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IL MESSAGGIO PER LA QUARESIMA – ELEMOSINA IL PAPA SPIAZZA ANCORA
Come uno che, mentre la folla si dirige in un senso, va dall’altra parte. E però, mostrando il volto alla folla controcorrente, ridesta in coloro che lo osservano qualcosa di grande: un desiderio, un ricordo. Sembra questo il destino del cristiano di oggi. Lo si vede anche leggendo il messaggio per la Quaresima di Benedetto XVI.
Mentre tutti parlano di crisi economica, di difficoltà a guadagnare abbastanza, di sprechi della politica e di prezzi alle stelle per il gas come per i quadri d’arte, ecco che il Papa si mette a parlare dell’elemosina. Ancora prendendo in contropiede, ma ancora rammentando a tutti qualcosa di essenziale. Senza l’essenziale, infatti, ogni preoccupazione anche legittima e giusta – come quella di cavarsela con i soldi – rischia di trasformarsi in ansia quasi patologica degli individui e della società. Perciò, mentre tutti si preoccupano dei soldi, il Papa ci parla dell’elemosina. Di quel gesto che si compie per aiutare il povero e per rammentarsi che non siamo padroni della vita e dei suoi beni. E per ricordarci quella verità straordinariamente semplice e che però spesso dimentichiamo: c’è più soddisfazione nel donare che nel ricevere. Il che equivale a dire che la natura umana è fatta per amare.