Islanda, in vacanza alle origini del mondo: ghiaccio, fuoco e luci nei meravigliosi altipiani

9° giorno, domenica 28 giugno 2015:  Þórsmörk – Seljalandsfoss – Reykjavík

Prima colazione in hotel. Mattinata dedicata alla scoperta della vallata di Þórsmörk (“selva di Thor”), una riserva naturale dove ghiaccio, fiumi impetuosi, montagne rocciose e una ricca vegetazione formano un paesaggio unico, sormontato dal ghiacciaio Eyjafjallajökull e dal ghiacciaio Mýrdalsjökull (per l’occasione si è utilizzato un autobus adatto a guadare i torrenti). Pranzo al sacco. Visita all’imponente cascata di Seljalandsfoss (cliccare qui) prima di rientrare nel pomeriggio a Reykjavík per il pernottamento all’Hotel Radisson Saga Blu. Cena libera.

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Þórsmörk è una vallata tutta verde con fitte foreste di betulle, quasi come un nido tra i ghiacciai.

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Seljalandsfoss, la Cascata Liquida, è tra le più note cascate dell’Islanda. È rappresentata in molti calendari dedicati all’Islanda e copertine di libri sul Paese a causa del suo aspetto inconfondibile e della sua bellezza selvaggia, in special modo quando coronata da un arcobaleno. Il fiume Seljalandsá, il Fiume Liquido, cade per circa 60 m da ciò che in altri tempi era una scogliera sull’oceano (ora distante parecchi chilometri) e che oggi è il confine tra le Highlands e le Lowlands. Ai lati si inerpica un sentiero impervio che permette di arrivare dietro la cascata stessa ed ammirare il potente getto, come succede solo nelle fiabe o nei romanzi d’avventura. Seljalandsfoss è situata nella parte meridionale dell’isola, non molto distante da Skógar (e la cascata Skógafoss), e a poche centinaia di metri dalla strada principale n.1, visibile da lontano per chi viene da ovest.

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Quello che rende il Seljalandsfoss così speciale è il fatto che è una delle pochissime cascate in Islanda che potete scalare immediatamente alle sue spalle. Stare in piedi dietro le cascate è un’esperienza unica per i visitatori, e permette loro di sentire la vera grandezza di una delle maestose cascate d’Islanda. Infatti un sentiero abbastanza sdrucciolevole permette di girare attorno alla cascata e di entrare in una grotta proprio alle spalle del getto d’acqua, per poter ammirare la caduta vertiginosa da una insolita prospettiva.

10° giorno, lunedì 29 giugno 2015: Reykjavík e partenza

Prima colazione in hotel. Intera giornata libera.

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Visita alla chiesa Hallgrímskirkja. Oltre agli edifici più o meno antichi a Reykjavík ci sono anche numerosi edifici di architettura moderna. Spiccano tra questi le nuove chiese come la chiesa Hallgrímskirkja, capolavoro di quello che è stato definito lo stile “nazionale basaltico islandese”. La chiesa nei pressi del centro pedonale, è anche l’edificio più alto d’Islanda.

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Situato in cima ad una collina sovrasta il centro della città. Con la sua torre alta 73 metri può essere considerata il simbolo della città. Un ascensore porta fino in cima alla torre che offre, come anche il quartiere Öskjuhlið, la miglior vista panoramica sulla città fino allo Snæfellsjökull (cliccare qui e qui).
Alla chiesa è stato dato il nome del poeta Hallgrímur Pétursson. Fu progettata negli anni trenta dall’architetto di stato Guðjón Samúelsson, che progettò anche la parrocchiale luterana di Akureyri. La costruzione cominciò nel 1943 e durò 38 anni, con l’inaugurazione definitiva nel 1986.

All’esterno si nota la forma espressionista che ricorda, per dichiarazione d’intento dello stesso progettista, le colonne delle rocce basaltiche assai diffuse in Islanda. L’interno molto luminoso riprende ed esalta stilemi gotici. Le finestre dietro l’altare non sono colorate e permettono di vedere il cielo e le nuvole.

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Di seguito siamo andati a visitare uno dei musei che spicca sugli altri in quanto ad originalità: si tratta del Museo Fallologico Islandese. Sembra assurdo che esista, eppure ha avuto tanto successo che è stato trasferito dalla sperduta Húsavík alla capitale Reykjavik. Il Museo -che sarà descritto in maniera particolareggiata in uno dei prossimi post- è probabilmente l’unica esposizione permanente al mondo che raccoglie una collezione di campioni fallologici appartenenti a tutte le varie specie di mammiferi.

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Quindi ci siamo recati alla sala concerti e centro congressi Harpa. Il concerto di apertura si è tenuta il 4 maggio 2011. Harpa è stato progettato dalla ditta danese Henning Larsen Architects ed è composta da una struttura in acciaio rivestito con pannelli in vetro di forma geometrica di diversi colori in modo da creare una forma cristallina che riflette i vari colori dell’ambiente e da un’impressione sempre diversa.

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Dopo aver passeggiato per Laugavegur (la via principale di Reykiavik per lo shopping) con il Flybus che offre un servizio di trasporto tra i maggiori hotel e la Blue Laggoon, e tra questa e l’aeroporto di Keflavik, siamo ritornati dalle ore 20:00 alle ore 21:00 per l’appunto alla Blue Laggoon per un bel bagno rilassante nelle acque calde (38 gradi) e fanghi di silice bianca. (Cliccare qui) 35 euro a persona per l’entrata e un braccialetto per il proprio armadietto e niente di più; per qualsiasi altra cosa, che siano asciugamani o ciabatte etc, si deve pagare.
Partenza da Reykjavík il 30 giugno alle 01:40 con volo Vueling Airlines S.A. a Barcellona (Spagna) alle 07:55. Volo Vueling Airlines S.A. da Barcellona (Spagna) alle 10:00 a Fiumicino alle 11:45 dove siamo ancora costretti a lunghe attese per il ritiro bagagli. Il tempo è volato e le emozioni sono state tante ed intense, circa 2500 Km percorsi. Il fascino è stato amplificato dalla scarsa presenza dell’uomo: l’Islanda conta un terzo del territorio italiano ma ha 300.000 abitanti di cui 200.000 nella capitale. Ho perso il conto delle cascate e dei vulcani che abbiamo visto! Qui nel nostro Paese quanto cemento, quanto asfalto, la gente triste, accaldata, il traffico e i rumori. Già mi manca l’Islanda, anche se a parte tutto credono davvero negli gnomi e negli elfi.

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Incrociamo le dita e 7-9-13 a tutti per altri viaggi così.

Bravissimi, Lisa e Simone! Grazie infinite per tutto, per esservi ricordati… cliccare qui e qui.

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1 Comment so far

  1. Odoardo on 1 Agosto, 2015

    Grazie questa mattina mi avete fatto viaggiare con voi, un viaggio pensato più volte e ancora nel cassetto. Ciao

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