WHY NOT’ E UNIPOL…

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Una volta si assaltavano i forni, adesso il Parlamento. Ieri mattina i metronotte hanno rotto le transenne intorno a Montecitorio prima di essere fermati dalla Polizia. I metronotte non vogliono farsi precarizzare e per far capire le loro intenzioni hanno invitato i deputati a uscire al grido: “Buffoni, buffoni”. In pochi giorni metronotte, tassisti, Polizia di Stato, quale sarà la prossima categoria a protestare?
Dopo il V-day i partiti hanno avviato una dolce restaurazione. De Magistris che indagava sui fondi europei, miliardi di euro usati per il voto di scambio, è stato espropriato dell’inchiesta. Clementina Forleo sarà trasferita dal CSM.
D’Alema è salvo, Mastella è salvo, Prodi forse non aveva bisogno di essere salvato, ma ha fatto fare una figura meschina a Berlusconi. Quello parlava e Valium invece, in silenzio, opera. La magistratura è al guinzaglio e le leggi su misura per i politici, e per i loro familiari, sono prassi quotidiana. La moglie di Dini è stata condannata per bancarotta fraudolenta, al marito non aveva detto niente. Non va in galera grazie all’indulto ceppalonico e intanto il marito condiziona il Governo…

 forleo.gifDI PIETRO: OSCURATE INCHIESTE ‘WHY NOT’ E UNIPOL…
(Asca)
– ‘Quello che piu’ colpisce nelle vicende legate ai magistrati Luigi De Magistris e Clementina Forleo e’ che sono state oscurate completamente le inchieste che stavano conducendo. Di Why Not e di Unipol non parla piu’ nessuno. Stiamo andando oltre alla metafora del dito che indica la luna. Qui hanno fatto scomparire direttamente la luna e ci hanno lasciato solo il dito da guardare’. Lo scrive Antonio Di Pietro, leader dell’Idv e ministro per le Infrastrutture, sul suo blog.

‘Ho, come sempre – prosegue Di Pietro -, il massimo rispetto per le decisioni prese dagli organi della magistratura, ma anche il legittimo sospetto che ci sia un’influenza da parte della politica nell’accanimento verso due magistrati scomodi. Il problema non e’ piu’ soltanto giudiziario, e’ soprattutto politico. Ai cittadini ormai non interessa sapere per via giudiziaria se dei politici sono colpevoli di qualche reato, per i cittadini l’allontanamento dei magistrati che indagavano su di loro e’ di per se’ un’ammissione della colpevolezza dei politici e l’ennesima affermazione dell’utilizzo di due pesi e due misure tra eletti e elettori. L’opinione pubblica ha la certezza che gli eletti non si possono processare’.
‘Va francamente ammesso – conclude Di Pietro – che la gestione dei casi De Magistris e Forleo, foss’anche ineccepibile dal punto di vista formale, e’ una grave sconfitta politica di cui dovremo pagare le conseguenze’.
  

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