Una settimana nella Sicilia occidentale: Trapani, Agrigento e Palermo

???????????????????????????????

Abbiamo trascorso un’ottima settimana in Sicilia, dal 31 agosto al 6 settembre 2014, noleggiando una macchina all’aeroporto Falcone e Borsellino P. Raisi di Palermo e avendo prenotato in anticipo gli Hotel (uno in provincia di Trapani e uno a Palermo), riuscendo così a visitare la parte Ovest dell’isola (Palermo, Monreale, Segesta, Trapani, Erice, Mozia, Marsala, Mazara del Vallo, Selinunte, Gibellina e la Valle dei Templi di Agrigento).
La Sicilia è una terra affascinante, dove le meraviglie della natura si sposano con una storia ricca di influenze differenti e con i panorami mozzafiato che le sue coste regalano. La stessa Palermo è una città dalle mille facce, una città come affermava Goethe, molto facile da descrivere, ma difficilissima da conoscere; un fatto dovuto in parte all’indole particolare dei siciliani. Questo è il diario del viaggio  suddiviso per motivi tecnici in due parti.

cannolo

31 agosto 2014
Partenza ore 13:55 con Vueling Airlines da Roma Fiumicino, io e la mia morosa; alle 16:00 eravamo già a bordo della macchina noleggiata da Maggiore, direzione Hotel Admeto a Castelvetrano (Trapani). L’hotel è situato a soli 300 metri dalle antiche rovine greche, ha una spettacolare vista sul mare e, dal terrazzo per la colazione, sull’Acropoli e sui templi di Selinunte e costituisce un punto di partenza ideale per esplorare la costa occidentale della Sicilia.

???????????????????????????????

???????????????????????????????

???????????????????????????????

Il giorno stesso decidiamo di visitare, appunto, Selinunte: con un unico biglietto si può vedere l’intero parco archeologico e ci si può spostare a piedi, in auto oppure con un trenino interno (quest’ultimo con un piccolo sovrapprezzo). Una parte si affaccia proprio sulla spiaggia, in una cornice da sogno. Selinunte dove uno splendido tratto costiero sabbioso si contrappone alla maestosità delle sovrastanti rovine dell’antica città greca. Fondata nel 628 a. C. fu distrutta dai Cartaginesi e definitivamente abbandonata a causa di un terremoto. Oggi Selinunte è il Parco Archeologico più grande d’Europa (cliccare qui).

???????????????????????????????

???????????????????????????????

???????????????????????????????

Nell’Acropoli sono ancora ben visibili le mura difensive, i resti di 5 Templi e di vari edifici pubblici; mentre sulla Collina Orientale sorgono altri 3 Templi (tutti denominati con le lettere dell’alfabeto). L’Acropoli si sviluppa lungo 2 arterie principali, il Tempio C è tra i più antichi (prima metà VI sec. a.C.) e forse dedicato ad Apollo, le 14 colonne del lato Nord furono ricostruite con l’architrave nel 1925. Segue il piccolo Tempio B di epoca ellenistica. Sulla Collina Orientale sorgono i Tempi E, F, G. Quest’ultimo, risalente al 530 a. C., è costruito con materiale proveniente dalle Cave di Cusa, ed era forse dedicato a Zeus. Il Tempio E (V sec. a. C.), in puro stile dorico, era dedicato alla dea Hera (Giunone). Parzialmente ricostruito negli anni ’60, rappresenta uno degli esempi più significativi della Grecia coloniale.

???????????????????????????????

???????????????????????????????

1-p (2)

Molti dei reperti trovati negli scavi di Selinunte si trovano al Museo Archeologico Regionale di Palermo.

1 settembre 2014
Colazione in hotel la mattina presto, e poi un bel viaggio…(99 km.) fino ad Agrigento, infatti una volta che si è in Sicilia è un vero peccato non riuscire a vedere la Valle dei Templi perché è meravigliosa, però è una bella sfacchinata!

???????????????????????????????

???????????????????????????????

???????????????????????????????

Agrigento è nota come Città dei templi per la sua distesa di templi dorici dell’antica città greca posti nella cosiddetta Valle dei Templi, inserita, nel 1997, tra i patrimoni dell’umanità dall’UNESCO.

???????????????????????????????

???????????????????????????????

???????????????????????????????
Il parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi è uno dei siti archeologici più rappresentativi della civiltà greca classica. Su un crinale roccioso che delimita a sud l’altopiano su cui sorgeva l’abitato classico, ancora emergono i resti dei templi dorici, di incerta attribuzione (cliccare qui).

???????????????????????????????

???????????????????????????????

