Barzellette e foto
Due prostitute giocano a tennis. Una dice all’altra: “Chi batte?”. E l’altra: “E basta parlare di lavoro!”.
Due lesbiche sul campo a fianco: “Ora tocca a me il servizio”
Cliccare quì: tierfotos[1] Dato che si tratta di speciali immagini, occorre pazientare un pochino per poterle visualizzare.
SIATE SEMPRE PUNTUALI MI RACCOMANDO!!!
Il parroco di un piccolo paese festeggia il suo 25° anno di sacerdozio.
Inizia il suo discorso : “Cari compaesani, è molto difficile per un parroco tenere un discorso che non sia di fede. Ci sono diversi aneddoti che potrei raccontarvi, ma sapete anche voi che c’è il segreto confessionale.
Voglio solo narrarvi che, quando sono arrivato nella vostra comunità, subito mi sono domandato dove fossi finito. Infatti, già alla mia prima confessione, arrivò un tizio che mi confessò di aver tradito la moglie prima con la cognata, poi con la nipote e di avere trasmesso ad entrambe una malattia venerea che si era preso o dalla sua segretaria o forse da un suo amico con cui aveva regolarmente dei rapporti essendo egli un bisex.
Insomma…sposato con regolari rapporti extraconiugali con segretaria
ed amico!!!
Al ché mi sono preoccupato… e mi sono chiesto: se il buongiorno si vede dal mattino, chissà il resto della comunità!
Ma alla fine, in tutti questi anni, ho capito che il vostro paese non
è poi così male e che, anzi, questa prima confessione alla fine è poi stata la sola eccezione.”
Il discorso termina con un applauso e tutti si girano intorno per cercare il Sindaco che avrebbe dovuto concludere la cerimonia, ma il Sindaco non c’è!
Aspetta, aspetta, dopo circa 20 minuti ecco che arriva; si scusa per il
ritardo dovuto ad altri impegni, sale sul podio e inizia il suo discorso:
“Ricordo benissimo quando arrivò il nostro parroco poiché proprio quel
giorno io ho avuto l’onore di essere il primo che lui ha confessato…..”
MAI ARRIVARE IN RITARDO!!!
Cliccare quì per altre splendide immagini associate a poesie: Autunno3 (una volta aperto il file, per farlo partire cliccare prima visualizza e poi presentazione).
Le risate
Una donna molto attraente entra in un bar in un paesino. Dopo una mezz’ora chiama a gesti il barista. Quando questi arriva, lei gli fa dei cenni seducenti chiedendogli di avvicinarsi. Comincia a carezzargli dolcemente la barba, che è parecchio lunga.
– Sei il padrone del bar? – chiede la donna, continuando a carezzargli la barba con entrambe le mani.
– No… – risponde lui.
– Puoi chiamarlo? – chiede la donna, mentre gli continua a carezzare la barba e passargli la mano tra i capelli.
– Mi dispiace ma non posso perché è in banca… – dice l’uomo, chiaramente eccitato – Posso fare qualcosa per lei?
– Sì, mi può aiutare…
E così detto la donna infila un dito in bocca al barista, facendoglielo succhiare languidamente…
– Digli che nel bagno delle signore manca la carta igienica e mi sono pulita con le mani!!!
A voi streghe
> Un giorno, il giovane re Artù fu catturato ed imprigionato dal
> sovrano di un regno vicino.
> Mosso a compassione dalla gioia di vivere del giovane,
> piuttosto che ucciderlo, gli offrì la liberta’,
> a patto, però, che rispondesse ad un quesito molto difficile:
> “Cosa vogliono veramente le donne?”
> Artù avrebbe avuto a disposizione un anno, trascorso il quale, nel
> caso in cui non avesse trovato una risposta, sarebbe stato ucciso.
