Il Giardino di Ninfa, Cisterna (Latina)

Tra i luoghi più belli da visitare nei dintorni di Ninfa vi è, sovrastato dal celebre Castello Caetani, il borgo medievale di Sermoneta.


Il centro di Sermoneta, arroccata sulle prime pendici dei monti Lepini, è un antico borgo, cinto ancora da robuste mura con torri. La sua bellezza sta soprattutto nel suo aspetto medievale, con strade strette e case in pietra calcarea, sopra le quali emerge il grandioso castello dei Caetani, famiglia che dal 1297 fu feudataria del luogo, con titolo ducale.


Lungo la via centrale che si inerpica per il centro storico, ci si imbatte nella Loggia dei Mercanti. Questo bellissimo portico fu realizzato nel 1446 da Onorato Caetani, allo scopo di renderlo il centro civile nevralgico di Sermoneta. Svolse infatti funzioni di sede comunale, luogo per gli affari e dove svolgere le assemblee popolari.

Il Castello Caetani (cliccare qui) si erge maestoso sul paese di Sermoneta dominando l’intera Pianura Pontina.

Costruito agli inizi del 1200 dagli Annibaldi, si arricchì nel tempo di opere di difesa che dovevano renderlo quasi inespugnabile.

Conobbe assalti e guerre, ospiti famosi (Federico III nel 1452, Carlo V nel 1536, Lucrezia Borgia che ne fu “padrona” quando Papa Alessandro VI Borgia espropriò i Caetani) e momenti di pace festosa.

Il castello è certamente uno dei monumenti tra i più integri dell’antica architettura medievale del Lazio e dell’Italia. Alla Fondazione Roffredo Caetani è affidata la sua custodia e conservazione.

Della rocca del XII sec., costruita dagli Annibaldi, rimangono solamente il Maschio e la controtorre detta Maschietto che dominano una corte quadrangolare (Piazza D’Armi). Il resto fu demolito dagli stessi Caetani quando ricostruirono la Sala dei Baroni (modificata nel XV secolo dai Borgia) e il contiguo edificio detto “Casa delle Camere Pinte”.

Sul finire del 1400 fu costruita la Casa del Cardinale Valentino Borgia. Sempre i Borgia completarono il complesso edilizio con opere di fortificazione comprendenti anche la “Cittadella” su disegno di Antonio da Sangallo.

All’esterno di questi edifici una poderosa cinta muraria, ancora nella sua veste originaria, li avvolge e li protegge. Nel recente passato, durante la battaglia di Anzio del 1944, il Castello è stato abitato ancora dai Caetani e dai loro coloni fuggiti dalla Pianura Pontina.

Successivamente ha ospitato giovani interessati a problemi sociali e ragazzi del paese bisognosi di educazione e di studio.

Il Castello si presenta oggi, nonostante i secoli trascorsi, integrato con il paese che lo circonda.

Attualmente, e già da più di un quarto di secolo, il castello diviene luogo di incontri culturali ed è abitato per un lungo periodo dell’anno da artisti e studiosi di varie discipline.

A brevissima distanza visitiamo l’Abbazia di Valvisciolo, fondata da monaci greci, occupata e restaurata dai Templari; un gioiello in rigoroso stile romanico, gotico e cistercense.


L’Abbazia di Valvisciolo è situata nel territorio di Sermoneta ai piedi del Monte Corvino, a meno di 100 metri sul livello del mare; i monti la proteggono dai venti del nord; dall’ampio piazzale lo sguardo si spinge verso la pianura pontina fino al mare. È dedicata al protomartire Santo Stefano.

La Storia di questo monastero è complessa. Anche il nome nasconde una parte di mistero. Valvisciolo può significare Valle dell’Usignolo (vallis lusciniae) o Valle delle Visciole (una varietà di ciliegie selvatiche). È assodato che in origine il nome individuasse un altro monastero cistercense in territorio di Carpineto Romano, del quale oggi rimangono scarsi ruderi. All’inizio del secolo XIV i monaci di Carpineto abbandonarono i loro monti e si trasferirono nel nuovo monastero al quale attribuirono l’avito nome di Valvisciolo.


La tradizione vuole che il primo insediamento monastico in questa zona avvenisse ad opera dei monaci basiliani di San Nilo. Sempre secondo la tradizione, il monastero fu abitato dai Cavalieri Templari che vi rimasero fino alla soppressione del loro ordine ai primi del XIV secolo.

L’intero complesso è costituito dalla Chiesa, dalla Sala Capitolare, dal Refettorio e dal Chiostro, che rappresenta il centro del complesso e la parte più elegante di Valvisciolo.

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