Maxi-stangata sulla benzina: quanto è bello lu murire ACCISE!


Gli automobilisti italiani sono tartassati da tasse e balzelli vari sui carburanti. Da circa la metà a due terzi della cifra pagata per ogni rifornimento completo è costituito da accise ed imposte.  Al momento, secondo i dati del Ministero dello Sviluppo Economico, il 60% del prezzo al consumo della benzina è costituita da tasse e accise varie.  Solo circa il 40 per cento, quindi, ne rappresenta il prezzo industriale (materia prima, raffinazione, stoccaggio e distribuzione, trasporto, oneri finanziari e commerciali, margine economico) e di conseguenza negli altri Paesi dell’Unione europea i carburanti hanno dei costi molto più bassi rispetto all’Italia. Ecco l’elenco completo!
Alcune di esse risultano talmente anacronistiche (la meno recente prevede tuttora il finanziamento della guerra di Etiopia del 1935) da suscitare non poche polemiche al riguardo.
Il buon senso vorrebbe che al cessare della causa che determina una tassa cessasse la tassa stessa; in Italia invece non è così e gli aumenti in questione sono stati trasformati di fatto in entrate ordinarie per l’erario.


Infatti poi tutti i governi che si sono succeduti, indipendentemente dal colore politico, hanno proseguito nell’opera del finanziamento facile, prelevando all’occorrenza il necessario direttamente dalle tasche degli automobilisti.

• 1,90 lire per il finanziamento della guerra di Etiopia del 1935;
• 14 lire per il finanziamento della crisi di Suez del 1956;
• 10 lire per il finanziamento del disastro del Vajont del 1963;
• 10 lire per il finanziamento dell’alluvione di Firenze del 1966;
• 10 lire per il finanziamento del terremoto del Belice del 1968;
• 99 lire per il finanziamento del terremoto del Friuli del 1976;
• 75 lire per il finanziamento del terremoto dell’Irpinia del 1980;
• 205 lire per il finanziamento della guerra del Libano del 1983;
• 22 lire per il finanziamento della missione UNMIBH in Bosnia Erzegovina del 1996;
• 0,020 euro per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004;
• 0,005 euro per l’acquisto di autobus ecologici nel 2005;
• 0,0073 euro in attuazione del Decreto Legge 34/11 per il finanziamento della manutenzione e la conservazione dei beni culturali, di enti ed istituzioni culturali;
• 0,040 euro per far fronte all’emergenza immigrati dovuta alla crisi libica del 2011, ai sensi della Legge 225/92
• 0,0089 per far fronte all’alluvione in Liguria ed in Toscana del novembre 2011;
• 0,112 Euro sul diesel e 0,082 Euro per la benzina in seguito alla riforma del governo Monti.

Prese singolarmente si tratta di cifre minime, nell’ordine del millesimo o del centesimo di euro, eppure messe in fila una dopo l’altra, queste una tantum sono diventate col passare degli anni una massa che determina un gravame complessivo di oltre 70 centesimi, che ancora oggi pesano sul prezzo finale di ogni litro di benzina. Non basta però: c’è anche la “tassa sulla tassa”.

Vale a dire che su questi 70 centesimi di euro, sommati alla vera e propria imposta di fabbricazione (definita per decreti ministeriali), viene aggiunta pure l’Iva ora del 21%. Risultato: essendo questo tipo di imposta in percentuale sull’ammontare complessivo di tasse e costo del prodotto industriale, e utilizzando gli aumenti di prezzo del carburante dovuti alle variazioni internazionali, il governo può disporre di notevoli introiti. Inoltre c’è da dire che ogni 3 centesimi di aumento del prezzo dei carburanti, l’inflazione subisce una spinta verso l’alto che, nella pratica, produce un costo addizionale di circa 30 euro l’anno.


Ed è solo l’inizio, molto presto scatteranno nuovi aumenti, i primi già dal mese prossimo. Poi ci sarà l’adeguamento dell’Iva e la possibilità per le regioni (in vigore dal 1999, di applicare nuove addizionali. E tutto questo senza contare le eventuali oscillazioni del prezzo del petrolio.
Insomma, la benzina a 2 euro al litro è un incubo che potrebbe divenire realtà.

Cosa sono le accise?

1 Comment so far

  1. Sujata on 11 Luglio, 2014

    Criss from Romania, October 19, 2012 at 9:51 PM We spent a week at the end of September beginning of October. Is an exllneect place to base out around the lake especially if the weather is bad, we visited by car: Verona, Sirmione, Peschiera del Garda, Garda also until Peschiera del Garda are about 20 minutes walk easily on a beautiful alley on the lake. Last 4 days was 26-27 Celsius warm and we enjoyed the pool area, ideal for children. We were accommodated in villas tip Lavanda upstairs with balcony, pretty small but clean, tastefully and equipped with everything you need. All the camping is very clean, quiet and guarded. I must say the thing that made ​​our doughter very happy: mini disco every night and how fun dealt with children a very pretty blonde lady. Many playgrounds are designed for children, some with money and other free. Mention pizza and ice cream eaten campsite and set of swans and wild ducks at the lake out doors, feeding swans as favorite occupation of our daughter Sofia. We felt good, we liked and want to return in next years ! Grazie Camping Bella Italia !

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