Torino in quattro giorni
2° giorno, venerdì 7 luglio 2017: Torino – Palazzo Madama, Mole Antonelliana
Mentre svolgevo il mio impegno lavorativo mia moglie si recava in centro per ritirare la Torino card.
In tarda mattinata il nostro itinerario inizia con la visita di Palazzo Madama e prosegue nel primo pomeriggio con la visita alla Mole Antonelliana ed al Museo del Cinema che è al suo interno.
Palazzo Madama un complesso architettonico e storico situato nella centrale piazza Castello. È patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO, come parte del sito seriale Residenze Sabaude.
Nel palazzo ha sede il Museo civico d’arte antica e anche il Giardino della Principessa dove si possono conoscere e osservare ortaggi, piante officinali, ornamentali, fruttifere e spontanee, riscoprendo il valore di quelle specie vegetali ormai dimenticate, che costituiscono un prezioso scrigno per la tutela e la valorizzazione di numerose piante coltivate in epoca medievale e spontanee del territorio piemontese. Merita inoltre salire sulla Torre dalla quale si può godere di un magnifico panorama dell’intera città (cliccare qui).
La Mole Antonelliana è situata nel centro storico e il nome deriva dal fatto che, in passato, fu la costruzione in muratura più alta d’Europa, mentre il suo aggettivo deriva dall’architetto che la concepì, Alessandro Antonelli. Tuttavia, nel corso del XX secolo, subì importanti ristrutturazioni con cemento armato e travi di acciaio, per cui essa non può più considerarsi una struttura esclusivamente in muratura.
Con un’altezza di 167,5 metri, per anni fu l’edificio più alto di Torino, ma oggi, dopo la costruzione di altre due moderne torri, resta l’edificio più alto del solo profilo centrale urbano della città.
Oggi, al suo interno ha sede il Museo Nazionale del Cinema, che nel solo anno 2008 è stato visitato da 532.196 persone, risultando così uno dei musei più frequentati.
L’esterno colpisce non tanto per i suoi elementi architettonici quanto per l’ampiezza e la possanza dell’edificio di base, sopra cui poggia la cupola e poi si allunga verso il cielo l’elegante e sottile guglia. Fu un certo architetto di Novara, Alessandro Antonelli, a iniziarne la costruzione nel 1863 e il palazzo doveva originariamente essere una sinagoga. Nel 1878 però il comune lo acquistò cambiandone la destinazione d’uso. Fu completato nel 1889 e nel corso dei decenni ospitò varie mostre e il museo del Risorgimento, oggi in Palazzo Carignano. Si dovette attendere l’anno 2000 per l’inaugurazione del Museo del Cinema.
Visto che non c’era la fila siamo subito saliti con l’ascensore panoramico fino al “tempietto” sulla sommità della Mole. Visita emozionante (cliccare qui). L’ascensore panoramico in funzione all’interno della Mole Antonelliana, grazie ad una cabina ascensore ad alto contenuto tecnologico con pareti realizzate in cristallo trasparente, effettua la sua corsa in un’unica campata a cielo aperto senza piani intermedi dalla quota di partenza, posta a 10 metri di altezza, fino agli 85 metri del “tempietto” stesso dal quale si può ammirare una veduta aerea del magnifico scenario della città. E’ possibile la salita a piedi lungo le scale dell’intercapedine della cupola fino alla terrazza panoramica (sono oltre 600 gradini).
Il Museo Nazionale del Cinema all’interno della Mole si è rivelato una vera e propria sorpresa. Premetto che non avevamo mai visto nulla di simile e forse per questo ne siamo rimasti rapiti. il Museo si sviluppa a spirale verso l’alto, su più livelli espositivi, dando vita a una presentazione spettacolare delle sue straordinarie collezioni e ripercorrendo la storia del cinema dalle origini ai giorni nostri, in un suggestivo itinerario interattivo (cliccare qui).
L’esposizione inizia con “l’archeologia del cinema”, ovvero una preziosa raccolta dei macchinari che ne hanno segnato la nascita e la storia. Per esempio abbiamo scoperto l’esistenza del “kaiserpanorama”, uno strumento risalente al 1880 con cui le persone, sedute su comode poltroncine, potevano ammirare fotografie in 3D di spettacolari luoghi lontani.
Si procede con l’area de “la macchina del cinema” dedicata ai componenti e alle fasi di realizzazione di un film, per passare poi alla “Galleria dei Manifesti” che ripercorre la storia del cinema, dei film e degli autori più amati dagli spettatori. Il percorso è reso ancora più coinvolgente grazie a esperienze interattive, video, musiche e ricostruzioni di ambientazioni cinematografiche.
La ciliegina sulla torta è l’Aula del Tempio, cuore del museo nonché della Mole Antonelliana. E’ favoloso sdraiarsi comodamente sulle chaise longue per ammirare dal basso verso l’alto l’interno della cupola percorsa da una rampa elicoidale e sulle cui pareti, tra una proiezione e l’altra, danzano le luci dello spettacolo “son et lumière”. L’ascensore panoramico attraversa questo spazio, lanciato verso la sommità della Mole. Per tutte le informazioni consultate il sito internet: cliccare qui)
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Siamo dei volontari nel borgo speciale di Ranverso, dove in ore serali avete scattato una foto dell’ex ospedale e una del frontale della Chiesa le troviamo bellissime, intressante la sua descrizione dell’origine del luogo, l’Ospedale della Precettora staccato dalla Chiesa tutto costruito nella grande Abbazia,
i volontari Ersilio Teifreto