Ettore Petrolini – Gastone

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“È l’amore quella cosa, Che platonico tu chiami, Se la femmina che ami, Ti vuol dar soltanto il cuor.” (Ettore Petrolini)  “L’uomo e’ un pacco postale che la levatrice spedisce al becchino.” (Ettore Petrolini)
Ettore Petrolini (Roma, 13 gennaio 1884 – Roma, 29 giugno 1936) è stato un attore e drammaturgo italiano, specializzato nel genere comico. Scomparso appena cinquantaduenne, a causa (come diceva lui) della Sora Flebite e della Commare Angina, si racconta che ormai in punto di morte, alle parole incoraggianti del medico che lo visitava e che sosteneva di trovarlo ristabilito, Petrolini rispondesse: “Meno male così moro guarito” e che al suo capezzale, quando vide arrivare il prete con in mano l’olio santo, esclamò con un filo di voce: “E mo’ sì che so’ fritto!”, giocando anche lì, come fece durante tutta la sua vita col potere e col destino con una vena comica senza precedenti. La tomba di Ettore Petrolini si trova al cimitero monumentale del

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La città dei papi

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La visita di Benedetto XVI a Viterbo domenica u.s. ha lasciato un segno importante in una città il cui passato è strettamente connesso con la storia della Chiesa.  Nell’omelia, Ratzinger ha ripetuto l’esortazione “Non abbiate paura!” che aprì il Pontificato di Giovanni Paolo II. “Fedeli laici, giovani e famiglie  non abbiate paura di vivere e testimoniare la fede nei vari ambiti della società. Si succedono le stagioni della storia, cambiano i contesti sociali, ma non muta la vocazione dei cristiani a vivere il Vangelo. Ecco l’impegno sociale, ecco il servizio proprio dell’azione politica, ecco lo sviluppo umano integrale”. Non è stato questo l’unico accenno alla politica: una preghiera dei fedeli, letta durante la messa, era rivolta alle “autorità civili”, affinché “senza favoritismi personali cerchino il bene di tutti e promuovano la civiltà dell’amore e il riconoscimento delle nostre radici cristiane”.
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Woodstock
Dal 15 al 18 agosto del 1969, esattamente quarant’anni fa, si svolse a Bethel, una piccola città rurale nello stato di New York,il festival di Woodstock “3 days of peace and music”, il più grande maxiraduno della storia del rock (con oltre 500 mila presenze). Read more »

L’epistolario di Mozart con la cugina Anna Maria e non solo…

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Le vicissitudini della pubblicazione di queste lettere di Mozart sono state illustrate dalla moglie Constanze: “Anche le lettere alla cugina, di gusto certo discutibile, ma molto spiritose, meritano una menzione, ma non devono essere pubblicate”.
L’epistolario del genio della musica, noto anche per la giocosità scurrile delle lettere in esso contenute, è stato reso pubblico, infatti, nella sua interezza solo in tempi recenti e rivela un Mozart comune, un ragazzo impertinente e giocoso, un animo giovane e divertito dalla vita. Per curiosità se ne propongono alcuni estratti.
“Oui, con quanto sentimento defeco sul tuo naso, così che ti coli sul mento”. Rima d’amore inviata alla cugina Anna Maria Thekla, chiamata affettuosamente Bäsle. Le lettere alla cugina sono un fuoco d’artificio del turpiloquio: “Nel frattempo mi stia bene, ah mi arde il Read more »

Presepe

Come ogni anno dalle ore 17:30 alle ore 20:00 a Carbognano, tra la fine di dicembre e i primi di gennaio, si svolge la rappresentazione del “Presepe vivente”, nella suggestiva cornice del borgo antico di “Castello”, ambiente che con i suoi cortili, le case i portoni ben si presta alla rappresentazione (cliccare qui). È un presepe che non si visita ma al quale si assiste girando per il borgo e incontrando i figuranti (bambini e ragazzi), con la possibilità, inoltre, di degustazione gratuita di prodotti tipici locali che vengono offerti lungo il percorso (ricotta appena munta dai pastori, bruschetta con olio d’oliva, frittellò, etc.).

Nel significato comune il presepe indica la scena della nascita di Cristo. “Maria diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo”.
Maria peperit filium suum primogenitum, et pannis eum involvit, et reclinavit eum in praesepio: quia non erat eis locus in diversorio“(Vangelo di Luca, II, 7). Read more »

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