Diritti Umani: missione di una delegazione del Partito Radicale, in Cambogia, Vietnam e India
Il 30 dicembre 2008 è terminata la visita della delegazione del Partito Radicale Nonviolento guidata da Marco Pannella in Asia. Dopo la presenza in Cambogia il 20 dicembre e il tentativo di ingresso in Vietnam, bloccato illegalmente dalle autorità vietnamite è stata in India.
Penelope Faulkner, vicepresidente di “Que Me-Action for democracy in Vietnam”, parla della vasta eco che, attraverso internet e le radio indipendenti, l’iniziativa di Marco Pannella ha avuto tra i dissidenti e gli oppositori al regime comunista vietnamita.
Una vera a propria “bomba atomica” l’ha definita il venerabile Tich Quang Do, capo della Chiesa Buddista Unificata del Vietnam da 35 anni agli arresti domiciliari.
In My View: Vietnam’s Buddhist Monk Thich Quang Do
Da sabato 27 dicembre Marco Pannella e Matteo Mecacci sono stati a Dharamsala in India, sede del Governo tibetano in esilio e hanno incontrato Sua Santità il Dalai Lama. Nell’incontro si sono discusse forme di collaborazione ufficiali tra il Partito Radicale Nonviolento, transnazionale e transpartito e la leadership tibetana per la conquista di un Tibet libero all’interno di una Cina Libera “Free Tibet for a Free China“. Vi sono stati anche incontri con le massime autorità parlamentari tibetane e i rappresentanti dei movimento degli studenti, degli attivisti e dei giovani tibetani. Scopo degli incontri è stata la definizione di una campagna internazionale per l’accertamento della verità e delle responsabilità sul fallimento dei negoziati tra le autorità tibetane e cinesi sullo status del Tibet nell’ambito del Satyagraha mondiale per la pace.
In Cambogia Pannella e Perduca avevano incontrato i 27 parlamentari del Partito di opposizione Sam Rainsy Party che hanno rinnovato la loro iscrizione al Pr anche per il 2009. In Cambogia erano anche previsti incontri con la Comunità dei Khmer Krom, popolazione indigena del sud del Vietnam, in parte rifugiatasi in Cambogia, con i rifugiati Montagnard provenienti dagli altipiani centrali del Vietnam e con i rappresentanti di Ong e Agenzie internazionali che operano nel campo della difesa dei diritti umani.
Da martedì 23 dicembre, la delegazione radicale sarebbe dovuta essere in Vietnam dove, a Saigon (Ho Chi Minh City), si sarebbe dovuta incontrare con il Patriarca della Chiesa Buddista unificata Thich Quang Do che, da oltre trent’anni, subisce intimidazioni e restrizioni della libertà personale, agli arresti domiciliari.
Di seguito la traduzione della lettera con la quale l’agenzia di viaggi vietnamita Vungtau Intourco Hanoi comunica il divieto di entrata in Vietnam per i parlamentari Radicali Marco Pannella e Marco Perduca entrambi bloccati all’aeroporto di Phnom Pen, in Cambogia. I radicali, comunque, avevano sempre tenuto al corrente l’ambasciata vietnamita facendo inviare puntualmente dall’agenzia di viaggi del Senato della Repubblica tutti gli itinerari e le prenotazioni alberghiere.
“Caro Signor PANNELLA GIACINTO MARCO e gruppo,
Prima di tutto, noi della Vungtau Intourco Hanoi (l’agenzia di viaggio, ndr) vorremmo rivolgerLe i nostri più cordiali saluti e i migliori auguri a Lei e ai Suoi colleghi. Relativamente alla richiesta della Ambasciata del Vietnam a Roma (Italia) riguardante la domanda di visto, dato in seguito all’approvazione preventiva, prevista dalla legge, per i visti di ingresso in Vietnam per scopi di turismo (come da formulario C1) dal 18 dicembre 2008 al 18 gennaio 2009 per Lei e gli altri partecipanti con le informazioni personali dettagliate di: Perduca Marco, Mecacci Matteo, Pannella Giacinto Marco.
In conformità alla legge del governo vietnamita, quando Vi viene rilasciato un visto di ingresso per viaggiare, Voi dovreste fornire il vostro programma di itinerario dettagliato. In ogni caso, finora non abbiamo potuto contattarvi e vice versa. Nel rispetto della legge, dobbiamo annunciare alle autorità competenti del Vietnam di rifiutare i vostri visti d’ingresso. Perciò, vorremmo informarLa affinché prendiate atto di quanto summenzionato, nonché del fatto che non sarete più autorizzati a entrare/uscire dal Vietnam.
La ringrazio molto per la Sua comprensione e gentile cooperazione. I più cordiali saluti,
Signor Pham Xuan Nhat – Direttore”
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