Ce piace o’ presepe?


A me il presepe piace, tiene viva la nostra innocenza. Quando a casa, guardate il presepe con i vostri familiari, lasciatevi attirare dalla tenerezza del Bambino Gesù, nato povero e fragile in mezzo a noi, per darci il suo amore.


Questa usanza, all’inizio prevalentemente italiana, ebbe origine all’epoca di San Francesco d’Assisi che nella notte di Natale del 1223 realizzò a Greccio la prima rappresentazione vivente della Natività, dopo aver ottenuto l’autorizzazione da papa Onorio III.

Francesco era tornato da poco (nel 1220) dalla Palestina e, colpito dalla visita a Betlemme, intendeva rievocare la scena della Natività in un luogo, Greccio, che trovava tanto simile alla città palestinese. Durante la messa nella culla appare un bimbo in carne ed ossa che Francesco prende in braccio. Nasce la tradizione del presepe.

La parola presepe letteralmente significa “mangiatoia”, mentre la città del presepe, Betlemme, significa “casa del pane”. Mangiatoia e casa del pane: il presepe che facciamo a casa, dove condividiamo cibo e affetti, mi ha sempre trasmesso una confortevole sensazione di calore e affetto come da focolare domestico.

Il presepe ci offre un altro insegnamento di vita. Nei ritmi a volte frenetici di oggi è un invito alla contemplazione. Ci ricorda l’importanza di fermarci. Perché solo quando sappiamo raccoglierci possiamo accogliere ciò che conta nella vita.

Presepe in casa Mariotti 

Lo strano presepe in Piazza San Pietro cosa trasmette?

Nell’annus horribilis del virus cinese, andate a guardarlo.

L’opera è stata donata da Castelli (Teramo, Abruzzo) famoso da secoli per le sue ceramiche.

Il presepe completo (qui sono state esposte solo alcune statue) conta cinquantaquattro pezzi realizzati tra il 1965 e il 1975 dai docenti e alunni dell’Istituto d’arte per la ceramica “Francescantonio Grue” e fu esposto nel 1970 ai Mercati Traianei di Roma, mentre nel 1976 raggiunse Betlemme, Gerusalemme e Tel Aviv.

È un presepe complesso in un anno difficile credo sia stato giusto e coraggioso sceglierlo, prima di lanciare strali bisognerebbe conoscerne la storia per poi giudicarlo, è un insieme di arti antiche, greca sumera ed egizia, in porcellana.

Buon Natale! Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza…

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