> Un quesito simile avrebbe sicuramente lasciato perplesso anche il più
> saggio fra gli uomini ed al giovane Artù sembrò una sfida impossibile,
> tuttavia, avendo come unica alternativa la morte, Artù accettò la
> proposta,
>
> e fece ritorno al suo regno.
>
> Ivi giunto, iniziò a interrogare chiunque:
> la principessa, le prostitute, i sacerdoti, i saggi, le damigelle di
> corte e via dicendo, ma nessuno seppe dargli una risposta soddisfacente.
>
> Ciò che la maggior parte della gente gli suggeriva era di consultare
> una vecchia strega, poiché solo lei avrebbe potuto
> fornire la risposta, ma a caro prezzo, dato che la strega era famosa
> in tutto il regno, per gli esorbitanti compensi che chiedeva per i
> suoi consulti.
>
> Il tempo passò… e giunse l’ultimo giorno dell’anno prestabilito,
> così che Artù non ebbe altra scelta che andare a parlare con la
> vecchia strega,
> che accettò di rispondere alla domanda, solo al patto di ottenere la
> mano di Gawain,
>
> il piu nobile dei Cavalieri della Tavola Rotonda, nonchè migliore
> amico di Artù!
>
> Il giovane Artù provò orrore a quella prospettiva…
> la strega aveva una gobba ad uncino,
> era orrenda, aveva un solo dente, puzzava di acqua di fogna
> e spesso faceva anche dei rumori osceni!
>
> Non aveva mai incontrato una creatura tanto ripugnante.
>
> Percio si rifiutò di accettare di pagare quel prezzo
> e condannare, così, l’amico a sobbarcarsi un simile fardello!
> Gawain, venuto al corrente della proposta, volle parlare ad Artù
> dicendogli:
> che nessun sacrificio era troppo grande per salvare la vita del suo
> re e la tavola rotonda,
> e che quindi avrebbe accettato, di buon grado, di sposare la strega.
>
> Il loro matrimonio fu pertanto proclamato, e la strega finalmente
> rispose alla domanda:
> “Ciò che una donna vuole veramente :
> è : essere padrona della propria vita”.
>
> Tutti concordarono sul fatto che dalla bocca della strega era uscita
> senz’altro una grande verità e che sicuramente la vita di Artù
> sarebbe stata risparmiata.
>
> Infatti il sovrano del regno vicino risparmiò la vita ad Artù, e gli
> garantì piena libertà.
> Ma che matrimonio avrebbero avuto Gawain e la strega?
> Artù si sentiva lacerato fra sollievo ed angoscia, mentre Gawain si
> comportava come sempre, gentile e cortese.
>
> La strega al contrario esibì le sue peggiori maniere…
> mangiava con le mani, ruttava e petava, mettendo tutti a disagio.
>
> La prima notte di nozze era vicina, e Gawain si preparava a
> trascorrere una nottata orribile, ma alla fine prese il coraggio a due
> mani, ed entrò nella camera da letto,
>
> ma … che razza di vista lo attendeva!
>
> Dinnanzi a lui, discinta, sul talamo nuziale, giaceva semplicemente la
> più bella donna che avesse mai visto!
>
> Gawain rimase allibito, e non appena ritrovò l’uso della parola (il
> che accadde dopo diversi minuti),
>
> chiese alla strega cosa le fosse accaduto.
>
> La strega rispose che era stato talmente galante con lei quando si
> trovava nella sua forma repellente, che aveva deciso di mostrarglisi
> nel suo altro aspetto,
>
> e che per la metà del tempo sarebbe rimasta così,
>
> mentre per l’altra metà, sarebbe tornata la vecchiaccia orribile di
> prima.
>
> A questo punto la strega chiese a Gawain quale dei due aspetti avrebbe
> voluto che ella assumesse di giorno, … e quale di notte.
>
> Che scelta crudele!
> Gawain iniziò a pensare all’alternativa che gli si prospettava:
> una donna meravigliosa al suo fianco durante il giorno,
>
> quando era con i suoi amici,
>
> ed una stregaccia orripilante la notte?
