Viva la radio
La radio va annoverata fra le forme di comunicazioni di massa moderna che affondano le proprie radici nell’Ottocento.
Nel 1894, Guglielmo Marconi lesse il lavoro di Hertz e Tesla sulla telegrafia senza fili, e cominciò i suoi esperimenti. Un anno dopo fu fatto l’esperimento realizzato a Pontecchio (BO), durante il quale fu trasmesso un segnale morse oltre i 2 km di distanza. Nello stesso anno Tesla comunicava a più di 50 km dal suo laboratorio di New York a West Point.
Nel Dicembre del 1901 Guglielmo Marconi usò le invenzioni di J.C. Bose per ricevere il segnale radio nella sua prima comunicazione radio transatlantica su una distanza di 2.000 miglia (3.200 km) da Poldhu, UK, a St. Johns, Newfoundland. Marconi fu celebrato nel mondo per la sua trasmissione. Poco dopo gli fu dato il brevetto e quest’anno ricorre il centenario, infatti
nel 1909 Guglielmo Marconi fu il primo Italiano a vincere il Premio Nobel per la Fisica.
Per saperne di più suggerisco di collegarsi all’ottimo sito della Fondazione Marconi.
Godetevi ora questo meraviglioso video dedicato a Guglielmo Marconi (1874-1937)
e agli apparecchi radio delle varie epoche dove si ascoltarono le voce di quei periodi da quella, appunto,di Guglielmo Marconi a quella del telegiornale in occasione della Caduta del Muro di Berlino 9-11-89,passando per Lenin (1870-1924), Hitler (1889 – 1945), Radio Londra 1944, Papa Giovanni XXIII (1881-1963) e tanti altri.
This is the radio
Eugenio Finardi – La radio