Leso il prestigio della magistratura

giustizia
“Magistrati, l’ultracasta”, di Stefano  Liviadiotti (Bompiani, pagg. 259, € 17 ) libro su privilegi, stipendi d’oro e sentenze truffa della casta dei magistrati, si apre con una storia davvero esemplare che così si può riassumere: un magistrato viene sorpreso in un cinema di  periferia, dove ha promesso soldi a un ragazzino per appartarsi con lui. Scattano le manette e la sospensione dal lavoro. Poi, però, dopo tre gradi di giudizio e grazie a un’amnistia, tutto è annullato. Il Consiglio Superiore della Magistratura lo riabilita e dopo una sentenza grottesca è arrivata la promozione che fa impennare gli stipendi di migliaia di suoi colleghi (costo per lo Stato 70 miliardi di vecchie lire). Nel libro vi sono i verbali segreti di tutta la storia.
“Chi sbaglia non paga. Mai”.  Uno stato nello Stato, sintetizza Livadiotti, penna particolarmente >Continua…

Iran: speranza in frantumi

Teheran

Infrante le speranze riformiste dell’Iran, le urne iraniane, invece di avvicinare una prospettiva di pace, l’hanno allontanata (un bel dilemma per Obama, dialogo o no?). L’esito delle elezioni in Iran, hanno visto la conferma di Mahmoud Ahmadinejad alla presidenza della Repubblica islamica, e gli scontri a Teheran tra i supporter del candidato moderato sconfitto, Mir Hossein Mousavi, e la polizia. Rivolte e violenze (con  sembra quattro morti) sono proseguite per tutto il week end: l’opposizione contesta la vittoria del presidente uscente, denunciando brogli elettorali.
Da Teheran giungono notizie ed immagini di manifestazioni di piazza, di gente che non ha più paura dei manganelli dei Guardiani della Rivoluzione. Le Università danno segni di stanchezza verso il trentennale dispotismo teocratico, sempre più gente ha il coraggio di mostrare il proprio schifo per l’elite che governa il Paese. >Continua…

Grillo show in Parlamento

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Ieri alle ore 14.30 un Beppe Grillo più composto del solito è stato ricevuto dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato per discutere della proposta di legge di iniziativa popolare “Parlamento Pulito” che giace al Senato da 18 mesi. Una Commissione che valuterà le tre richieste: nessun condannato in Parlamento, limite di due legislature per ogni parlamentare, elezione nominale del candidato.  Grillo, leggendo un testo già preparato, ha parlato, comunque, con durezza (il testo completo lo trovate su  www.beppegrillo.it): “è uno scandalo che 350.000 cittadini italiani non siano stati neppure considerati per due anni. E’ uno scandalo che in Parlamento siano presenti 20 condannati in via definitiva e prescritti come Berlusconi, D’Alema, Andreotti. E’ uno schifo che 70 tra i nostri rappresentanti siano condannati in primo e secondo grado o indagati”.”Questa Commissione, questo Parlamento, non hanno nulla a che fare con la democrazia. Sei persone hanno deciso i nomi di chi doveva diventare deputato e senatore. Hanno scelto 993 amici, avvocati e >Continua…

Bene le elezioni in Libano e ora attendiamo il risultato di quelle iraniane

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Libano in festa dopo le elezioni politiche di domenica scorsa. Hezbollah sconfitta, vince il fronte filo-occidentale “14 marzo” (dal giorno della rivolta antisiriana seguita all’omicidio di Rafik Hariri), di cui fanno parte Saad Hariri, figlio dell’ex premier e leader della corrente sunnita, i drusi di Walid Jumblatt ed i cattolico-maroniti di Amin Gemayel, guida delle Falangi Libanesi, e di Samir Geaqea, leader delle Forze Libanesi, che ha conquistato 68 dei 128 seggi in Parlamento. Pesante la sconfitta della coalizione che fa capo ad Hezbollah, sostenuta da Siria e Iran e della quale fanno parte anche il movimento shiita, il movimento di Amal e il gruppo guidato dall’ex generale cristiano Michel Aoun.
La prima sconfitta per Ahmadinejad aspettando le elezioni iraniane. Pur confermandosi la prima forza musulmana nel Paese, il ”Partito di Allah” fondato da Khomeini esce sconfitto dalle urne del Paese dei Cedri. >Continua…

Barack d’Arabia o Obama d’Egitto

obamaIl Presidente Obama parla al mondo musulmano sottolineando che siamo tutti sulla stessa barca, e che quindi nessun uomo e nessun popolo e nessuna potenza economica e militare può pensare di fare la guerra al resto del mondo, perchè è come fare la guerra a sè stessi. La via è la convivenza pacifica, smettiamola col mostrare i muscoli come fanno i bulli, cresciamo nella consapevolezza che la globalizzazione è l’occasione per una trasformazione etica e spirituale del pianeta terra e dei suoi abitanti, tutti uguali sotto questo cielo.
“Agli Stati Uniti non interessa mantenere l’esercito in Afghanistan» e «i Palestinesi devono smettere di attaccare Israele, e Israele di formare nuovi insediamenti. Sei milioni di ebrei sono stati uccisi dal Terzo Reich. Negare questo fatto è assurdo e odioso. Minacciare Israele di distruzione è profondamente errato”. >Continua…

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