 €, costo giornale e biglietto del tram 25 lire=0,01 €, tazzina caffè 40 lire=0,02 €, pane 150 lire al chilo=0,08 €, latte 90 lire=0,05 €, vino 120 lire al litro=0,06 €, pasta 190 lire al chilo=0,10 €, riso 170 lire al chilo=0,09 €, carne di manzo 1.200 lire al chilo=0,62 €, zucchero 260 lire al chilo=0,13 €, benzina 138 lire=0,07 €, 1 grammo di oro (721 lire=0,37 €), costo di un auto 600 (590 mila lire=304,71 €), un televisore 160 mila lire=82,63 € (l’abbonamento 12.500 lire=6,46 €), una radio da comodino 23 mila lire=11,83 €, un giradischi 30 mila lire=15,49 €, un disco 78 giri (800 lire=0,41 €).
Uno dei motori del miracolo è rappresentato dalle migrazioni interne dal Sud al Nord e dalle campagne alle città che toccarono il loro punto più alto tra il 1960 e il 1963. D’altro canto, l’introduzione, nel dicembre 1962, dell’obbligo per la scuola media, intaccando le gerarchie sociali, è stata la misura che più ha rivoluzionato la vecchia e ingiusta Italia del dualismo élite-popolo.
Ciò nondimeno, però, va detto che il progresso e il benessere si sono spesso trasformati in uno straordinario regresso dal punto di vista umano. L’unico Dio veramente condiviso è il Dio quattrino e tutti gli altri valori pre-politici, come onestà, lealtà, dignità, che esistevano anche nel nostro Paese sono stati cancellati.
Negli anni ‘50 l’onestà era un valore per tutti, per la borghesia, se non altro perché dava credito, nel mondo contadino lo sanno tutti, se tu violavi la stretta di mano eri emarginato e anche per il mondo proletario.
Ecco perché dico che ci vorrebbe una guerra, non quelle che facciamo sugli altri, ma quelle da subire, perché almeno ci ridarebbe una scala di valori: ciò che è realmente importante e ciò che non è importante… Ma comunque bisognerebbe ritornare all’essenziale, senza esagerare in quanto io odio la decrescita economica che, credo equivalga sempre e solo a un aumento della povertà tra i cittadini e alla conseguente riduzione o cancellazione dei servizi che lo Stato offre in cambio delle tasse: come la sanità, gli ospedali, la scuola, il trasporto pubblico, la manutenzione delle città e delle strade e la loro illuminazione ecc. ecc.. Penso che la decrescita economica porti sempre alla decrescita del pensiero, del sentimento di un popolo, del suo morale e spesso anche della sua morale; che sia un’idea perdente, perché consiste nell’alzare bandiera bianca e abbandonarsi all’idea che gran parte delle persone non lavorino più o che non lavoreranno mai; che sia un’idea insopportabilmente elitaria, perché, guarda caso, a invocare la decrescita sono sempre o quasi sempre coloro che hanno, mentre chi non ha, chi è povero, deve e vuole crescere, nella speranza antica e sacrosanta che i suoi figli e le sue figlie possano trovare un buon lavoro e vivere una vita più prospera della propria.
Dal miracolo economico alla crisi della “seconda Repubblica”
Dopo la grande trasformazione sopra descritta durata fino al 1967, in tutta l’Europa occidentale la crescita è continuata ancora per qualche tempo dopo che le forze che l’avevano nutrita si erano indebolite anche, ma non solo e non ovunque nella stessa misura, grazie alla dilatazione dei debiti pubblici e privati. Dalla fine del XX secolo le cose sono però progressivamente diventate sempre più difficili, e il 2007 ha segnato una decisa svolta verso il peggio.
Infatti, il grande slancio e i sogni generati dal miracolo economico ci hanno fatto credere che una crescita indefinita avrebbe permesso di garantire senza aggravi fiscali i diritti sociali ed economici. In realtà, dagli anni settanta in poi l’Italia ha pagato benessere e diritti anche ipotecando il proprio futuro. Fenomeni come l’industria di stato, il declino demografico, il Servizio sanitario nazionale, la partitocrazia, il predominio della politica in cui tutto cambia perché nulla o poco cambi, hanno avuto un peso maggiore di quello del terrorismo o del compromesso storico nelle vicende di un paese che, appunto, ha scelto di rinviare finché possibile il faccia a faccia con il ristagno e ora la decrescita e la perdita di posizioni dell’Occidente e scaricare ancora una volta il costo delle sue illusioni sulle giovani generazioni.
