Abolire le Province?

province
«La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato» (Costituzione della Repubblica, art. 114, comma 1°, così sostituito dall’art. 1 della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3).
Il tema dell’abolizione delle Province non è nuovo né originale, ma, non per questo inutile o, deprecabile in quanto manifestazione di qualunquismo e antipolitica, io credo.
Un fatto è certo: il Direttivo dell’Unione delle Province Italiane (UPI) è alquanto preoccupato ed ha convocato per il 30 gennaio 2009 una giornata di mobilitazione nazionale in difesa del ruolo delle Province (http://www.upinet.it). Pensare di abolire le province secondo l’Upi che ha approvato un ordine del giorno il 18 dicembre scorso, “sarebbe dannoso e antieconomico. Piuttosto bisogna proseguire con la riorganizzazione dello Stato, la definizione delle funzioni di ciascuna istituzione, l’eliminazione degli enti strumentali e la semplificazione del sistema”. “Basta con la delegittimazione delle Province, con l’attacco al personale politico e con la denigrazione del personale che lavora nelle nostre amministrazioni”, ha detto il presidente dell’Upi, Fabio Melilli. >Continua…

Kakà Day

kaka
Kakà ha infatti deciso di restare in rossonero: “Ci sono cose più importanti dei soldi”. Affermazioni che hanno convinto anche il patron, Silvio Berlusconi: “Ha dato una dimostrazione straordinaria di non essere soltanto una persona che vuole guadagnare, ma di avere principi e valori e di avere un grande attaccamento alla bandiera del Milan e riconoscenza a una società e un presidente che lo hanno lanciato”.
Dichiarazioni di Kakà: “Il Milan ha sempre rifiutato le offerte per me. Io ho sempre detto a tutti ‘cercate il Milan’ e poi ne parliamo. Il Milan non ha mai accettato nessuna offerta. Andare al Manchester City poteva essere un grande progetto, ma io in questi giorni ho pregato molto cercando di … >Continua…

Incidenti stradali

incidenti2
Sulle strade si registrano cifre da guerra: ogni giorno nel mondo muoiono tremila esseri umani per incidenti stradali. Vittime non sono solo i morti ma anche quella moltitudine di persone che rimane invalida tutta la vita con tutto quello che ne consegue anche economicamente e psicologicamente a livello familiare. Per non dimenticare questa strage silenziosa l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito, nella terza domenica di novembre di ogni anno, la “GIORNATA MONDIALE DEL RICORDO”.

>Continua…

Domanda scema: “ti è piaciuto?”

come
L’attività sessuale oltre alla finalità riproduttiva, ha -per fortuna- anche una funziona ludica e di divertimento.
Dopo un focoso rapporto sessuale, mentre uno se ne sta tutto appagato (anche se molliccio), abbandonato al pensiero di aver finalmente trovato il senso della vita, mai dire “Cara… sei stata bravissima” o peggio ancora “ti è piaciuto?”. Nel senso che, uno dovrebbe capirlo da solo se all’altra gli è piaciuto o meno, non è che uno sta in Spagna e l’altra a Venezia, e che, se non l’hai capito, è inutile che tu lo chieda, anche perché la fa sentire a scuola o all’uscita dal cinema.   Ma c’è di più, potresti dare l’impressione di essere un  insicuro,  affetto da  ansia da prestazione e che, durante il rapporto, non presti mai  attenzione al  piacere di lei. >Continua…

L’epistolario di Mozart con la cugina Anna Maria e non solo…

mozart
Le vicissitudini della pubblicazione di queste lettere di Mozart sono state illustrate dalla moglie Constanze: “Anche le lettere alla cugina, di gusto certo discutibile, ma molto spiritose, meritano una menzione, ma non devono essere pubblicate”.
L’epistolario del genio della musica, noto anche per la giocosità scurrile delle lettere in esso contenute, è stato reso pubblico, infatti, nella sua interezza solo in tempi recenti e rivela un Mozart comune, un ragazzo impertinente e giocoso, un animo giovane e divertito dalla vita. Per curiosità se ne propongono alcuni estratti.
“Oui, con quanto sentimento defeco sul tuo naso, così che ti coli sul mento”. Rima d’amore inviata alla cugina Anna Maria Thekla, chiamata affettuosamente Bäsle. Le lettere alla cugina sono un fuoco d’artificio del turpiloquio: “Nel frattempo mi stia bene, ah mi arde il >Continua…

« Pagina precedentePagina successiva »