Cognomi italiani


L’antico stemma dei Mariotti
Il cognome è quella parte del nome di una persona che indica a quale famiglia appartiene. In italiano il cognome viene generalmente scritto dopo il nome proprio, ad eccezione dell’uso negli atti pubblici e privati o negli elenchi quali liste anagrafiche ed elettorali. L’uso del cognome come identificativo di una famiglia si fa risalire all’antica Roma. Un nome è scelto più o meno accortamente dai genitori, e spesso con azioni di forza di parenti invadenti, il cognome ce lo troviamo in eredità, a meno di non essere abbandonati alla nascita, e ce lo dobbiamo tenere da quando alla fine del Medioevo, per questioni sociali è diventato immutabile. In Italia, i cognomi sono stati prima appannaggio delle famiglie ricche, ma nel 1200 a Venezia e nel secolo seguente in altre aree, anche se con qualche resistenza e ritardo, l’uso si è esteso agli strati meno abbienti della popolazione. Però, è solo con il Concilio di Trento nel 1564, che si fa obbligo ai parroci di tenere un registro
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