Pertanto, oggi, ci troviamo di fronte alla necessità di una sfida, non più eludibile, di contribuire alla sostenibilità dello sviluppo ridimensionandoci, o meglio cercando di produrre più ricchezza capace di conservare la qualità della vita attraverso un minor uso delle risorse ambientali. In altri termini sarebbe opportuno, ad esempio, puntare sulla produzione di alte tecnologie sempre più miniaturizzate, prossime ad integrarsi con il nostro corpo e la nostra mente, per permetterci di fruire gli sconfinati territori virtuali del digitale. Il nuovo motore dello sviluppo potrebbe essere la “connettività” fra i soggetti coinvolti in questi processi: dalle reti infrastrutturali di nuova generazione al commercio elettronico, dalla elaborazione intelligente di grandi masse di dati, dallo sviluppo degli strumenti digitali ai servizi innovativi di comunicazione, alla crescita massiccia di giovani “artigiani digitali”.
Nuove energie, inoltre, si potrebbero sprigionare nell’ambito di un processo di radicale revisione del welfare, che permetterebbe anche l’apertura di nuovi spazi imprenditoriali e di nuove occasioni di lavoro. Noi, più fortunati dei nostri padri e dei nostri figli, dobbiamo rinunciare al nostro egoismo corporativo per essere degni dei nostri nipoti. Convincere i ragazzi a darsi da fare per non finire a fare i camerieri agli ingegneri indiani e perché il merito vince sempre e le raccomandazioni sono un’eccezione e non la regola.
Storia di una vita
Proprio in questo “post da ricordare” vorrei abbracciare l’intera avventura della mia esistenza: a partire dalla stagione affascinante e fatata dell’infanzia dove tutto sembrava un gioco, passando per gli anni della formazione e le grandi scelte esistenziali fino al tempo lungo della vecchiaia…si spera.
La mia storia nella Storia
Le vicende dei seguenti pontefici, capi di Stato e di governo si sono alternati a quelli con persone semplici, sofferenti e coraggiose che sono state la vera colonna portante dell’Italia nei momenti più difficili.
Sette papi e cinque anni giubilari,
Pio XII (Eugenio Pacelli) 2 marzo 1939-9 ottobre 1958
Giovanni XXIII (santo) (Angelo Giuseppe Roncalli) 28 ottobre 1958-3 giugno 1963
Paolo VI (beato) (Giovanni Battista Montini) 21 giugno 1963-6 agosto 1978
-1966 ventiseiesimo anno giubilare: Paolo VI per la chiusura del Concilio Vaticano II
-1975 ventisettesimo anno giubilare: ancora Paolo VI
Giovanni Paolo I (Albino Luciani) 26 agosto 1978-28 settembre 1978 (33 giorni)
Giovanni Paolo II (santo) (Karol Jozef Wojtyła) 16 ottobre 1978-2 aprile 2005
-1983 ventottesimo anno giubilare: Giovanni Paolo II
-2000 ventinovesimo anno giubilare: ancora Giovanni Paolo II
Benedetto XVI (Joseph Aloisius Ratzinger) 19 aprile 2005-28 febbraio 2013 In vita fino al 31 dicembre 2022 (Pontefice Emerito per rinuncia)
Francesco (Jorge Mario Bergoglio) 13 marzo 2013-Felicemente regnante…
-2015 trentesimo anno giubilare: indetto da Francesco
Tredici presidenti della Repubblica e
Luigi Einaudi 12 maggio 1948-11 maggio 1955
Giovanni Gronchi 11 maggio 1955-11 maggio 1962
Antonio Segni 11 maggio 1962-6 dicembre 1964
Giuseppe Saragat 29 dicembre 1964-29 dicembre 1971
Giovanni Leone 29 dicembre 1971-15 giugno 1978
Sandro Pertini 9 luglio 1978-29 giugno 1985
Francesco Cossiga 3 luglio 1985-28 aprile 1992
Oscar Luigi Scalfaro 28 maggio 1992-15 maggio 1999
Carlo Azeglio Ciampi 18 maggio 1999-15 maggio 2006
Giorgio Napolitano 15 maggio 2006-22 aprile 2013 1º mandato
Giorgio Napolitano 22 aprile 2013-14 gennaio 2015 2º mandato si dimette anticipatamente
Sergio Mattarella 3 febbraio 2015-3 febbraio 2022 1º mandato
Sergio Mattarella 3 febbraio 2022 In carica 2º mandato
cinquantanove Presidenti del Consiglio dei ministri.
Mario Scelba 10 febbraio 1954-6 luglio 1955 Democrazia Cristiana
Antonio Segni (Segni I) 6 luglio 1955-19 maggio 1957 Democrazia Cristiana
Adone Zoli 19 maggio 1957-1° luglio 1958 Democrazia Cristiana
Amintore Fanfani (Fanfani II) 1° luglio 1958-15 febbraio 1959 Centrismo DC-PSDI
Antonio Segni (Segni II) 15 febbraio 1959-25 marzo 1960 Democrazia Cristiana
Fernando Tambroni 25 marzo 1960-26 luglio 1960 Democrazia Cristiana
Amintore Fanfani (Fanfani III) 26 luglio 1960-21 febbraio 1962 Democrazia Cristiana
Amintore Fanfani (Fanfani IV) 21 febbraio 1962-21 giugno 1963 DC-PSDI-PRI
Giovanni Leone (Leone I) 21 giugno 1963-4 dicembre 1963 Democrazia Cristiana
Aldo Moro (Moro I) 4 dicembre 1963-22 luglio 1964 Centro-sinistra DC-PSI-PSDI-PRI
Aldo Moro (Moro II) 22 luglio 1964-23 febbraio 1966 DC-PSI-PSDI-PRI
Aldo Moro (Moro III) 23 febbraio 1966-24 giugno 1968 DC-PSI-PSDI-PRI
Giovanni Leone (Leone II) 24 giugno 1968-12 dicembre 1968 Democrazia Cristiana
Mariano Rumor (Rumor I) 12 dicembre 1968-5 agosto 1969 DC-PSI-PSDI-PRI
Mariano Rumor (Rumor II) 5 agosto 1969-27 marzo 1970 Democrazia Cristiana
Mariano Rumor (Rumor III) 27 marzo 1970-6 agosto 1970 DC-PSI-PSDI-PRI
Emilio Colombo 6 agosto 1970-17 febbraio 1972 DC-PSI-PSDI-PRI
Giulio Andreotti (Andreotti I) 17 febbraio 1972-26 giugno 1972 Democrazia Cristiana
Giulio Andreotti (Andreotti II) 26 giugno 1972-7 luglio 1973 DC-PSDI-PLI
Mariano Rumor (Rumor IV) 7 luglio 1973-14 marzo 1974 DC-PSI-PSDI-PRI
Mariano Rumor (Rumor V) 14 marzo 1974-23 novembre 1974 DC-PSI-PSDI
Aldo Moro (Moro IV) 23 novembre 1974-12 febbraio 1976 DC-PRI
Aldo Moro (Moro V) 12 febbraio 1976-29 luglio 1976 Democrazia Cristiana
Giulio Andreotti (Andreotti III) 29 luglio 1976-11 marzo 1978 Democrazia Cristiana
Giulio Andreotti (Andreotti IV) 11 marzo 1978-20 marzo 1979 Democrazia Cristiana
Giulio Andreotti (Andreotti V) 20 marzo 1979-4 agosto 1979 DC-PSDI-PRI
Francesco Cossiga (Cossiga I) 4 agosto 1979-4 aprile 1980 DC-PSDI-PLI
Francesco Cossiga (Cossiga II) 4 aprile 1980-18 ottobre 1980 DC-PSI-PRI
Arnaldo Forlani 18 ottobre 1980-28 giugno 1981 DC-PSI-PSDI-PRI
Giovanni Spadolini (Spadolini I) 28 giugno 1981-23 agosto 1982 DC-PSI-PSDI-PRI-PLI
Giovanni Spadolini (Spadolini II) 23 agosto 1982-1° dicembre 1982 DC-PSI-PSDI-PRI-PLI
Amintore Fanfani (Fanfani V) 1° dicembre 1982-4 agosto 1983 DC-PSI-PSDI-PLI
Bettino Craxi (Craxi I) 4 agosto 1983-1° agosto 1986 DC-PSI-PSDI-PRI-PLI
Bettino Craxi (Craxi II) 1° agosto 1986-17 aprile 1987 DC-PSI-PSDI-PRI-PLI
Amintore Fanfani (Fanfani VI) 17 aprile 1987-28 luglio 1987 Democrazia Cristiana
Giovanni Goria 28 luglio 1987-13 aprile 1988 DC-PSI-PSDI-PRI-PLI
Ciriaco De Mita 13 aprile 1988-22 luglio 1989 DC-PSI-PRI-PSDI-PLI
Giulio Andreotti (Andreotti VI) 22 luglio 1989-12 aprile 1991 DC-PSI-PSDI-PRI-PLI
Giulio Andreotti (Andreotti VII) 12 aprile 1991-28 giugno 1992 DC-PSI-PSDI-PLI
Giuliano Amato (Amato I) 28 giugno 1992-28 aprile 1993 DC-PSI-PSDI-PLI
