Auguri Gastone, Cavaliere dell’Ordine “Al merito della Repubblica italiana”
Il dottor Gastone Mariotti è stato insignito della onorificenza di Cavaliere conferita con D.P.R. in data 2 giugno 2014. La comunicazione del conferimento onorifico è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 204 del 3 settembre 2014, pag. 44, rigo n. 35, (elenco Cavalieri Normali del Ministero dell’economia e delle finanze).
L’Ordine “Al merito della Repubblica italiana” è destinato a dare una particolare attestazione a coloro che abbiano acquisito speciali benemerenze verso la Nazione. Nel caso specifico tale onorificenza trova fondamento nei motivi di seguito esposti.
“Nell’espletamento dei propri doveri d’ufficio, si è mostrato dotato di massima serietà e impegno, dimostrando sempre un’elevata professionalità nella cura dei compiti assegnatigli, taluni di notevole rilevanza. Tra questi, vanno segnalati, in particolare, l’attività prelegislativa e l’attività d’indirizzo e coordinamento degli ordinamenti amministrativo-contabili in materia di spese della finanza pubblica che si è anche concretizzata nella collaborazione alla stesura di circolari di notevole impatto, sia per l’ampiezza dei destinatari sia per i riflessi amministrativi. Sorretto da integrità morale, senso di responsabilità, riservatezza e serietà; sensibile e corretto nei rapporti interpersonali, è sempre stato disponibile alla collaborazione e ai lavori di gruppo, nei quali si è espresso con impegno continuo e appassionato, fornendo tangibile prova del radicamento nei principi democratici e del buon andamento della pubblica amministrazione. Ha spiccate capacità di ricerca e analisi, funzionali al concreto miglioramento del servizio, connotato, a sua volta, da un elevato contenuto professionale, dando prova di lodevole capacità di approfondimento delle materie trattate, anche in virtù delle qualità personali, come documentato dal relativo curriculum vitae.
Relativamente all’impegno nel campo sociale e nel volontariato, il dott. Gastone Mariotti, con molta discrezione, svolge attività presso associazioni di volontariato locale.“.
Che dire: è stata una grandissima emozione ricevere questo riconoscimento che se da un lato mi spingerà a fare meglio e di più, perché c’è tanto ancora da imparare, dall’altro come spero, sviluppi spinte emulative nei confronti di altri cittadini.
Ma chi sono i Cavalieri della Repubblica, e come si diventa Cavaliere della Repubblica? Per rispondere a queste domande bisogna innanzitutto chiarire un equivoco in cui si cade spesso: quando in Italia si parla di Cavalieri ci si può riferire a due onorificenze, il Cavalierato del Lavoro e, appunto, il Cavalierato della Repubblica, che non vanno confuse tra di loro.
I Cavalieri del Lavoro, quelli che, per intendersi, annoveravano tra le loro fila Berlusconi, fanno parte di un Ordine “al Merito del Lavoro”, istituzione della Repubblica ereditata dal Regno d’Italia, che conta una sola classe, appunto quella dei cavalieri, e sono insigniti per i loro meriti nel campo delle attività produttive: industria, agricoltura, commercio, artigianato, e per aver incrementato notevolmente l’economia della nazione. Il capo dell’Ordine è il Presidente della Repubblica che ogni 2 giugno, il giorno della Festa della Repubblica, insignisce della croce di Cavaliere del Lavoro 25 imprenditori tra i 40 proposti dal Ministro dell’industria, del commercio e dell’artigianato, eventualmente con il collega delle risorse agricole.
Il Cavaliere della Repubblica è invece una onorificienza dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (OMRI), l’ordine più alto della nostra Repubblica, istituita con legge 3 marzo 1951, n. 178 (G.U. n. 73 del 30 marzo 1951) con lo scopo di “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia e nell’impegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici e umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari”. L’Ordine, con a capo il Presidente della Repubblica, ha sostituito i vecchi ordini di casa Savoia.
Le onorificenze al Merito della Repubblica sono conferite dal Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri. L’Ordine al merito della Repubblica è composto di sei classi: cavalieri di gran croce decorati di gran cordone, cavalieri di gran croce, grandi ufficiali, commendatori, ufficiali e cavalieri, detti anche cavalieri della Repubblica.
L’unico caso di revoca della decorazione di gran cordone è quello di Bashar al-Assad, presidente della Siria, insignito l’11 marzo 2010, a cui il 28 settembre 2012 è stata revocata l’onorificenza per indegnità.
Il Presidente della Repubblica è il gran maestro dell’Ordine, retto da un Consiglio composto da un Cancelliere e sedici membri. La cancelleria dell’Ordine ha sede a Roma.
Di seguito si riportano i punti principali della legge istitutiva.
– A nessuno può essere conferita, per la prima volta, un’onorificenza di grado superiore a quella di Cavaliere. Fanno eccezione alcune situazioni particolari, espressamente stabilite dalla legge.
– Per benemerenze di segnalato rilievo e per ragioni di cortesia internazionale, il Presidente della Repubblica può conferire onorificenze all’infuori della proposta e del parere richiesti dalla legge. In questi casi, il decreto di concessione è controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
– Le concessioni delle onorificenze hanno luogo il 2 giugno, ricorrenza della fondazione della Repubblica, e il 27 dicembre, ricorrenza della promulgazione della Costituzione. Soltanto le concessioni attraverso il motu proprio presidenziale, quelle legate alla cessazione dal servizio dei pubblici dipendenti e quelle accordate a stranieri possono avvenire in qualunque data.
– Salve le disposizioni della legge penale, incorre nella perdita dell’onorificenza l’insignito che se ne renda indegno. La revoca è pronunciata con Decreto del Presidente della Repubblica, su proposta motivata del Presidente del Consiglio dei Ministri, sentito il Consiglio dell’Ordine.
– E’ vietato il conferimento di onorificenze, decorazioni e distinzioni cavalleresche, con qualsiasi forma e denominazione, da parte di enti, associazioni e privati.
– Di norma non si possono conferire onorificenze in favore di cittadini italiani che non abbiano compiuto il 35° anno di età, ad eccezione di particolari motivi che ne giustifichino la concessione. Tra una onorificenza e l’altra di grado superiore occorre,di norma, una permanenza di almeno tre anni nella qualifica inferiore.
– Le onorificenze non possono essere conferite ai Deputati e ai Senatori, durante il loro mandato parlamentare.
– I colori dell’Ordine sono il verde e il rosso.
Con D.P.R. del 30 marzo 2001, n. 173, le insegne dell’ Ordine al merito della Repubblica Italiana sono state rinnovate. Le precedenti insegne possono, comunque, essere portate liberamente.
Le eventuali medaglie (croci) vengono comprate privatamente dall’investito all’Ordine al merito della Repubblica.
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PS: spero che il Presidente mi perdonerà il vezzo puramente estetico della fotografia in apertura ma non ho resistito alla tentazione di “ricevere dalle Sue mani l’ambita onorificenza” con la complicità di Photoshop.