A carnevale ogni scherzo vale

carnevale
Il carnevale (da carnem levare, abolire la carne, perche’ anticamente indicava il banchetto d’addio alla carne che si teneva subito prima della Quaresima, periodo di astinenza e digiuno) è una festa che si celebra nei paesi di tradizione cristiana-cattolica nel periodo di tempo immediatamente precedente alla Quaresima, termina con il Martedì grasso, giorno che precede il Mercoledì delle Ceneri, quando ha inizio, appunto, la Quaresima, che è il periodo che precede la celebrazione della Pasqua e che dura quaranta giorni; i principali eventi si concentrano dunque tra febbraio e marzo.
Carnevale (Gianni Rodari)
Carnevale in filastrocca,/con la maschera sulla bocca,/
con la maschera sugli occhi,/con le toppe sui ginocchi:
sono le toppe d’Arlecchino,/vestito di carta, poverino.
Pulcinella è grosso e bianco,/e Pierrot fa il saltimbanco.
Pantalon dei Bisognosi/“Colombina,” dice, “mi sposi?”
Gianduia lecca un cioccolatino/e non ne da niente a Meneghino,
mentre Gioppino col suo randello/mena botte a Stenterello.
Per fortuna il dottor Balanzone/gli fa una bella medicazione,
poi lo consola: “E’ Carnevale,/e ogni scherzo per oggi vale.”


grassone
Carnevale vecchio e pazzo (Gabriele D’Annunzio)
Carnevale vecchio e pazzo/s’è venduto il materasso
per comprare pane, vino,/tarallucci e cotechino.
E mangiando a crepapelle/la montagna di frittelle
gli è cresciuto un gran pancione/che somiglia ad un pallone.
Beve, beve all’improvviso/gli diventa rosso il viso
poi gli scoppia anche la pancia/mentre ancora mangia, mangia.
Così muore il Carnevale/e gli fanno il funerale:
dalla polvere era nato/e di polvere è tornato.
pablo-porciuncula-afp
I festeggiamenti si svolgono spesso in pubbliche parate in cui dominano elementi giocosi e fantasiosi; in particolare l’elemento più distintivo del carnevale è la tradizione del mascheramento.
Benché facente parte della tradizione cristiana, i caratteri della celebrazione carnevalesca hanno origini in festività ben più antiche che, ad esempio nelle dionisiache greche e nei saturnali romani, erano espressione del bisogno di un temporaneo scioglimento degli obblighi sociali e delle gerarchie per lasciar posto al rovesciamento dell’ordine, allo scherzo ed anche alla dissolutezza.
Carnevale di Viareggio 2007

La grande Festa del Carnevale di Viareggio ha preso il via sabato 7 febbraio con una Solenne cerimonia di Apertura dedicata al genio futurista Uberto Bonetti creatore di Burlamacco, la maschera simbolo e testimonial del Carnevale di Viareggio. Un omaggio a Bonetti ed al futurismo proprio nell’anno in cui in tutta Italia si celebra il primo grande movimento d’avanguardia italiano la cui nascita risale convenzionalmente al 20 febbraio 1909, data di pubblicazione sul giornale francese “Le Figaro” del “Manifesto del futurismo” redatto da Filippo Tommaso Marinetti. burlamacco
Uberto Bonetti, viareggino, creatore di Burlamacco, simbolo ufficiale del Carnevale di Viareggio che oltre ad essere uno degli esempi grafici meglio riusciti dell’inizio del Novecento, rappresenta l’ultima elaborazione di una tradizione nata con le maschere della Commedia dell’arte, e può essere quindi considerata come l’ultima maschera nata in Italia.
Carnevale di Venezia 2008

Rio carnival 2007

2 Comments so far

  1. kkk-cao on 21 Febbraio, 2009

    io non trovo uno scherzo fatto tra lòe mas chere. ho trovato solo quello del pollo con Arlecchino Pulcinella e Stenterello,ma non ne hoi trovati altri

  2. […] A carnevale ogni scherzo vale Il carnevale (da carnem levare, abolire la carne, perche’ anticamente indicava il banchetto d’addio alla carne che si teneva subito prima della Quaresima, periodo di astinenza e digiuno) è una festa che si celebra nei paesi di tradizione cristiana-cattolica nel periodo di tempo immediatamente precedente alla Quaresima, termina con il Ma blog: gastonemariotti.com | leggi l'articolo […]

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