Pope baptises muslim convert

Magdi Cristiano Allam (arabo ???? ????, Ma?d? ?All?m; Il Cairo, 22 aprile 1952) è un giornalista e scrittore italiano di origine egiziana. Da piccolo la madre lo fece studiare in un collegio cattolico italiano (salesiano) in Egitto (Il Cairo), dove acquistò familiarità con la cultura italiana e occidentale e la religione cattolica (che tuttavia allora non abbracciò). Una volta cresciuto decise di emigrare in Italia. Allam, che aveva avuto già due figli da un’unione precedente (Sofia di 28 anni e Alessandro di 24), ha avuto un altro figlio, Davide, da sua moglie, Valentina Colombo, traduttrice di opere di letteratura araba, con cui è sposato civilmente dal 22 aprile 2007.
POPE BAPTISES MUSLIM CONVERT

Cliccare quì per leggere la versione integrale della lettera che è stata pubblicata, solo parzialmente, dal Corriere della Sera con la quale Magdi Allam racconta il percorso interiore che lo ha portato alla scelta della conversione al cattolicesimo.
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“da La Stampa.it”Bufera sul battesimo dello scrittore anti-fondamentalista Magdi Allam. Il musulmano più famoso d’Italia cambia il suo nome in Cristiano, si converte al Cattolicesimo perché «l’Islam è fisiologicamente violento e storicamente conflittuale» e dal mondo islamico piovono critiche per la decisione del Papa di battezzarlo a Pasqua in mondovisione a San Pietro («E’ una provocazione peggiore del discorso di Ratisbona contro Maometto», accusano i mass media arabi).
Un taglio netto, spiega Allam, che nasce da una profonda crisi interiore: «Mi sono chiesto come fosse possibile che, dopo essermi battuto per un “Islam moderato” e aver denunciato l’estremismo e il terrorismo islamico, io sia stato condannato a morte nel nome dell’Islam e sulla base di una legittimazione coranica».
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Sul suo blog (sommerso da centinaia di messaggi di solidarietà) rivela di aver capito che «la radice del male è insita nell’Islam», quindi il «miracolo della risurrezione di Cristo» si è riverberato sulla sua anima «liberandola dalle tenebre di una predicazione dove l’odio e l’intolleranza prevalgono sull’amore e il rispetto della persona».
La sua mente si è affrancata «dall’oscurantismo di un’ideologia che legittima la menzogna e la dissimulazione, la morte violenta che induce all’omicidio e al suicidio, la cieca sottomissione e la tirannia». Allam, insomma, ha lasciato la mezzaluna per la croce perché si riconosce nell’«autentica religione della verità, della vita e della libertà». E nella sua prima Pasqua da cristiano non ha «scoperto solo Gesù, ma, per la prima volta, il vero e unico Dio, che è il Dio della fede e ragione».
Intanto, però, giornali e tv islamiche insorgono per la decisione di Benedetto XVI di battezzare l’«apostata» Allam con così grande clamore a San Pietro durante la veglia pasquale. Dopo il discorso di Joseph Ratzinger a Ratisbona che due anni fa aveva infiammato le relazioni tra Santa Sede e Islam, rischia di aprirsi un altro fronte polemico proprio mentre la diplomazia vaticana lavora per rilanciare il dialogo tra cattolici e musulmani in vista del «Catholic-Muslim Forum» di novembre.
«La libertà di coscienza è un diritto fondamentale – prova a gettare acqua sul fuoco il cardinale Jean-Louis Tauran, ministro vaticano per il Dialogo interreligioso -. Per i battesimi il Papa sceglie senza fare differenze. A chi bussa, la porta della Chiesa è sempre aperta». Aref Ali Nayed, direttore del «Centro Islamico di Studi Strategici» di Amman e figura di spicco della delegazione di musulmani moderati attesa dal Papa, bolla come «provocatoria» l’intera operazione, che, a suo avviso, suscita «interrogativi molto seri sulle intenzioni e i piani di alcuni dei consiglieri del Papa sull’Islam».
In Italia Sherif El Sebaie, esponente della comunità islamica di Torino, invita sarcasticamente «il nuovo cristiano» Allam a «lasciare finalmente i musulmani cattivi in pace», mentre il Coreis protesta per l’«alto profilo che il Vaticano ha riservato alla sua conversione».
I giornali arabi descrivono Allam, giornalista di origine egiziana e di famiglia musulmana, come un «dichiarato sostenitore di Israele» e una «spia dei servizi segreti italiani», minacciando: «L’acqua versata sul capo di Magdi dal Pontefice è come benzina gettata sul fuoco dello scontro tra le fedi». Al Quds al Arabi, quotidiano arabo edito a Londra: «Il Papa suscita l’indignazione dei musulmani per aver battezzato un ex musulmano che appoggia Israele ed è noto per la sua avversione all’Islam».
Il canale tv al-Arabiya ricorda la strenua difesa fatta da Allam, «uno dei più controversi giornalisti italiani», al discorso di Ratisbona del Pontefice. Sul fronte politico italiano, il leghista Roberto Calderoli saluta enfaticamente «con gioia l’arrivo di Allam nella religione dell’amore che rappresenta la sua casa naturale». Mentre il «cattolico adulto» Franco Monaco del Pd, esprime perplessità per gli argomenti addotti da Allam per la sua conversione: «Lasciano poche alternative ad una visione di scontro delle civiltà».
Godetevi, infine, per la par condicio, questa vignetta contro Magdi
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