Un po’ di sano relax: barzellette e foto


Barzellette
Gino e Luigia hanno 6 anni. Gino chiede a Luigia – da grande mi vuoi sposare? E Luigia – mi piacerebbe, solo che da me in famiglia ci si sposa solo tra di noi: mamma ha sposato papà, nonna ha sposato nonno e così via!


La rana e il cavaliere. Siamo nel medioevo, e un cavaliere è afflitto da un grande problema, il suo


pene è lungo 50 cm. Un giorno non potendone più va da mago Merlino: Cavaliere: “mago mago ho un grave problema il mio pene è lungo 50 cm, non posso indossare l’armatura, il mio cavallo ha la scoliosi, le donne hanno paura! Aiutami ti prego!!” Merlino: “non ti preoccupare ho io la soluzione, devi andare allo stagno e chiedi alla rana di uscire con te, se ti risponderà NO il tuo pene si accorcerà di 10 cm”.  Così il cavaliere si reca allo stagno trova la rana e gli urla: “rana rana vuoi uscire con me?” Rana: “NO!” e come per magia 10 cm in meno. Il cavaliere non contento richiede la stessa cosa e la rana un altra volta: NO! Altri 10 cm in meno! Il cavaliere pensa che 20 cm sia la misura adatta così chiede per l`ultima volta: “rana rana vuoi uscire con me?” La rana incazzata: “NO, NO e NO!”

Un signore che ha un grosso attributo, ormai da tre giorni ha una erezione che gli impedisce di vestirsi e di fare qualunque cosa. Decide di andare nella farmacia sotto casa coprendosi … solo con l`impermeabile. Entrato apre il soprabito, lo fa vedere alla farmacista e gli chiede : cosa mi può dare per questo? La dottoressa sgomenta e affascinata corre nel retro e dopo poco riappare dicendo: ho consultato mia sorella e siamo disposte a darle 1.000 euro al mese più vitto e alloggio…

 

Una bellissima donna italiana va a fare una vacanza in Africa. Durante un’escursione vede un nero indigeno che fa il bagno, su una cascata, completamente nudo. Quando questo esce dall’acqua lei esclama: – Dio mio che bigolo!!! E lui sentendosi dire così risponde: – E’ bigolo berghé è bagnado…

Ciao Gianni come va?  “Stai zitto, la notte di Natale ho scoperto Babbo Natale a letto con mia moglie”. “E come è possibile?” “Beh quel cretino di mio figlio gli ha scritto che voleva un fratellino!”.

Un tipo si sposa con una tipa che ha una sorella gemella identica a lei. Dopo meno di un anno i due sposi si ritrovano in un’aula di tribunale per una causa di divorzio. Il giudice dice al tipo: – Mi spieghi i motivi per cui lei vuole divorziare da sua moglie! E il tipo: – Vede, signor giudice, ogni tanto viene a trovarmi mia cognata e siccome è identica a mia moglie per errore faccio l’amore …con lei! Il giudice: – Suvvia, ci sarà pure qualche differenza fra sua moglie e sua cognata! – Certo che c’è, è per questo che voglio il divorzio…


Un uomo sposato ma donnaiolo muore durante una copula con l’ultima amante di una serie infinita. Le circostanze della morte vengono rese note alla moglie che non riesce ad accettare quest’ultima umiliazione dal marito. Al colmo della rabbia decide di seppellire il marito nudo, come è stato trovato, pensando così di punirlo post mortem di un comportamento offensivo tenuto fino alla morte. Passa qualche giorno dopo la sepoltura e la donna comincia a pentirsi di questa azione, sbollita la rabbia e ritrovato un certo equilibrio decide di riesumare la salma del marito per mettergli addosso i vestiti e dargli degna sepoltura. Un mattino dunque si porta con i becchini sulla tomba del marito, fa aprire la bara che… sorpresa… è vuota. Sgrana gli occhi per l’incredulità e scorge un post-it sul cuscino… legge… – Sono nella tomba a sinistra… dalla Gina!