???????????????????????????????
Il percorso, lungo la Via Sacra, consente di ammirare i magnifici templi dorici: il Tempio di Hera (Giunone), il Tempio della Concordia, il Tempio di Eracle (Ercole) e il Tempio di Zeus (Giove) Olimpico.

???????????????????????????????

???????????????????????????????

scaladeiturchi

Ritornando, ad ovest della Valle dei Templi, nel comune di Realmonte abbiamo visitato la Scala dei Turchi: una parete rocciosa (falesia) che si erge a picco sul mare lungo la costa di Realmonte, vicino a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento.

???????????????????????????????

???????????????????????????????

???????????????????????????????

???????????????????????????????

???????????????????????????????

È diventata nel tempo un’attrazione turistica sia per la singolarità della scogliera, di colore bianco e dalle peculiari forme, sia a seguito della popolarità acquisita dai romanzi con protagonista il commissario Montalbano scritti da Andrea Camilleri, in cui tali luoghi vengono citati (vicino è l’immaginario paese del commissario, Vigata).

???????????????????????????????

???????????????????????????????

???????????????????????????????

2-p (2)

3-p (2)
La Scala è costituita di marna, una roccia sedimentaria di natura calcarea e argillosa, avente un caratteristico colore bianco puro. Tale scogliera dal singolare aspetto si erge in mezzo tra due spiagge di sabbia fine, e per accedervi bisogna procedere lungo il litorale e inerpicarsi in una salita somigliante a una grande scalinata naturale di pietra calcarea.

???????????????????????????????

???????????????????????????????

???????????????????????????????

???????????????????????????????

Una volta raggiunta la sommità della scogliera, il paesaggio visibile abbraccia la costa agrigentina fino a Capo Rossello, altro luogo legato alle gesta di Montalbano.

???????????????????????????????

???????????????????????????????

???????????????????????????????
La Scala dei Turchi presenta una forma ondulata e irregolare, con linee non aspre bensì dolci e rotondeggianti. Il nome le viene dalle passate incursioni di pirateria da parte dei saraceni, genti arabe e, per convenzione, turche; i pirati turchi, infatti, trovavano riparo in questa zona (cliccare qui, qui e qui).
Ritorno in Hotel

2 settembre 2014
Visto al mattino (non è facile arrivarci vista la scarsità/assenza di indicazioni stradali) è un po’ inquietante ma al tempo stesso lascia l’impressione di dovere rispetto al luogo e alle persone.

???????????????????????????????

???????????????????????????????

4-p (2)
Il Cretto di Alberto Burri è l’opera di land art più grande al mondo. Costruita dall’artista (e ancora in fase di completamento) per ricordare il terremoto del 1968 che cancellò la cittadina di Gibellina.

???????????????????????????????

???????????????????????????????

Dal 19 settembre parte un programma internazionale dedicato al maestro italiano per celebrare i cento anni dalla sua nascita, e mentre il Guggenheim di New York sta preparando una retrospettiva di Burri, il Cretto rimane un’opera irraggiungibile. Basta fare una ricerca su Tripadvisor per leggere i commenti increduli di fronte alla difficoltà che i visitatori hanno trovato per raggiungere il sito.???????????????????????????????

Sulla via per Palermo, lasciato l’albergo si prosegue sulla provinciale, in direzione Castelvetrano, sino a Partanna; da qui ci si immette sulla statale 119 e si procede verso nord, per Santa Ninfa. Questo tratto di strada offre splendidi paesaggi: dolci colline intervallate da aspri rilievi, ampie vallate, rigogliosi boschi.


Da Santa Ninfa, prima di visitare Gibellina nuova, deviare verso i ruderi di Gibellina vecchia. Le rovine dell’abitato, furono ricoperte da una spessa colata di cemento bianco e segnata da profonde fenditure. Opera unica ed impressionante. Una colata di grigio cemento che cristallizza il piccolo borgo di Gibellina, consegnando alla storia e alla memoria quella notte che sconvolse vite e destini. Lo scenario creato è surreale e richiama un possibile futuro post-atomico (cliccare qui e qui).
Tutto di quei luoghi va assaporato, la ricerca del cretto, sperduto tra strade devastate e pressoché deserte, il silenzio, interrotto solo da qualche folata di vento, il cielo e la terra che ci ricordano chi comanda, con chi bisogna fare i conti prima o poi, con la natura, con la nostra fragilità.
Il Grande Cretto visto dallo spazio (cliccare qui)

???????????????????????????????

Tornando verso Gibellina nuova, costruita dopo gli anni ’70 a circa 20 chilometri dal vecchio centro, si incontra la grande stella del Consagra che funge da porta della città, alta 24 metri, in acciaio inox.

