Viaggio tra cielo e spiritualità in India, Nepal e Tibet

17° giorno, domenica 13 aprile: Tingri – Zhangmu (9 mila ab. – 2.300 m s.l.m. – 3°-10°) –Kodari (10 mila ab. – 2.515 m s.l.m. – 3°-10°)

Tingri – Zhangmu: 160 chilometri in 5 ore.

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Dopo la prima colazione ci aspetta una lunga giornata di trasferimento per raggiungere l’ultimo centro tibetano, quasi al confine con il Nepal.

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Lungo la strada incontriamo un intero villaggio di tibetani in pellegrinaggio verso un monte sacro, con carri e masserizie; regaliamo ai bambini più piccoli caramelle e penne.

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Pochi chilometri oltre Tingri la strada a poco a poco sale, offrendo panorami mozzafiato (cliccare qui), anzi, forse questo è il tratto più spettacolare della Friendship Highway, in particolare il passo di Tong-La (5.135 m s.l.m.) offre una vista spettacolare della catena Himalayana. Il passo è segnalato da una porta carica di bandierine.

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Il pulmino si ferma. Scendo e mi allontano un po’ e non so più se sono i cinquemila metri, o quello che vedo, a togliermi il fiato (cliccare qui, qui, qui e qui).

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All’orizzonte, sullo sfondo dell’altopiano, possiamo abbracciare con lo sguardo a tutto campo la catena dell’Himalaya. Fantastico e da restare senza fiato. Maestoso l’Everest-Chomo-Langma, (8.848 m.), con ai lati il Cho Oyo (8.201), il Lhotse (8.516) e Cancenzonga (8.586).

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Poi attraversata la verde valle del Po Chu la strada peggiora e ci incanaliamo in una gola buia, il traffico di camion aumenta e s’incontra qualche sgangherato autobus, superiamo una manciata di posti di blocco (i militari salgono sempre sul bus per verificare che non ci siano persone nascoste nel tentativo di varcare il confine).
Friendship Highway:Tingri–Zhangmu

Pioviggina quando arriviamo a Zhangmu, con le case abbarbicate sui fianchi della Valle quasi in equilibrio precario e di sicuro disordinato. Zona di frontiera con tanta confusione e animazione. Fine dell’atmosfera serena tibetana. Camion cinesi che viaggiano sulla Friendship Highway scaricano merci a Zhangmu e li trasferiscono ai camion nepalesi.

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L’albergo è senza corrente elettrica. C’è un po’ di caos e decidiamo di passare la frontiera e alloggiare a Kodari, in Nepal a 114 chilometri da Kathmandu.

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Infatti Zhangmu è appena a nord di là del Ponte dell’Amicizia, valico di frontiera dove China National Highway 318 diventa Araniko Highway e, completate le formalità di immigrazione e doganali, attraversiamo a piedi il Ponte dell’Amicizia passando immediatamente al villaggio di Kodari, in Nepal, nel Sindhupalchok District, Bagmati Zone rotta verso Kathmandu.

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Lo scenario naturale è molto affascinante.

18° giorno, lunedì 14 aprile: Kodari – Nagarkot (4 mila ab. – 2.195 m s.l.m. – 10°-25°)

Oggi partenza al mattino presto per Nagarkot in viaggio lungo la Friendship Highway.

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La strada è tortuosa e pericolosissima. Proibito guardare gli abissi dai finestrini e i massi pendenti dagli strapiombi sopra la testa. Ogni volta che si incrocia un altro mezzo, sono dolori. Ci inerpichiamo su strette strade sterrate che costeggiano ripidi burroni, costeggiamo decine di cascate, superiamo qualche torrente d’acqua e aggiriamo diverse frane.

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Lungo il percorso facciamo una breve sosta presso The Last Resort, situato sulla cima di una gola del fiume in cui scorre il possente fiume Bhote Kosi, a 12 chilometri dal confine tibetano e che offre incredibili avventure in ambientazioni spettacolari, tra cui il famoso mondo bungy jump, il nuovo sorprendente swing Tandem, ed emozionante White Water Rafting. Giunti sul posto, l’unico modo per raggiungere il Resort è attraversare un lungo e vertiginoso ponte tibetano sospeso alto 160 metri. Bella esperienza! (cliccare qui).

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Nagarkot è un villaggio situato a 32 chilometri a est di Kathmandu Situato nel distretto di Bhaktapur, Nagarkot è un posto molto bello e rinomato peri suoi panorami mozzafiato.

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Tra i tanti panorami il più ricercato dai turisti è quello che si gode, nelle belle giornate limpide, vedendo il sorgere del sole dalle catene montuose dell’Himalaya. Molti turisti sono attratti da questo luogo perché permette di poter contemplare i picchi innevati della catena himalayana e perché offre una tra le viste migliori del monte Everest.

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All’arrivo check-in e pernottamento in hotel Club Himalaya. Situato sulla Windy Hill, a 2.194 metri sul livello del mare, lontano dal caos della città, il Club Himalaya offre una vista a 360° sulla catena dell’Himalaya, una piscina coperta, trattamenti benessere, un centro commerciale, 2 ristoranti in loco e un bar.

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Tutte climatizzate e caratterizzate da alti soffitti, le camere vantano un balcone privato, una TV via cavo, una cassaforte personale, e una splendida vista sulle montagne. In auto il Club Himalaya Nagarkot dista 30 minuti da Bhaktapur, 1 ora da Kathmandu e 45 minuti dall’aeroporto internazionale di Tribhuvan.

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4 Comments so far

  1. Ayah on 11 Luglio, 2014

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  3. Jessica on 26 Febbraio, 2015

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  4. Anggermacan on 30 Marzo, 2015

    Thank you very much for you comment. Embarking on an adntveure like this is extraordinarily hard since you have to get all stars perfectly aligned, and that unfortunately does not happen too often. First you need to be on an incredible fitness condition, even better than many of the athletes we see on television. You also need the technical expertise and learning many lessons on the way to the summit of smaller mountains, where little mistakes won’t end up in disaster. You must commit for 2-3 hours training per day, and normal people like us have to work 8 or more hours, taking care of family, having a social life, traveling, etc Then you need to get a long leave, at least 2 months, and that normally happens if you don’t have a normal job or you can get unpaid leave. As for the funding I think it’s very hard to find sponsors, and thus it’s better if you plan to save all money required to run the expedition, and once you have it you push hard to find sponsors that help you cutting down the cost, and using your savings to plan for the next big mountain. Your first sponsors might not be able to help financially, but it’s good to be open and grateful for all sort of help. Going to the summit with any brand, even if you don’t get economic support, will help you with exposure and attracting more sponsors on future expeditions.What is your experience in mountaineering and high altitude? Maybe I can help you with advises and we can share lessons learned or climbing something together  Please have a look to my FB page where I also share short stories and pictures.I hope you can make you dream come true soon.

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