>
> O forse la compagnia della stregaccia di giorno e una fanciulla
> incantevole di notte, con cui dividere i momenti di intimità?
>
> Voi cosa avreste fatto?
> La scelta di Gawain è distante solo un paio di righe…
> ma non leggete, finchè non avrete fatto la vostra scelta!
>
> q
>
> q
>
> q
>
> q
>
> q
>
> Il nobile Gawain disse alla strega che avrebbe lasciato a lei la
> possibilità di decidere per se stessa.
>
> Sentendo ciò, la strega gli sorrise, e gli annunciò che sarebbe
> rimasta bellissima per tutto il tempo, proprio perchè Gawain l’aveva
> rispettata, e l’aveva lasciata essere padrona di se stessa!
>
> La morale di questa storia?
> Non importa se la tua donna è bella o brutta, se è intelligente o
> stupida……….
> in fondo in fondo è sempre una strega!!!
Storiella campagnola
Bianchina e Nerina sono due mucche. Un giorno il contadino le porta dal toro ma questi dopo tutta una mattina non si decide ad operare. All’ora di pranzo lascia il garzone con le 3 bestie dicendogli:
“Badaci tu, io vado a mangiare. Quando il toro avrà fatto il suo dovere fammelo sapere” e se ne va a pranzo con la moglie e i figli.
Poco dopo il garzone entra in casa del contadino gridando:
“Padrone, il toro ha chiavato la Bianchina!”.
Il padrone lo prende in disparte:
“Quante volte ti ho detto di pesare le parole quando ci sono i bambini. Dovevi dire: “il toro ha fatto uno scherzo alla Bianchina” e io capivo. Ora torna nella stalla e quando il toro si è fatto anche la Nerina vieni a dirmelo”.
Il garzone ritorna nella stalla e poco dopo ritorna gridando:
“Padrone, il toro ha fatto uno scherzo alla Nerina!”.
“Si, ho capito”.
E il garzone: “No, il toro ha fatto uno scherzo alla Nerina”.
“Si, ho capito”.
E il garzone: “No, il toro ha fatto proprio uno scherzo alla Nerina: si è trombato di nuovo la Bianchina!”
‘n soriso
Che me costava ‘n soriso ieri, sulla porta
quanno tu, delicata e ingenua,
m’hai comprato le MS senza filtro
‘nvece de le Marlboro?
Che me costava ‘n soriso all’incrocio
quanno ‘na vecchietta bacucca
m’ha attraversato cor rosso
e m’è toccato inchiodà de brutto?
Che me costava ‘n soriso alla cassiera der supermercato
quanno stavo a pagà,
dopo che pe’ dimme du’euri
m’ha sputato sui facioli e sulli pommodori?
‘N soriso, dimoselo,
nun se fa fatica a fa ‘nsoriso
e stasera, quanno magnerò le pasta scotta
penzando che l’hai fatta colle mani tue dorci e delicate,
che me costerebbe fatte ‘n soriso?
E ar collega mio che la matina arriva tardi
e nun fa un cazzo tutto er giorno,
che me costerebbe a faje ‘n soriso?
E anche a sto stronzo puzzolente
che me stà a pistà er calletto de continuo
mentre sto su ‘a metro
de ritorno stanco morto de lavoro,
nun me costerebbe gniente faje ‘n soriso.
Come pure ar dirigente
che rompe li cojoni de continuo,
che me costerebbe faje ‘n soriso?
Certo nun me costerebbe proprio niente….. …..
Ma…
perchè… …
se li mannassi AFFANCULO
me costerebbe quarche cosa?????
magari potresti leegrge il secondo capitolo di ‘Monster High’ e8 una lettura leggera e divertente dopo questo periodo di libri forti e commoventi, non trovi che sia giusto rilassarsi un po’ e riprendere il controllo senza smettere di leegrge? XD