???????????????????????????????
Proseguendo in direzione Trapani arriviamo a Segesta. Città di origine greca molto ben conservata, con un tempio fra i meglio preservati e uno dei più bei anfiteatri con vista fino al mare.

 

???????????????????????????????

???????????????????????????????

Raggiunse il massimo splendore nel V secolo a.C., prima del declino avviato dal dominio cartaginese. Nel corso delle guerre puniche venne conquistata dai Romani, che latinizzarono il nome in Agrigentum.

???????????????????????????????

???????????????????????????????
Tempio e teatro di origine greca di grande bellezza e fascino.

???????????????????????????????

???????????????????????????????

???????????????????????????????

???????????????????????????????

Al teatro ci si arriva camminando risalendo una collina e dove la vista lascia veramente senza fiato.

???????????????????????????????

???????????????????????????????

???????????????????????????????

???????????????????????????????

???????????????????????????????

Venne costruito fra il 430 e il 420 a.C. in stile dorico, ad imitazione dei grandi templi greci (cliccare qui).

???????????????????????????????
Proseguendo per la statale, si incontra un’altra riserva, quella delle Isole dello Stagnone, la più grande laguna siciliana che si estende tra Trapani e Marsala.

???????????????????????????????
Il piccolo arcipelago (parte di un antichissimo pianoro alluvionale) è costituito da 4 isole: Mozia (o San Pantaleo), Santa Maria, La Scuola e Isola Longa.
Questo ambiente di eccezionale bellezza ed importanza dal punto di vista naturalistico (vi si trovano uccelli, piante e alghe endemiche o rare) è anche un sito archeologico di notevole rilievo.

???????????????????????????????
Mozia, raggiungibile con imbarcazioni dai moletti ben segnalati lungo la strada, è un miracolo naturale ed archeologico. Su quest’isola si trovano i resti di una città punica mai più ricostruita dopo la sua fine nel 397 a. C. (cliccare qui).
L’antica città, fondata dai Fenici, fu il teatro degli scontri durante le guerre puniche e venne distrutta dai Siracusani.

???????????????????????????????
Dei fasti del passato sono visibili La Casa dei Mosaici e quella delle Anfore il Cothon (rarissimo esempio di porto artificiale punico) e il Tophet: il tempio dedicato a Baal Hammon, dove i fenici sacrificavano i primogeniti alle divinità.
Tutto questo venne alla luce grazie alla passione dell’intellettuale anglo-palermitano Giuseppe Whitaker (che nei primi del ‘900 a proprie spese diede inizio agli scavi).

???????????????????????????????
Nel Museo che porta il suo nome, tra gli oltre  diecimila reperti (vasi, gioielli, monete) spicca lo splendido Giovanetto con la tunica, statua a grandezza naturale realizzata in marmo da uno scultore della scuola di Fidia.

???????????????????????????????
Mozia è fiancheggiata da saline che offrono una vista bellissima: gli specchi d’acqua suddivisi da sottili strisce di terra formano una scacchiera irregolare e multicolore.

???????????????????????????????

???????????????????????????????

A tratti compare nel mezzo la sagoma di un mulino a vento, memoria del tempo in cui esso era uno degli strumenti principali per pompare acqua e macinare il sale. Attorno alle vasche, brillano sotto il pallido sole le caratteristiche piramidi bianche di sale.

???????????????????????????????

D’inverno, queste vengono rivestite di tegole di cotto per essere protette dagli eventi atmosferici con un paziente lavoro artigianale.

???????????????????????????????

Lo spettacolo è ancora più suggestivo in estate, al momento della raccolta, quando le tinte rosate dell’acqua nelle varie vasche si intensificano e le vasche più interne, ormai prosciugate, brillano al sole.

???????????????????????????????

???????????????????????????????
Lasciata Mozia e ripresa la litoranea, si aggira Capo Lilibeo per giungere a Marsala, città del vino.

3 settembre 2014

Trapani è un comune di 69.293 abitanti capoluogo di provincia omonima. Trapani, conosciuta come Città del Sale e della Vela, ha sviluppato nel tempo una fiorente attività economica legata all’estrazione e al commercio del sale, giovandosi della sua posizione naturale, proiettata sul Mediterraneo, e del suo porto, antico sbocco commerciale per Eryx (l’odierna Erice), sita sul monte che sovrasta Trapani. L’economia oggi si basa sul terziario, sulla pesca (anticamente quella del tonno rosso, con la mattanza), sull’estrazione ed esportazione del marmo, sulle attività legate al commercio e al turismo.

