Il benefattore di Adro
In questo post si vuole avviare una riflessione sul caso del sindaco leghista di Adro, un comune di 6.416 abitanti della provincia di Brescia, in Franciacorta. Oscar Lancini, primo cittadino del paese, ha deciso di escludere dalla mensa della scuola materna ed elementare 24 bambini, perché le famiglie, in gran parte immigrate, risultavano “morose” e non erano in grado di pagare la retta. La vicenda ha avuto notevole risonanza mediatica e il sindaco ha rimediato svariate accuse di razzismo e la cancellazione della sua pagina fan di facebook (cliccare qui per vederne una copia cache di google).
A questo fatto ha risposto con un gesto di solidarietà un imprenditore del paese, Silvano Lancini (omonimo ma non parente) che ha deciso di mettere mano al portafogli per pagare i buoni pasto ai bambini del paese i cui genitori non hanno potuto far fronte alle tariffe. E per questo suo gesto ha conquistato una grande popolarità. A colpire non è solo l’atto di regalare del denaro, ma anche l’accorata lettera con cui l’imprenditore l’ha accompagnato: “Dobbiamo ricordarci chi siamo e da dove veniamo”. Per leggere la versione integrale della lettera che ha accompagnato il bonifico e che sarebbe dovuta restare anonima cliccare qui: letteracittadinoadro.
Ma ora, tutti i genitori che pagavano pretendono di essere sovvenzionati, perché, è chiaro, non sono mica fessi. La questione insomma è complessa e bisogna pensare e riflettere.
Cruciani VS Telese sul sindaco leghista di Adro (La Zanzara, 14/04/2010)