La sola di Soros
Salutame a’Soros!
LA SOLA DI SOROS SI È DEFINITIVAMENTE SGONFIATA RIEMPIENDO LE TASCHE DI MOLTI SE INVECE DEGLI AMERICANI ALLA FINE DI QUESTA STORIA ARRIVASSERO I MAGISTRATI? ORA I SENSI DEVONO FARE I CONTI CON UNA SITUAZIONE DISPERATA. E CON LA CONSOB
E se invece degli americani alla fine di tutta questa storia arrivassero i magistrati? Non erano in pochi, ieri mattina a Piazza Affari, a porsi questa domanda, mentre, attoniti, contemplavano l´exploit, l´ennesimo, del titolo As Roma: più 17 per cento in un solo giorno con le contrattazioni più volte sospese per eccesso di rialzo) a coronamento di una galoppata ben più travolgente di quella con cui Spalletti e i ragazzi hanno polverizzato sul campo il vantaggio dell´Inter nel girone di ritorno: da quando è cominciato il cosiddetto affaire Soros, cioè da gennaio, il titolo ha guadagnato il 107 per cento.
Salutame a’Soros!
Il naturale stupore destato dai numeri diventa sinistro sospetto se si sceglie di considerare questi dati a fronte del muro compatto di comunicati stampa emessi, nel tempo, alla Compagnia Italpetroli: note ufficiali, richieste da Consob, nelle quali con toni definitivi si è sempre smentita non solo l´esistenza di trattative in corso per la cessione della Roma, ma anche la stessa volontà di farlo. L´ultimo di questi comunicati porta la data di ieri. Ed è identico a tutti gli altri. Non c´è niente di niente – è l´estrema sintesi -, è tutta un´invenzione dei giornali. Che infatti da settimane continuano a sparare titoloni su titoloni, ad annunciare come concluso l´affare, a prospettare piani tecnici e campagne acquisti, incuranti delle smentite. Come mai? Semplice: perché fonti assolutamente attendibili smentivano a loro volta le smentite giallorosse.
Esattamente quello che sta succedendo ancora in queste ore, quando, a fronte del solito comunicato si è capito che la famiglia Sensi, oberata dai debiti, ha finalmente deciso di cedere e ha dato mandato ai propri legali di riattivare un canale con il magnate americano George Soros (che ad aprile era stato a un passo dall´acquisto del pacchetto Roma, ma che poi era stato messo in fuga dalla storia dell´offerta fantasma degli arabi). Soros però, a sorpresa, ha comunicato ai suoi interlocutori (gli intermediari della Inner Circle Sports) di aver cambiato idea circa l´opportunità di chiudere l´affare e si è definitivamente tirato fuori.
Motivi tecnici, motivi economici e motivi politici, frutto anche di una presa di coscienza, figlia proprio del grande caos mediatico-finanziario nato intorno a questa storia: l´affare è complesso e Roma, sarebbe la considerazione di Soros, è una piazza ingestibile, meglio investire altrove. Qualcuno spera che si tratti di una ritirata strategica: fare un passo indietro per cuocere meglio i Sensi e strappare un prezzo migliore. Ma l´impressione è che non sia così. Il risveglio dal sogno americano sarà durissimo. Perché Rosella Sensi dovrà adesso fare i conti con un mare di debiti, un piano di ristrutturazione difficile e un mercato da fare in maniera decente. Una situazione senza scampo. L´unica speranza è che la Inner Circle tiri fuori da qualche parte un nuovo, credibile, investitore. Ricerca alla quale, a quanto pare, alcuni emissari della Ics hanno già cominciato a dedicarsi da ieri. E con molto zelo. Sarebbero stati già sondati alcuni costruttori romani che avrebbero manifestato un qualche iniziale interesse. Ma la questione non è semplice. Se alla fine arriverà Soros (ma dovrebbe ripensarci), uno di questi imprenditori o un altro investitore straniero oppure solo qualche magistrato esperto di reati di Borsa, aggiotaggio e insider trading, al momento non è dato sapere. Quello che si sa è che la Consob continua ad alimentare il dossier sul titolo As Roma (la Repubblica.it).
Noi vogliamo George Soros presidente..Grazie a i Sensi ma ora vogliamo vincere tutto..Daje Soros Soros Presidente
SENSI: Pronto?
SOROS: Buonasera Rossella sono George Soros, imprenditore, politico liberale, investitore, filantropo, filosofo, Ungherese, Statunitense, presidente del Soros Fund Management e dell’Open Society Institute, ex membro del Council on Foreign Relations, spalleggiatore di Solidarnosc, finanziatore di movimenti rivoluzionari in Ucraina, Georgia e Bielorussia…
SENSI: E tutte queste cose le fa contemporaneamente?
SOROS: Sì, durante il tempo libero.
SENSI: Capisco. Perché mi sta chiamando?
SOROS: Vorrei acquistare la Roma.
SENSI: Pure.
SOROS: Sì, beh, ho una mezz’oretta di vuoto tra le19 e le 19 e 30 e sto cercando qualcosa per riempirlo.
SENSI: Buon per lei, comunque sappia che la Roma non è in vendita.
SOROS: La mia offerta è di 50 milioni di euro.
SENSI: No, no, non se ne parla proprio, la nostra famiglia è molto affezionata a questa società. Perché non prova a comprare la Lazio?
SOROS: Ci ho provato per la verità, ma il presidente Lotito 50 milioni li pretende per Siviglia e Ballotta.
SENSI: E consideri che le stava facendo uno sconto.
SOROS: Alzo la mia offerta a 100 milioni di euro.
SENSI: L’unica cosa che può alzare sono i tacchi, come le ho già detto per noi la Roma è una questione di cuore.
SOROS: 150?
SENSI: No-o! E poi non ha sentito le parole del nostro Capitano? “La Roma deve continuare a parlare romano”.
SOROS: Ho sentito, ma immagino che abbia detto questo perché in caso contrario avrebbe gravi difficoltà a dialogare per il rinnovo di contratto.
SENSI: Pure Panucci si è dichiarato contrario a questa cessione, ma solo dopo che Doni aveva dato il suo assenso.
SOROS: E i tifosi che ne pensano?
SENSI: Sono divisi: una parte vuole che vendiamo a lei, un’altra che vendiamo agli Arabi.
SOROS: Beh, ma vuole davvero darla agli Arabi?
SENSI: Se mai a UN arabo, non mi piacciono le orge.
SOROS: Parlavo della Roma, Rossella. A questo punto meglio un magnate Americano…
SENSI: No, no, noi magnamo romano, voi nel cibo mettete troppe porcherie.
SOROS: Sì vabbè, chiudiamo per 200 milioni?
SENSI: Ma insomma, come glie lo devo dire che la Roma NON E’ IN VENDITA??
SOROS: 250.
SENSI: Neppure per 270.
SOROS: 280.
SENSI: Affare fatto.