Il display rotto trasforma lo smartphone in un’opera astratta, di misteriosa bellezza

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Molte persone hanno lo schermo del proprio telefonino danneggiato. Un po’ come gli odiosi graffietti sulla carrozzeria della propria macchina, o i jeans strappati – prima che diventassero di moda –; l’eccessivo costo della riparazione o del ricambio dell’oggetto ci  inducono a tenerlo nonostante appaia rovinato. C’è chi vive il display rotto dello smartphone con disagio, mentre altri lo mostrano  perfino con orgoglio. Gas-info si schiera con i secondi.  ???????????????????????????????

Per le persone come me che hanno il display danneggiato, lo smartphone non rappresenta uno status symbol a cui non si può rinunciare e che si cambia con una frequenza di circa sei mesi, ma un oggetto funzionale (atto a telefonare, inviare qualche messaggio, ma nulla di più). Non lo guardiamo spesso, perché guardare il nostro smartphone non ci fa divertire per se. Ci piace il fatto che lo smartphone col display rotto non può essere rubato o scambiato e a volte aiuta ad aguzzare l’ingegno e a fare di necessità virtù.

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Il display rotto dello smartphone presenta evidenti vantaggi, non tecnologici, ma estetici. Un display rotto dello smartphone segnala infatti una ribellione al dominio della tecnologia sulla nostra vita e sul nostro sistema di valori, attribuendo così il giusto peso all’oggetto che per molti influenza l’esistenza quotidiana. Nel contesto è doveroso ricordare una saggia affermazione, alquanto profetica rilasciata da Einstein, la quale dice: “Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti“.

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Naturalmente la tecnologia non è un bene o un male a priori, dipende sempre dall’intelligenza di chi la usa.

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