Islanda, in vacanza alle origini del mondo: ghiaccio, fuoco e luci nei meravigliosi altipiani

2° giorno, domenica 21 giugno 2015: Reykjavík (120 mila ab. – 8 m s.l.m. – 7°-12°) – Laguna Blu – Kleifarvatn – Þingvellir

Prima colazione in hotel e partenza verso le ore 09:00 per un breve giro panoramico di Reykjavík, per poi dirigersi verso la Laguna Blu (cliccare qui): meraviglia naturale unica per le sue calde acque termali, ricche di minerali e silicati che le donano un colore blu intenso in netto contrasto con i campi di lava nera che la circondano. Successivamente si continua verso il lago Kleifarvatn, il maggiore della penisola di Reykjanes e uno dei più profondi d’Islanda con i suoi 97 metri. La leggenda narra che nelle sue acque vi sia un mostro dalle fattezze di serpente e dalle dimensioni di una balena. Esso è circondato da numerose sorgenti termali e pozze di fango bollente, tra cui la più famosa e suggestiva è Krysuvik. Quest’area sorge nel mezzo della dorsale medio-atlantica ed è uno dei maggiori punti caldi del paese. La strana composizione di minerali che fuoriescono dal sottosuolo conferisce strani riflessi iridescenti al fango che circonda le fumarole, dando origine ad un panorama particolarmente suggestivo. Pranzo libero. Si prosegue poi verso l’area di Nesjavellir, anch’essa ricca di fenomeni geotermali e geologici e dove sorge la centrale geotermica più grande in Islanda. Continuando lungo le coste del lago Thingvallavatn si raggiunge il Parco Nazionale di Thingvellir, di estremo interesse naturalistico, geologico e storico, offre uno straordinario paesaggio vulcanico caratterizzato da canyon, grotte e cascate, tra cui l’affascinante Oxarafoss. Non a caso il parco con il suo lago sono riserva protetta dal 1928. Il lago Thingvallavatn, il più grande d’Islanda, copre un’area di circa 83 km² e può raggiungere una profondità di 114 metri. Esso è situato proprio sopra la dorsale media atlantica dove le due placche tettoniche euroasiatica e nordamericana divergono. Cena e pernottamento nell’area di Hveragerði nell’hotel Ork.

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Edifici d’interesse di Reykjavík: un edificio appariscente è il Perlan (cliccare qui) nel quartiere Öskjuhlið. Sotto una cupola di vetro si trova un enorme serbatoio di acqua bollente utilizzato per il riscaldamento delle case, la fornitura di acqua calda e, in inverno, il riscaldamento delle strade e marciapiedi. Vi si trova pure un piccolo museo dedicato alle saghe islandesi, nonché alcuni negozi e, all’ultimo piano, un ristorante girevole che, compiendo una rotazione completa in due ore, offre ai clienti una vista completa sulla zona circostante.

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Importante la Dómkirkjan, il principale luogo di culto luterano della Chiesa d’Islanda.
Un altro appariscente edificio, di recente costruzione ed inaugurato nel maggio 2011, è l’Harpa.

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Situato di fronte all’incrocio principale del centro città incanta spesso i passanti con giochi di luci artificiali e riflessi del sole sulle pareti esterne completamente vetrate. Più in là, i palazzi bianchi costruiti sul lungomare sono destinati all’acquisto da parte dei pensionati che hanno raggiunto i 67 anni. Hanno diversi giardini a loro disposizione, dove fare delle lunghe passeggiate, incontrarsi, chiacchierare e trascorrere tanto tempo con i loro nipotini.

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La rinomata Laguna Blu dista solo circa 30 minuti da Reykjavik e 15 minuti dall’aeroporto di Keflavik e con la sua acqua azzurra situata in mezzo ad un campo di lava nera, una cascata d’acqua, tre diversi generi di saune la presenza del prezioso fango da spalmare addosso, offre un’esperienza davvero indimenticabile e unica.

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La temperatura dell’acqua della piscina all’aperto è di circa 37-39°C. Le acque calde sono ricche di minerali come il silicio e lo zolfo, per cui il bagno nella Laguna Blu è considerato utile per la cura di malattie della pelle.
Lo Snæfellsjökull è un ghiacciaio islandese che ricopre il vulcano Snæfell. Spesso questo nome viene attribuito anche al vulcano per distinguerlo dagli altri due rilievi che hanno lo stesso nome. È situato nella parte più a ovest della penisola Snæfellsnes in Islanda. Qualche volta può essere visto dalla città di Reykjavík, oltre la baia di Faxaflói, da una distanza di 120 chilometri.
La montagna è una delle attrazioni turistiche più famose in Islanda, soprattutto grazie al romanzo “Viaggio al centro della Terra” dell’autore francese Jules Verne, nel quale il protagonista trova il passaggio che conduce al centro della Terra a Snæfellsjökull.

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Da un altro punto di vista, le persone che credono nell’esoterismo pensano che il vulcano sia un punto di convergenza di poteri speciali. Si crede inoltre che l’area sia anche luogo di atterraggio di navicelle spaziali. La montagna è circondata dal Parco Nazionale Snæfellsjökull.

Nel sud-ovest dell’Islanda, il Parco Nazionale di Þingvellir (Þingvellir National Park) è una meraviglia geologica e naturalistica dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2004 per la valenza storico-culturale. Þingvellir è uno dei luoghi più importanti della storia islandese: nell’anno 930 vi venne fondato l’Althing, uno dei primi (se non il primo) parlamenti del mondo. Þingvellir (dalle parole islandesi “Þing”, parlamento, e “vellir”, pianura) anche se non presenta nessun reperto antico è un sito molto importante a livello storico: in questo luogo si riuniva il parlamento islandese prima forma democratica della storia.

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Dal punto di vista naturalistico il posto è un paradiso e si trova proprio sulla faglia dove si incontrano le zolle tettoniche nordamericana ed euroasiatica che si allontanano come sopra detto di circa 2 cm all’anno facendo si che tutta la vallata sia attraversata da spaccature e ruscelli.

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Di particolare interesse storico dell’area sono anche. Drekkingarthylur (la pozza dell’annegamento) nel fiume Oxara, dove le donne trovate colpevoli di adulterio ed altri misfatti venivano annegate. L’ultima esecuzione capitale avvenne nel 1749, ma ufficialmente la pena di morte fu abrogata quasi un secolo più tardi. La cascata Oxararfoss.

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Flosagja e Nikulasargja, due interessanti fenditure create da violenti trasformazioni dovute ai continui spostamenti delle zolle continentali. Col tempo questa fenditura prese anche il nome di Peningagja (peningar=monete) vista l’usanza di gettarvi appunto delle monete.

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1 Comment so far

  1. Odoardo on 1 Agosto, 2015

    Grazie questa mattina mi avete fatto viaggiare con voi, un viaggio pensato più volte e ancora nel cassetto. Ciao

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