???????????????????????????????

Trapani è posizionata nella parte occidentale della Sicilia, nel promontorio dell’antica Drepanum in latino, dal greco Drèpanon, (Δρέπανον, falce), data la forma della penisola su cui sorge la città. È denominata anche “città tra due mari” in quanto si protende su una lingua di terra circondata dal mare. Il territorio comunale è vasto 271 chilometri quadrati, il più esteso in provincia, con una densità di 260 abitanti per chilometro quadrato. La città ha un’altitudine media di tre metri sul livello del mare.

???????????????????????????????

Sempre a piedi, percorrendo la via Carolina, si può raggiungere l’estremità della lingua di terra o della punta della “falce”, caratteristica propria della città di Trapani. Li si trova la così detta Torre di Ligny, da cui, dietro di essa, prosegue sotto le acque una fila di scogli che vanno sprofondando verso Nord. Da questo punto si nota chiaramente l’unione/separazione di due mari: a sinistra il mare Mediterraneo e a destra il mar Tirreno.

Si gode una spettacolare vista panoramica a 360° che spazia dalle isole Egadi ed il piccolo isolotto di Formica, alla vicina Colombaia, alle coste di Marsala, le saline, il porto peschereccio di Trapani stessa, l’estrema punta della città, poi ancora le mura di tramontana, la costa sabbiosa, il monte Erice, Pizzolungo ed in fondo persino monte Cofano e le estreme coste di San Vito Lo Capo. A parte ciò, la torre ospita il Museo di Preistoria. Purtroppo non abbiamo potuto accedere al suo terrazzo.

???????????????????????????????

Sempre nella mattinata ci dirigiamo verso Erice. Il centro cittadino, di soli 512 abitanti, è posto sull’omonimo Monte Erice e la città tende comunque a conservare gelosamente il fascino di una cittadina medievale (cliccare qui e qui).

???????????????????????????????

???????????????????????????????

6-p (2)

???????????????????????????????
Medievale e magica, a 700 metri sul mare, si raggiunge in auto o in funivia, è ricca di chiese barocche. Da vedere la Matrice con il suo campanile. Da gustare: granite, i dolci da riposto in pasta reale, i malfatti, le genovesi, le “mustacciole” e le fraganti torte alla crema dalla sig.ra Maria Grammatico.

erice-p
Meraviglioso paesino medievale ricco di chiese e stradine strette e caratteristiche. Tra le numerose attrazioni sono da ricordare il Duomo dell’Assunta e il Castello Normanno (conosciuto anche come Castello di Venere), del XII secolo.

???????????????????????????????

???????????????????????????????

???????????????????????????????

???????????????????????????????
Tutto il paese è ancora conservato stupendamente; è medioevale con moltissime attrattive e un panorama spettacolare con vista sui golfi sia di Custonaci che di Trapani fino a vedere Sciacca. Da non perdere il dolce tipico, le “Genovesi” calde. Oltre la suggestione di angoli che ricordano luoghi caraibici, è possibile fare dell’ottimo shopping tra le numerose botteghe di prodotti di artigianato, terrecotte, smalti, corallo, deliziosi negozietti di pasticceri, fornai e altri prodotti tipici.

???????????????????????????????

???????????????????????????????

???????????????????????????????

???????????????????????????????

???????????????????????????????

???????????????????????????????
La zona nord occidentale siciliana è molto bella, ricca di cose da vedere e proprio per questo consiglio sempre a tutti di non voler vivere la vacanza come una rincorsa a vedere tutto, non sarebbe umanamente possibile ritrovandosi a visitare poco e male tutto, pertanto, dopo la visita di Erice abbiamo fatto solo una puntatina alla spiaggia di Mondello. Siamo a pochi chilometri da Palermo, e di mercoledì è poco frequentata, quindi molto rilassante. Ci sovrasta il Monte Pellegrino. La sabbia è bianca e il mare limpidissimo.

 

8-p (2)

7-p (2)

In serata arriviamo al Mercure Palermo Centro (Via Mariano Stabile 112). Grazie alla centralissima posizione nel cuore di Palermo, a pochi passi dal Teatro Politeama e dal Teatro Massimo, il Mercure Palermo Centro è il punto di partenza ideale per scoprire tutto il fascino di una città ricca di colori e sfumature.

Post diviso in piu parti: 1 2

1 Comment so far

  1. COM 339 Week 5 Individual Assignment Advertising Creation Assignment

    Una settimana nella Sicilia occidentale: Trapani, Agrigento e Palermo | foto | …la mia traccia sul web….

Lascia un commento