Lucio Battisti: 10 anni dopo


“Il sole quando sorge sorge piano e poi,
la luce si diffonde tutta intorno a noi
le ombre di fantasmi nella notte
sono alberi e cespugli ancora in fiore
sono gli occhi di una donna
ancora pieni d’amore… ”
(La canzone del sole)
Lucio Battisti (Poggio Bustone, 5 marzo 1943 – Milano, 9 settembre 1998) è stato un cantautore italiano. È considerato uno dei massimi autori ed interpreti nella storia della musica leggera italiana. La sua produzione ha rappresentato una svolta decisiva nel pop e nel rock italiani: da un punto di vista strettamente musicale, Lucio Battisti ha personalizzato e innovato in ogni senso la forma della canzone tradizionale e melodica (intesa come susseguirsi di strofa – ritornello – strofa – inciso – finale). Grazie ai testi scritti da Mogol, Battisti ha rilanciato temi ritenuti esauriti o difficilmente innovabili, quali il coinvolgimento sentimentale e i piccoli avvenimenti della vita quotidiana, ma ha saputo esplorare anche argomenti del tutto nuovi e inusuali, a volte controversi, spingendosi fino al limite della sperimentazione pura, sia su testi diMogol sia nel successivo periodo di collaborazione con Pasquale Panella (da Wikipedia, l’enciclopedia libera).
A differenza di quanto accadrà negli anni sessanta e settanta per la gran parte dei
cantautori italiani, nella dimensione artistica di Lucio Battisti l’impegno politico non
assunse mai particolare rilievo. Battisti fu anzi all’epoca spesso criticato per la scelta
di parlare solamente di sentimenti, o delle piccole cose del quotidiano, ritenuta
espressione di un approccio “piccolo-borghese”. Addirittura, non mancò chi lo indicava
apertamente come fascista, in contrapposizione al gran numero di cantautori emergenti
dell’epoca vicini alla sinistra o a movimenti anarchici.

In ogni caso Battisti si disinteressò sempre della politica attiva. Il solo ideale che egli sosteneva con costanza, come del resto Mogol, pareva essere appunto quello ecologico, in curiosa sinergia peraltro con Adriano Celentano, precursore assoluto della “canzone ecologica”. Mogol non mancò più volte di dichiarare come lui e Battisti fossero stati etichettati come fascisti con il preciso scopo di renderli antipatici ad una grossa fetta del pubblico giovane, all’epoca particolarmente politicizzato. I due furono poi accusati di maschilismo per alcune canzoni, fra cui Innocenti evasioni, Il tempo di morire, Dio mio no, Comunque bella, e La canzone della terra, che secondo il movimento femminista roponevano un’ideale di donna datato e tradizionalista.

Con il passare degli anni, mutò gradualmente a sinistra la considerazione verso l’opera
battistiana, tanto che i dischi pubblicati da Battisti nel periodo del sodalizio con
Panella ebbero un’accoglienza entusiastica da parte di Michele Serra in veste di critico
per il quotidiano L’Unità. Il risultato fu che in occasione della morte del cantante nel
1998, nei commenti e nelle interviste pubblicate dai mass media italiani Battisti fu
avvicinato un po’ a tutte le parti politiche, a dimostrazione di quanto controversa resti
ancora la questione.
Mogol dal canto suo è sembrato mettere la parola fine al presunto neofascismo di Battisti
in un’intervista al Corriere della Sera del 28 giugno 2005: secondo il paroliere l’origine
dell’equivoco ebbe luogo durante un concerto, quando il braccio levato di Battisti per
incitare il pubblico a cantare fu scambiato per un saluto romano. Secondo quanto riferisce
Mogol, a Battisti non interessava la politica e non andava neanche a votare alle elezioni.
Per maggiori info clicca QUI  http://www.luciobattisti.info/ o http://www.repubblica.it/online/musica/battisti/guida/guida.html
E per finire da “Il Sole 24 Ore”:  a dieci anni dalla scomparsa di Lucio Battisti i suoi eredi, e Mogol, incassano ogni anno oltre 1 milione di euro di diritti d’autore. La società che li riscuote è la Edizioni musicali acqua azzurra srl, di cui sono azionisti la famiglia Battisti (che controlla il 56% del capitale), l’azienda discografica Universal (35%, subentrata alla Bmg) e Mogol (9%). Negli ultimi tre anni, ha riportato l’agenzia Il Sole 24 Ore Radiocor, la società ha avuto un fatturato stabile intorno a un milione e 50 mila euro, con utili oscillanti tra 664.849 e 707.044 euro, detratte le tasse. La quota della famiglia Battisti è nella società Aquilone che appartiene alla moglie, Grazia Letizia Veronese, e al figlio Luca Filippo. La quota di Mogol è nella«L’altra meta»,dicui sono azionistiGiulio Rapetti (Mogol) e i figli Alfredo e Carolina.
Lucio Battisti – Storico duetto con Mina

Lucio Battisti – Emozioni

Lucio Battisti Live Giardini di Marzo

Lucio Battisti – E penso a te

Lucio Battisti – IL Mio Canto Libero

Lucio Battisti – La Canzone del Sole

Lucio Battisti – Ancora Tu @ Photos slide show

Nessun commento

Lascia un commento