Non gli bastano due chiappe

monopoli
L’Italia e’ caratterizzata dalla presenza di pochi grandi gruppi in mano a un numero assai ristretto di soggetti legati da patti, con incarichi personali doppi o addirittura multipli in società concorrenti e da intrecci del tutto peculiari rispetto al resto d’Europa. Questo enorme groviglio di posizioni, diciamo così, opache riguarda, infatti, l’80% dei gruppi passati al setaccio dall’Antitrust (http://www.agcm.it/).  È una situazione di enorme confusione di ruoli e di interessi, nella governance di banche ed imprese italiane compaiono sempre gli stessi nomi.  Siamo di fronte all’annientamento della concorrenza attraverso il familismo.  Io chiamerei una cosa del genere semplicemente Mafia, ma qualcuno lo chiama Capitalismo Relazionale o, per meglio dire Politica Relazionale.
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Abolire le Province?

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«La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato» (Costituzione della Repubblica, art. 114, comma 1°, così sostituito dall’art. 1 della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3).
Il tema dell’abolizione delle Province non è nuovo né originale, ma, non per questo inutile o, deprecabile in quanto manifestazione di qualunquismo e antipolitica, io credo.
Un fatto è certo: il Direttivo dell’Unione delle Province Italiane (UPI) è alquanto preoccupato ed ha convocato per il 30 gennaio 2009 una giornata di mobilitazione nazionale in difesa del ruolo delle Province (http://www.upinet.it). Pensare di abolire le province secondo l’Upi che ha approvato un ordine del giorno il 18 dicembre scorso, “sarebbe dannoso e antieconomico. Piuttosto bisogna proseguire con la riorganizzazione dello Stato, la definizione delle funzioni di ciascuna istituzione, l’eliminazione degli enti strumentali e la semplificazione del sistema”. “Basta con la delegittimazione delle Province, con l’attacco al personale politico e con la denigrazione del personale che lavora nelle nostre amministrazioni”, ha detto il presidente dell’Upi, Fabio Melilli. Read more »

Il tasso di assenteismo dei Parlamentari (Camera+Senato) è vergognoso


«Ogni due mani, un solo voto». Per risolvere il problema dei «pianisti» in Parlamento, problema che si ripropone a ogni legislatura, il presidente della Camera Gianfranco Fini avanza la sua proposta: per votare, i deputati dovranno premere contemporaneamente due pulsanti, posti «a distanza congrua» l’uno dall’altro, in modo che ogni parlamentare abbia entrambe le mani occupate e non possa votare per i colleghi. Read more »

I politici trombati ci costano 215 milioni solo nel 2008

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IL WEB SMASCHERA GLI SPRECHI DELLA CASTA,  potete scaricare tutte le cifre cliccando quì: tutte le cifre.
La Rete abbatte la Casta e smaschera i privilegi del Palazzo. Un documento choc che circola su internet – e pubblicato da Affaritaliani.it – indica chiaramente sprechi e ingiustizie, ovvero quanto costano alla collettività i politici che non sono stati rieletti. Read more »

Rai Radio Televisione Italiana – Fine delle Trasmissioni

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L’intramontabile e impareggiabile “anthem” di inizio trasmissioni che fece la storia della televisione italiana. Benché questo tube risalga alla metà degli anni Ottanta, quando ormai soleva andare in onda la versione a colori “azzurrata”, qui piace riproporre le immagini – opportunamente trattate – nella loro emozionante scala di grigi originale. Read more »

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