Mr Kalashnikov ha compiuto 90 anni
Michail Timofeevic Kalašnikov (città natale Iževsk, 10 novembre 1919) è un famoso progettista di armi russe. Di umili origini cominciò la sua carriera di ingegnere lavorando in un deposito ferroviario dove ebbe modo di accrescere le sue conoscenze riguardo alla meccanica.
Nel 1938 fu spostato nell’Armata Rossa, dove servì come comandante di carri armati durante la Seconda Guerra Mondiale. Nell’ottobre del 1941, Kalašnikov fu gravemente ferito in combattimento e congedato dalle linee del fronte. Entrò a far parte del Moscow Aviation Institute.
Mentre lavorava qui, Kalašnikov progettò varie innovazioni per i carrarmati, incluso un meccanismo che contava il numero di colpi sparati. Negli anni, fu promosso al ruolo di capo ingegnere. Nel 1947, progettò l’AK-47 (un acronimo per “Avtomat Kalašnikova modello 1947”).
Nel 1949 il fucile mitragliatore AK-47 divenne operativo nell’Armata Rossa: fu la sua più grande invenzione destinata, proprio per la sua semplicità e il suo costo relativamente basso, a un successo senza precedenti. A diffondersi a macchia d’olio in ogni angolo del pianeta, si stima che siano almeno 100 milioni gli esemplari circolanti in tutto il mondo, di cui la metà contraffatti. A cambiare definitivamente non solo la sua vita, ma anche il modo in cui si combattono le guerre dimenticate, quelle in cui decisiva non è la tecnologia, ma il fattore umano. Un successo tale, quello dell’Ak-47, da sbaragliare tutti i rivali, come il più tecnologico, più costoso, ma anche meno affidabile, M-16 americano.
“Non si rompe mai”, dicono i suoi estimatori, quasi fosse una vecchia Fiat paragonata alle ipertecnologiche auto di oggi. Di facile manutenzione ed utilizzo, si ritiene che l’AK-47 sia responsabile di più morti che la prima bomba atomica sganciata a Hiroshima il 6 agosto 1945. Forse per questo Kalašnikov afferma che egli avrebbe preferito inventare un taglia-erba.
Negli anni ’50, lavorarono nel suo dipartimento di ingegneria anche Hugo Schmeisser e Werner Grüner (creatore dell’MG 42 e pioniere nell’area della tecnologia nello stampo di fogli di metallo).
Michail Kalašnikov fu insignito per ben due volte del titolo di Eroe del Lavoro Socialista. Nel 1998 fu invece premiato con il titolo di cavaliere dell’ordine di S. Andrea, il più alto titolo della Federazione Russa.
Russia honours Mr Kalashnikov
Ora Kalašnikov ha un tenore di vita tutt’altro che misero, la sua dacia è oggetto di pellegrinaggi continui e egli non disdegna di certo pratiche commerciali come prestare il proprio nome a marchio di questo o quel prodotto. Un esempio: nel 2004 Kalašnikov è diventato testimonial della “sua” vodka: Vodka Kalašnikov (la cui bottiglia ha appunto la forma di un Kalashnikov) distillata a San Pietroburgo e disponibile su mercato europeo ed americano. La cartella stampa recita: “La Kalašnikov Vodka è fatta con il grano coltivato in Russia e con l’acqua del Lago Ladoga a nord di San Pietroburgo. Si beve meglio in compagnia di amici e belle ragazze”
Arma dei rivoltosi, dalle narcomafie, degli eserciti popolari delle Nazioni povere nate sulle ceneri delle guerre anticoloniali, non c’è capo militare, da Bin Laden a Fidel Castro, che non si sia fatto immortalare, per vezzo, con un Ak-47 (o un AKM) sullo sfondo o a tracolla, preso a simbolo delle rivolte contro i «potenti della terra». Due Nazioni africane come il Mozambico e lo Zimbabwe lo hanno persino disegnato il primo sulla bandiera nazionale e il secondo nello stemma, in ricordo della guerra di liberazione.
supra france Je pense que jai mis les re9glages e0 tort. Maintenant que jai change9 les re9glages, il ya seumleent 1 sur 8 messages visibles au public. Auparavant fixe9 au contenu mature, malgre9 labsence de nudite9. Dois-je double-poster? Cest la partie blog qui ma confo