Spot dei talebani: video del soldato Usa nelle loro mani

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La televisione satellitare araba al Jazeera ha trasmesso il 19 luglio una registrazione video in cui compare il soldato statunitense che è stato catturato dai talebani nei giorni scorsi in Afghanistan. Imparata la lezione dai confratelli di Hamas (che tengono prigioniero il soldato israeliano Gilad Shalit dal giugno del 2006) i talebani del mullah Omar cominciano così a montare il loro bravo battage propagandistico sulla pelle dell’americano.
Nel video si vede il soldato americano, con la testa rasata, parlare verso la telecamera. Il comando Usa da Kabul ha confermato che si tratta del militare americano che stava operando nella provincia sud-occidentale di Paktika quando è stato dichiarato disperso.

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“Ho paura. Ho paura di non poter tornare a casa. E’ snervante essere prigioniero”, “Abbiamo invaso un Paese indipendente e un popolo indipendente”: sono le parole del militare statunitense Bowe Bergdahl, soldato semplice di 23 anni, proveniente dall’Idaho e rapito il 30 giugno scorso in Afghanistan nel video diffuso  su internet dai talebani.
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“Il mio messaggio al governo americano è che deve ritirare le truppe dall’Afghanistan perché il Paese non è nostro”, aggiunge prima di rivolgersi ai suoi “compatrioti americani”. “Avete il potere di spingere il governo a ritirare” le truppe, “. “Per favore, per favore portateci a casa in modo che possiamo tornare al posto a cui apparteniamo e non restiamo qui a sprecare il nostro tempo e le nostre vite”.
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Il giovane soldato, che si vede bere tè e mangiare, dice di essere trattato bene dai talebani che descrive come “gente normale che combatte per il proprio credo, la propria religione e il proprio Paese”.
L’uomo nel filmato ha anche declinato la proprie generalità, dando come data del giorno della registrazione il 14 luglio, e rispondendo alle domande dei rapitori, ha affermato inoltre che la guerra in Afghanistan è molto dura e il morale delle truppe statunitensi è basso. Il video mostra anche l’ostaggio che risponde sempre in inglese ad un uomo nascosto che gli fa una serie di domande sulle ragioni “dell’invasione” delle truppe internazionali in Afghanistan, sulle vittime civili delle loro operazioni, sugli “abusi” inflitti ai prigionieri afgani o “gli insulti all’Islam”.
A Kabul un portavoce dell’esercito Usa ha autentificato il video, denunciando  che le immagini costituiscono propaganda talebana che viola il diritto internazionale e ha aggiunto che “le forze americane e della coalizione fanno tutto quanto in loro potere per ritrovare il soldato sano e salvo”.
Afghanistan, su Al Jazeera video soldato catturato

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