Carlo Azeglio Ciampi 28 aprile 1993-10 maggio 1994 DC-PSI-PDS-PSDI-PRI-PLI-FdV
Silvio Berlusconi (Berlusconi I) 10 maggio 1994-17 gennaio 1995 FI-LN-AN-CCD-UdC-FLD
Lamberto Dini 17 gennaio 1995-17 maggio 1996 PDS-PPI-PSI-FdV-Rete-CS-LN
Romano Prodi (Prodi I) 17 maggio 1996-21 ottobre 1998 PDS-PPI-UD-FdV-RI-SI
Massimo D’Alema (D’Alema I) 21 ottobre 1998-22 dicembre 1999 L’Ulivo
Massimo D’Alema (D’Alema II) 22 dicembre 1999-25 aprile 2000 L’Ulivo
Giuliano Amato (Amato II) 25 aprile 2000-11 giugno 2001 L’Ulivo
Silvio Berlusconi (Berlusconi II) 11 giugno 2001-23 aprile 2005 Casa delle Libertà
Silvio Berlusconi (Berlusconi III) 23 aprile 2005-17 maggio 2006 Casa delle Libertà
Romano Prodi (Prodi II) 17 maggio 2006-8 maggio 2008 L’Ulivo
Silvio Berlusconi (Berlusconi IV) 8 maggio 2008-16 novembre 2011 Centro-destra
Mario Monti 16 novembre 2011-28 aprile 2013 Indipendente
Enrico Letta 28 aprile 2013-22 febbraio 2014 Grande coalizione
Matteo Renzi 22 febbraio 2014-12 dicembre 2016 PD-NCD-SC-UdC-PI
Paolo Gentiloni 12 dicembre 2016-1° giugno 2018 PD-NCD-Demo.S.-PSI
Giuseppe Conte (Conte I) 1° giugno 2018-5 settembre 2019 M5S-Lega-MAIE
Giuseppe Conte (Conte II) 5 settembre 2019-13 febbraio 2021 M5S-Pd-IV-LeU-MAIE
Mario Draghi 13 febbraio 2021-22 ottobre 2022 Indipendente
Giorgia Meloni 22 ottobre 2022 In carica Fratelli d’Italia
Posso dire di essere cresciuto in mezzo ai noccioli e alle nocciole (Cliccare qui per vedere post), come del resto nel mio paese di Carbognano molti altri della mia generazione. Tutta la mia infanzia e parte della giovinezza hanno avuto a che fare con questa pianta e i suoi frutti.
Il progressivo spopolamento delle campagne e il conseguente spostamento verso le aree urbane ha caratterizzato tutto il secolo scorso. La gente –come la mia famiglia– è andata via dai paesi per trasferirsi in città alla ricerca di nuove forme di reddito perché, come diceva Weber, “la città rende liberi” e dall’età di sette-otto anni a Carbognano ci trascorrevo solo le estati con i miei nonni. Una volta finita la scuola, infatti, i miei genitori mi portavano “al paese”.
La mia infanzia fu soprattutto ordinata, obbediente, dedicata agli adempimenti dovuti (lo studio innanzitutto).
Ricordo bene i miei primi giorni di scuola e tutte le emozioni che si portavano dietro. Ogni anno tornare a scuola segnava, per me e per i miei compagni, la fine dell’estate e l’inizio di un nuovo anno e di tante sfide.
La scuola che deve mirare a essere il più possibile inclusiva, educativa e divertente è un fondamento basilare della nostra società, è il luogo in cui le istituzioni si prendono cura delle nuove generazioni facendole crescere come persone e come cittadini. Per questo motivo ci tengo a ringraziare maestri, insegnanti e professori per il loro preziosissimo lavoro.
Studiare, leggere, ascoltare, capire è l’unico modo di costruire vita a fianco della vita e oltre alla vita. Conoscere è cominciare a cambiare, è come spezzare le catene.
