Due facce della stessa medaglia

Un modo di dire che viene utilizzato in molte situazioni ambigue.

E quella che si vede nella foto sotto riportata è sicuramente una situazione molto ambigua che si presta a diverse interpretazioni:

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1) La signora sul fondo sorride senza rendersi conto che potrebbe trovarsi tra una testa di c…. ed una faccia da c…
2) Può risultare difficile stabilire quale delle due facce appartenga ad un personaggio pubblico italiano.
3) Non si capisce se la persona chinata stia cercando qualche cosa o se voglia invece ammirare meglio “l’opera”

Il peggiore.
Le condanne a morte ottenute da Scalfaro nel ’45 sono state 7.scalfaro_partigiano.jpg

Si è trattato probabilmente della Presidenza più controversa della storia repubblicana: benché fortemente supportato dai partiti politici sopravvissuti al turbine di Tangentopoli, ha ingenerato forti contrapposizioni
Oscar Luigi Scalfaro è stato oggettivamente il peggior presidente della Repubblica. Lo dicevamo già da tempo, ma ieri l’altro abbiamo avuto la conferma dal diretto interessato.

Letta l’intervista al Corriere dell’ex presidente Oscar Luigi Scalfaro, il quale si è chiesto: “Ma la carcerazione della signora Mastella doveva proprio scattare in un momento così particolare? In una giornata così simbolica? Era davvero così urgente?”. Preso atto della conclusione dello Scalfaro medesimo: “Mi è parsa una coincidenza tale da dare adito a interrogativi estremamente preoccupanti”. Opportunamente considerata altresì la sorprendente considerazione dello stesso, pervenuta con 13 anni di ritardo: “Anche l’avviso di garanzia che fu recapitato a Berlusconi a Napoli dal pool di Mani pulite, durante un vertice dell’Onu del 1994, arrivò con un tempismo singolare. Oggi come allora la domanda è dove fosse l’urgenza.
Quindi, in seguito alle note vicende del caso Mastella, il senatore a vita Scalfaro, il peggior Capo dello Stato della storia, dichiara all’Italia tutta: “Strano tempismo, come Berlusconi nel ’94”. Ah! Cosa? Sentite un po’: “Sì, l’avviso di garanzia che gli fu recapitato a Napoli, durante un vertice dell’Onu, arrivò con un tempismo singolare. Oggi come allora la domanda è dove fosse l’urgenza. E bisogna riconoscere che anche fatti come questi, uniti a certi atteggiamenti ultradifensivistici del Csm, contribuiscono ad alimentare la sfiducia nei cittadini”.

Scalfaro Show

Questa dichiarazione è davvero incredibile. Con tranquillità, come se niente fosse, Oscar Luigi spiega, finalmente, il suo pensiero riguardo a quel famoso avviso di garanzia del 1994. Sì, ma ormai siamo nel 2008, Scalfaro non dovrebbe contare più niente, ma l’inesistente non maggioranza del Senato lo tiene a galla, lo rende indispensabile per il Governo (altro risultato straordinario raggiunto da Prodi: i destini dell’Italia in mano a Scalfaro, Andreotti, Montalcini, Colombo). Ecco, Scalfaro all’epoca qualcosa contava: addirittura era Presidente della Repubblica, anche se il peggiore della storia, ed era anche Presidente del Csm. Che disse? Protestò contro quel “singolare tempismo”? Ma figuriamoci. Anzi. Fece l’esatto opposto.

Non poteva crederci, ma quell’avviso di garanzia capitò davvero come la ciliegina sulla torta, cioè sul piano di Scalfaro di sbarazzarsi dell’odiato Berlusconi. E ci riuscì, come sappiamo bene, con le note pressioni su Bossi e la scelta di Dini premier. Ora l’intervista al Corriere e la verità su quell’avviso di garanzia: “strano tempismo”. Sarà anche vero, ma verrebbe da dire: da che pulpito. Perché di “strano tempismo” può essere accusato proprio lui, Oscar Luigi Scalfaro, il peggior presidente della Repubblica. Anche perchè Scalfaro venne avvisato informalmente di quell’avviso di garanzia direttamente da Francesco Saverio Borrelli, il pm di Milano che si occupava del caso. Cosa disse a Borrelli? Protestò per quell’incredibile “strano tempismo”? Ma no, ovvio. Sorrise, tutto contento, e avviò il famoso ribaltone.
Faccia da… Scalfaro, verrebbe da dire.

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