La giornalista scrittrice, morta 2 anni fa, registrò il suo best seller “Lettera a un bambino mai nato” nel 1993. Un’occasione unica per risentire la voce di Oriana Fallaci, le sue riflessioni, i dubbi, le angosce e i sensi di colpa che accompagnano la scelta di chi ha il potere di dare o negare la vita.
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L’incipit della lettera – “Stanotte ho saputo che c’eri: una goccia di vita scappata dal nulla. Me ne stavo con gli occhi spalancati nel buio e d’un tratto, in quel buio, s’è acceso un lampo di certezza: sì, c’eri. Esistevi. È stato come sentirsi colpire in petto da una fucilata. Mi si è fermato il cuore. E quando ha ripreso a battere con tonfi sordi, cannonate di sbalordimento, mi sono accorta di precipitare in un pozzo dove tutto era incerto e terrorizzante. Ora eccomi qui, chiusa a chiave dentro una paura che mi bagna il volto, i capelli, i pensieri. E in essa mi perdo”. Così inizia il monologo della madre alla vita in nuce che porta in grembo. Non sa nulla di quel bambino, sa soltanto che è sangue del proprio sangue, e che dipenderà in tutto e per tutto dalle sue scelte. Read more »