Attenti ai “cecchini” con i laser


Il laser -acronimo dell’inglese “light amplification by stimulated emission of radiation” (traduzione letterale: “amplificazione di luce mediante emissione stimolata di radiazione”)- è un dispositivo in grado di emettere un fascio di luce coerente, monocromatica e, con alcune eccezioni, concentrata in un raggio rettilineo estremamente collimato. Inoltre la luminosità (brillanza) delle sorgenti laser è elevatissima a paragone di quella delle sorgenti luminose tradizionali. Queste tre proprietà (coerenza, monocromaticità e alta brillanza) sono alla base del vasto ventaglio di applicazioni che i dispositivi laser hanno avuto e continuano ad avere nei campi più disparati: 


l’elevatissima brillanza, data dal concentrare una grande potenza in un’area molto piccola, permette ai laser il taglio, l’incisione e la saldatura di metalli; la monocromaticità e coerenza li rende ottimi strumenti di misura di distanze, spostamenti e velocità anche piccolissimi, dell’ordine del millesimo di millimetro; sempre la monocromaticità li rende adatti a trasportare informazioni nelle fibre ottiche e per distanze lunghissime.

Recentemente sta diventando una moda, una pericolosa moda; teppisti del raggio verde, tristi emuli dei lanciatori di pietre dai cavalcavia, continuano a cimentarsi, indisturbati, nel loro pericoloso passatempo: si parla dei puntatori laser che disturbano e a volte sono decisamente pericolosi.
Punta il laser contro un aereo

Nei cieli delle città stanno aumentando mese dopo mese le segnalazioni di piloti d’aerei accecati dai raggi laser in fase di atterraggio. Episodi più o meno gravi sono accaduti anche nelle aule scolastiche e negli stadi, anche se l’ordinanza 16 luglio 1998 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 167 del 20 luglio 1998 (cliccare qui ordinanza-pag15, e qui ordinanza-pag16) vieta, su tutto il territorio nazionale, la commercializzazione di puntatori laser o di oggetti con funzione di puntatori laser di classe pari o superiore a 3 (>1mW).
TG 18.01.10 Bari, sequestrati 4mila puntatori laser

Ecco il “raggio laser” puntato sul volto del portiere Muslera in occasione della punizione di Totti che è valso l’1-0 giallorosso. Ecco spiegata la rabbia laziale alla fine del derby.

Il portiere della Lazio è stato accecato quando Totti batteva la punizione. Muslera ha detto che al momento della punizione non ha visto nulla perché abbagliato dal laser, e lo si vede chiaramente, prima e durante la punizione. L’arbitro doveva intervenire.
Laser verde allo stadio san paolo di Napoli

Il presidente della Lazio denuncia che questi episodi erano cominciati già prima della partita. “Fin dal riscaldamento i nostri giocatori avevano fatto presente che c’era questo problema. Sono cose che non dovrebbero accadere. La Roma ha fatto un annuncio, ma la cosa è continuata. In partita, Muslera ha chiamato per tre volte l’arbitro che gli ha detto di non averlo sentito. Il giocatore non poteva certo lasciare la porta sguarnita. Bisogna dire che il laser provoca danni alla retina, ed impedisce al giocatore di fornire la prestazione che potrebbe.
SKY TG 24 – Bari, sequestrati 300 puntatori laser HQ

Per saperne di più cliccare qui: apparati laser.

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