Dopo aver caricato tutti i bagagli del Papa nella limousine, l’autista nota che Sua Santità sta ancora aspettando sul marciapiede. “Mi scusi, Vostra Eminenza,” dice l’autista, “Vorrebbe per favore sedersi in modo che possiamo andare?” “Beh, per dirti la verità” risponde il Papa, “Non mi fanno mai guidare in Vaticano e oggi ne ho davvero voglia.” “Mi dispiace, ma non posso permetterglielo, perderei… il lavoro se succedesse qualcosa!” protesta l`autista, desiderando di non essere andato al lavoro quella mattina. “Ci sarebbero degli extra non indifferenti per te”, dice il Papa. Riluttante, l’autista sale dietro mentre il Papa si mette al volante. L’autista si pente della sua decisione appena usciti dall’aeroporto, vedendo il Pontefice spingere l’acceleratore portando la limousine a 170 Km/h. “La prego, rallenti, Vostra Santità!!!” Si dispera l’autista. Ma il Papa continua a tavoletta fino a quando si sentono delle sirene. “Oh mio Dio, mi ritireranno la patente!”, piagnucola l’autista. Il Papa accosta e tira giù il finestrino. Il poliziotto si avvicina, da un’occhiata, torna alla moto e prende la radio. “Devo parlare col capo…” Il capo risponde alla radio e il poliziotto gli dice di aver fermato una limousine che andava a 170. “Beh, sbattilo dentro!” Dice il capo. “Non credo che vogliamo davvero farlo, è un tipo molto importante…” Dice il poliziotto. “Una ragione di più!” Esclama il capo. “No, intendo DAVVERO importante…” Risponde il poliziotto. Il capo allora chiede: “Beh, chi hai lì, il Sindaco?” “Più in alto!” “Il Governatore?” “Di più!” “Va bene…” Dice il capo “Allora chi è?” “Credo sia Dio!” “Che cosa ti fa credere che sia Dio???” “Ha il Papa per autista!!!”


La matematica non è un’opinione!

E dopo aver fatto quattro risate, un aneddoto per riflettere un po’
Il paradosso del nostro tempo nella storia è che abbiamo edifici
sempre più alti, ma moralità più basse,
autostrade sempre più larghe, ma orizzonti più ristretti.
Spendiamo di più, ma abbiamo meno, comperiamo di più, ma godiamo
meno.
Abbiamo case più grandi e famiglie più piccole, più comodità, ma meno
tempo.
Abbiamo più istruzione, ma meno buon senso, più conoscenza, ma meno
giudizio.
Beviamo troppo, fumiamo troppo, spendiamo senza ritegno, ridiamo
troppo poco,
guidiamo troppo veloci e ci arrabbiamo,
facciamo le ore piccole e ci alziamo stanchi, vediamo troppa TV e
preghiamo di rado.
Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà, ma ridotto i nostri valori.
Parliamo troppo, amiamo troppo poco e odiamo troppo spesso.
Abbiamo imparato come guadagnarci da vivere, ma non come vivere.
Abbiamo aggiunto anni alla vita, ma non vita agli anni.
Siamo andati e tornati dalla Luna, ma non riusciamo ad attraversare
la strada per incontrare un nuovo vicino di casa.
Abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma non lo spazio interno.
Abbiamo creato cose più grandi, ma non migliori.
Abbiamo dominato l´atomo, ma non i pregiudizi.
Scriviamo di più, ma impariamo meno.
Pianifichiamo di più, ma realizziamo meno.
Abbiamo imparato a sbrigarci, ma non ad aspettare.
Costruiamo computer più grandi per contenere più informazioni, per
produrre più copie che mai, ma comunichiamo sempre meno.
Questi sono i tempi del fast food e della digestione lenta, grandi
uomini e piccoli caratteri, ricchi profitti e povere relazioni.
Questi sono i tempi di due redditi e più divorzi, case più belle ma
famiglie distrutte.
Questi sono i tempi dei viaggi veloci, dei pannolini usa e getta,
della moralità a perdere, delle relazioni di una notte, dei corpi trasparenti e
delle pillole che possono farti fare di tutto, dal rallegrarti al calmarti, all’ucciderti.
E’ un tempo in cui ci sono tante cose in vetrina e niente in
magazzino.
Ricordati di dire “ti amo” a chi ami, ma soprattutto pensalo.
Un bacio e un abbraccio possono curare ferite nel profondo dell’anima.

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