33° anniversario di matrimonio per Gastone e Carla


Il 7 aprile 1984 è stato un giorno importante per la nostra vita – la mia e quella della Carla – ci siamo uniti con il sacro vincolo del matrimonio nella Parrocchia San Luca Evangelista al Prenestino in Roma e,  a tutt’oggi, non ne sentiamo il “peso” neppure di un grammo!

Sembra ieri, oggi lo stesso calore. Ti amo, Carla, e grazie di esistere.

Trentatré anni fa non ci conoscevamo granché. Mi vide, mi amò; la vidi, l’amai. Ci siamo lasciati guidare dal nostro istinto e la celebrazione del nostro matrimonio continua ancora oggi.

Gli anni sono passati, sono arrivati i bambini – due splendidi figli, Fabio e Luca -, i momenti di felicità, quelli di difficoltà, ma mai di infelicità.

L’amore e il rispetto reciproco sono rimasti intatti e sono cresciuti; non ci siamo mai addormentati incazzati l’uno con l’altro.


Abbiamo fatto tanta strada insieme, ed eccoci qui più longevi, più saggi, con qualche ruga sul volto e comunque ancora in attesa di essere chiamati nonni (un desiderio che è comune a tutti, poiché è quasi il massimo che il ciclo della vita possa offrire).

Abbiamo sperimentato molte delle gioie, dei dolori, dei misteri e dei prodigi della vita, ed eccoci ancora insieme.


Sono certo che il mio incontro con la Carla è stato voluto dal fato, perché nonostante vivessimo entrambi a Roma, non siamo stati favoriti da questa occorrenza. Per conoscerci c’è voluta la complicità nel 1981 di una festicciola tenutasi a Carbognano – paese dove sono nato – tra un mio amico e un’amica di Carla, in quell’occasione vidi passare lei…Carla, scoccò il colpo di fulmine; cominciai a corteggiarla usando tutto il mio fascino latino e sbocciò il nostro amore.

Giovani, nonostante la volatilità delle coppie di oggigiorno, non abbiate paura di sposarvi: sperimenterete il potere moltiplicatore dell’unione dei doni personali di un uomo e di una donna di produrre felicità l’uno per l’altra e per la propria famiglia.

Per finire, leviamo in alto i (diciam) lieti calici con tutti coloro che ci amano e invitiamo a vedere, sull’argomento, anche  il post pubblicato in occasione delle nozze di argento (cliccare qui).

Aggiornamento del 7 aprile 2019
E ti bacio la bocca bagnata di crepuscolo.
(Pablo Neruda)

 

Aggiornamento del 7 aprile 2020

36 anni di matrimonio
7 aprile dell’anno 1300 – Dante iniziò il suo viaggio e si perse nella “selva oscura, ché la diritta via era smarrita“.
Io 720 anni dopo festeggio l’anniversario di matrimonio in quarantena, con brindisi in videochiamata di amici e parenti. Ovviamente mia moglie dovrà rispettare il metro di distanza.
L’amore vero resiste a tutto, è un fuoco che arde anche dopo 36 anni insieme!

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