Io sapevo che cosa chiedevano, che cosa si aspettavano, quale investimento non solo in ambito finanziario ma naturalmente anche in quello affettivo, in termini di vero e proprio amore, avevano fatto mio padre e mia madre sul loro unico figlio.
I miei genitori mi ammonivano a frequentare soltanto persone più brave e migliori di me, contribuendo in modo determinante alla mia primissima formazione. Fortunatamente, la capacità di rispondere a queste aspettative mi dava un senso di potere che mi faceva sentire bene e in pace con me stesso, senza comunque, soffocare troppo la fantasia, l’imprevedibilità o la forza della novità e dell’inventiva.
Scrutavo il mondo adulto come un impero in primis da conquistare per poi ricostruirlo meglio di prima, con più agio, più libertà e con meno pregiudizi. Obbedivo sempre un po’ a denti stretti. Non facevo ciò che gli altri mi dicevano di fare senza protestare, come fanno le api, ma ogni volta era necessario convincermi e spesso obbligarmi a svolgere quel ruolo che la società mi aveva di volta in volta assegnato.
Il mio ideale di società prevede, infatti, che ognuno agisca secondo la propria coscienza, senza riconoscere alcun tipo di autorità. Sono proprio le autorità, le gerarchie sociali, il potere istituzionalizzato, le leggi, le istituzioni, l’accettare che pochi guidino la maggioranza e decidano per tutti, la causa dell’infinita serie di grattacapi che affliggono l’umanità: schiavitù, abusi, sfruttamento, guerra…
Ai capi che sostengono che ci comandano per il nostro bene rispondo che il nostro vero bene sarebbe non essere comandati da nessuno, perché in quel caso ciascuno obbedirebbe non a un individuo fallace e capriccioso, ma alla bontà della natura umana, alla spontanea e naturale tendenza alla solidarietà e al mutuo soccorso.
Insomma una società senza l’attuale politica politicante sarebbe una società senza conflitti. Ogni membro della comunità ha il diritto di voler vivere la propria vita in prima persona, di essere libero di agire bene o di sbagliarsi e di essere responsabile, anche se in minima parte, dei successi e dei fallimenti della comunità.
Insomma dobbiamo essere noi a inventare semmai le leggi della città, così da poterle cambiare in caso esse non funzionino bene, e non dover sottostare a ordini inappellabili, né naturali, né divini.
Vivere in una società libera è qualcosa di molto complicato. In fondo, tutti i totalitarismi (comunismo, fascismo, nazismo e quelli che devono ancora venire) sono tentativi di semplificare con la forza la complessità delle società moderne.
Il nemico è sempre lo stesso: l’individuo, egoista che si allontana dall’accogliente unità sociale e si prende troppe libertà per conto suo. Poi c’è da dire che a volte al cittadino fa paura la sua stessa libertà, la varietà di tentazioni e di possibilità che gli si offrono. Si trova a galleggiare nel consueto mare di dubbi, senza punti di riferimento, dovendo scegliere personalmente i propri valori, sforzandosi di valutare da solo che cosa deve fare, senza che la tradizione, gli dei o la saggezza dei capi possano alleggerirgli troppo il compito e soprattutto il cittadino ha paura della libertà degli altri.
Le libertà pubbliche implicano delle responsabilità. Rispondere delle proprie azioni, essere capaci di giustificarle di fronte agli altri e anche quando si è convinti di avere delle buone ragioni bisogna essere disposti ad ascoltare quelle degli altri senza rinchiudersi a oltranza nelle proprie, perché altrimenti si arriva alla pazzia (vedere Don Chisciotte).
Naturalmente questo non vuol dire necessariamente rinunciare alla propria opinione per piegarsi a quella della maggioranza, la persona responsabile deve essere disposta anche ad accettare la censura o l’emarginazione che derivino dalla sua dissidenza.
[…] Un post da ricordare […]
Salve, anche io sono nato a Roma nel gennaio del ’55.I miei avevano un “portierato” vicino piazza Euclide, fino al 1963 andavo a scuola dalle monache di Villa Glori(adesso c’é la Caritas). Non ho un buon ricordo di quel periodo… Le monache mi costringevano al riposo pomeridiano a suon di sganassoni… e,non essendo io un pariolino ma figlio di portieri, finito l’orario scolastico me ne stavo da solo in giro per il quartiere aspettando l’ora di cena. L’unico compagno era il cane dell’Alitalia (sede tra via G. Del Monte e via M. Plidsuski). Si chiamava Alit. Io ero incaricato di portarlo a spasso e nutrirlo… Ciao
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