Posta elettronica certificata gratuita a tutti i cittadini


La posta elettronica certificata (conosciuta anche con l’acronimo PEC) è uno strumento che permette di dare, ad un messaggio di posta elettronica, lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento tradizionale,  con attestazione dell’orario esatto di spedizione e ricezione. La PEC può aggiungere inoltre la certificazione del contenuto del messaggio solo se in combinazione con un certificato digitale. La PEC non certifica l’identità del mittente, né trasforma il messaggio in “documento informatico”, se il mittente omette di usare la propria firma digitale.

La normativa sulla posta elettronica certificata attribuisce al CNIPA (ora denominato DigitPA) differenti compiti. In particolare indica tale soggetto come custode e gestore delle regole tecniche. È inoltre compito di DigitPA provvedere alla pubblicazione di aggiornamenti, in coerenza con gli standard specificati nella normativa di riferimento.
Il CNIPA, all’interno del proprio sito istituzionale, rende disponibile una apposita sezione riguardante la posta elettronica certificata (cliccare qui), contenente una versione scaricabile di tutta la documentazione valida ai fini di legge e riguardante la PEC.
Posta elettronica certificata

Dal 26 aprile è partita la possibilità, per tutti gli utenti che ne fanno richiesta, dell’attribuzione di una PEC. La procedura è possibile anche on line –basta collegarsi al sito www.postacertificata.gov.it e completare le semplici pratiche di attivazione della propria casella di PostaCertificat@, fermo restando l’obbligo di identificazione fisica presso gli sportelli postali.

Infatti, dal 26 aprile è attivo il Raggruppamento temporaneo d’imprese (RTI) costituito da Poste Italiane, Postecom e Telecom Italia per l’identificazione fisica allo sportello e la consegna formale della PEC. L’elenco di tali uffici è inoltre reperibile sul sito di richiesta del servizio. I cittadini possono recarsi presso gli uffici abilitati all’attivazione a partire dalla data comunicata dal sito all’atto della registrazione entro e non oltre tre mesi a partire da tale data, muniti di un documento di riconoscimento valido e del documento recante il codice fiscale. L’ufficio abilitato effettua la verifica della correttezza dei dati identificativi collegandosi al sito e, nel caso di verifica positiva, provvede alla stampa della richiesta che viene firmata dal richiedente dando così luogo all’attivazione del servizio, anche tramite la consegna delle credenziali di accesso al medesimo. L’obiettivo è quello di fornire 10 milioni di caselle entro la fine del 2010.
Posta elettronica certificata gratuita per tutti i cittadini

E’ questa la novità introdotta dal D.P.C.M. 6 maggio 2009 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale 25 maggio 2009, n. 119) con il quale si da attuazione all’art. 16-bis, commi 5 e 6, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185.
La PEC consente l’invio di documenti informatici per via telematica e permette ai cittadini di dialogare in maniera più veloce e sicura con le Pubbliche Amministrazioni che si sono dotate di un indirizzo email certificato, risparmiando le code agli uffici, oltre a partecipare a concorsi, ottenere certificati, prenotare visite mediche.
Alcuni aspetti critici…
Aprire questa casella significa accettare esplicitamente l’invio, da parte di tutte le pubbliche amministrazioni, dei provvedimenti e degli atti che ci riguardano. Questo significa che il messaggio è dato per ricevuto nel momento in cui lo riceviamo, non quando lo leggiamo effettivamente. La casella va quindi consultata costantemente, pena il rischio di dimenticarsi qualche adempimento.
La Pec serve a poco se non sia ha la firma digitale (posso inviare un’istanza con raccomandata a.r., ma se non è firmata che valore avrà?).
Al contrario di quelle disponibili sul mercato, la Pec governativa può essere utilizzata solo per le comunicazioni con la pubblica amministrazione.

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