Terza Giornata Nazionale del Braille
L’alfabeto, grazie al Braille, ha assunto forma tattile. Questo straordinario strumento, che consente ai ciechi di accedere alla “luce” della conoscenza scritta, ha una sua giornata dedicata a livello nazionale: il 21 febbraio. La Giornata nazionale del Braille è, infatti, una ricorrenza istituita con la legge n. 126 del 3 agosto 2007, quale momento di sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti, in coincidenza con la Giornata mondiale della difesa dell’identità linguistica promossa dall’Unesco (l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura). Infatti, questo sistema consente ai ciechi di accedere al patrimonio culturale scritto dell’umanità.
“Nell’ambito di tale giornata, le amministrazioni pubbliche e gli altri organismi operanti nel settore sociale possono promuovere idonee iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, nonché studi, convegni, incontri e dibattiti presso le scuole e i principali mass-media, per richiamare l’attenzione e l’informazione sull’importanza che il sistema Braille riveste nella vita delle persone non vedenti e di quanti sono coinvolti direttamente o indirettamente nelle loro vicende, al fine di sviluppare politiche pubbliche e comportamenti privati che allarghino le possibilità di reale inclusione sociale e di accesso alla cultura e all’informazione per tutti coloro che soffrono di minorazioni visive.”
Giornata Nazionale del Braille
Al centro dell’iniziativa del 21 febbraio si colloca l’opera benemerita del francese Louis Braille (1809-1852) che, rimasto completamente cieco in tenera età, in seguito all’aggravarsi di un incidente, avvenuto presso l’officina del padre sellaio, ideò il particolare tipo di scrittura oggi universalmente utilizzato da persone non vedenti. Dal 1952 la sua salma riposa nel Pantheon di Parigi, a riconoscimento della sua opera a favore dell’umanità.
Questa invenzione di un codice specifico per i ciechi, perfezionata tra il 1824 e il 1829, ha consentito loro di integrarsi nel processo di civilizzazione.
Sono trascorsi soltanto centocinquantotto anni dalla scomparsa di Braille, ma il cammino percorso dai ciechi grazie alla sua invenzione è semplicemente miracoloso.
POLO TATTILE MULTIMEDIALE – Stamperia Regionale Braille. Catania
Il sistema ha avuto nel tempo molti critici, che ne denunciavano le presunte carenze.Tuttavia, la maggior parte dei ciechi non vi ha mai rinunciato, poiché esso si è dimostrato molto adattabile ai cambiamenti nel tempo. Scritto inizialmente a mano con tavoletta e punteruolo, punto dopo punto, battuto poi sulla carta da macchine dattilografiche speciali, oggi viene impresso da veloci e precise stampanti. Esso viene utilizzato in modo efficace dai terminali tattili direttamente collegati con i computer, consentendo la lettura e la navigazione telematica in tempo reale.
Il sistema Braille ha dunque rappresentato una tappa fondamentale verso il superamento di una condizione di isolamento e di preclusione all’accesso alle informazioni e alla partecipazione attiva e alla vita culturale dei non vedenti.
Per saperne di più cliccare qui e consultare anche i siti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e della Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi.