Milano dedica una targa ad Enzo Tortora (1928-1988)
A 33 anni di distanza dalla sua morte, Milano dedica una targa al celebre conduttore televisivo Enzo Tortora, nella casa dove visse in via dei Piatti 8. Sulla targa sono state riportate le seguenti parole: “Uomo integerrimo e di cultura, ingiustamente arrestato e condannato quale camorrista…condusse fino all’ultimo respiro la battaglia per la giustizia giusta in Italia“.
Nel 1983 il conduttore di “Portobello” fu arrestato con l’accusa di associazione camorrista e traffico di droga. Dopo sette mesi di reclusione, nel gennaio del 1984, fu liberato, ma il 17 settembre 1985 i PM ottennero per Enzo Tortora una condanna a 10 anni. La sua innocenza fu dimostrata e riconosciuta nel settembre 1986, quando venne definitivamente assolto dalla Corte d’appello di Napoli. Morì per un tumore ai polmoni poco più di un anno dopo.
Morto per la mala giustizia. Non a caso la compagna di Tortora dice di provare ancora una “rabbia infinita, inesauribile”. “Enzo è morto per una giustizia malata di cui in tutti questi anni nessuno ha voluto stabilire le cause“.
Nella casa di via Piatti, passò momenti belli e altri tremendi, come è stato ricordato, avendo scontato lì 15 mesi di arresti domiciliari, fino alla morte il 18 maggio 1988. Quando fu condannato nel 1985 a 10 anni si dimise da parlamentare europeo e ai suoi colleghi che non volevano votare per le dimissioni lui disse “non temete io torno in galera ma sarò più libero di coloro che mi ci hanno mandato“.
Quella di Tortora fu “una battaglia vinta: Enzo fu assolto in Appello e poi in Cassazione con formula piena. Ma fu anche una battaglia che gli lasciò delle ferite mortali nel fisico, non certo nell’animo, perché fino alla fine è rimasto una persona per bene”.
Il suo è un caso abusato e sconosciuto. Abusato in quanto citato a sproposito per ogni errore giudiziario, ma il suo non fu un errore giudiziario: fu una scelta violenta di un potere giudiziario, mediatico e politico che puntava a massacrare una persona. Al tempo stesso, è una storia sconosciuta perché Enzo Tortora non era una vittima. Enzo Tortora ha trionfato, da presidente del partito Radicale, con la stragrande maggioranza del popolo italiano: la responsabilità civile dei magistrati è stata decisa dai cittadini italiani grazie al leader vincente Enzo Tortora. Ecco perché la memoria di questo grande uomo deve continuare a vivere.
La decisione di dedicare una targa commemorativa a Enzo Tortora era stata formalizzata già il 20 agosto 2020 dalla Giunta comunale che ne ha deliberato la realizzazione recependo la mozione approvata dal Consiglio Comunale nella seduta del 30 settembre 2019. La pandemia ha fatto slittare i tempi fino a oggi.
Storie della TV – Enzo Tortora – Documentario
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