Il ciclo vitale del cristallino (post aggiornato successivamente)


Oggi nel primo pomeriggio mi dovrò operare…un intervento di cataratta giovanile….responsabile di un calo alla vista. Credo che ormai la cataratta sia un intervento talmente comune che qualsiasi posto va bene.
La cataratta è un processo di progressiva opacizzazione del cristallino legato a fenomeni di ossidazione delle proteine che lo costituiscono. Questa perdita di trasparenza impedisce alla luce di raggiungere normalmente la retina.
La cataratta totale rende praticamente ciechi ed è necessario intervenire chirurgicamente, sostituendo il cristallino opacizzato con una lente artificiale intra-oculare, posizionata dietro all’iride. L’operazione è necessaria perché né i colliri, né il laser né altra terapia possono guarire una cataratta.

Immagine della cataratta nell’occhio umano
Come avviene l’intervento: si tratta di un intervento di “microchirurgia oculare”, durante il quale viene utilizzato un “microscopio operatorio” per ingrandire notevolmente i dettagli dell’occhio. L’operazione prevede l’asportazione del cristallino opaco e l’introduzione, al suo posto, di una lente intraoculare. Dopo aver disinfettato il campo operatorio, si pratica una anestesia locale, con collirio anestetico o una leggera infiltrazione peri-bulbare. Viene poi effettuata una piccola incisione nell’occhio, attraverso la quale si introduce la minuscola sonda che frammenta ed aspira il cristallino opaco. La parte posteriore della capsula del cristallino, “capsula posteriore”, viene lasciata nella sua sede naturale. Una lente intraoculare di materiale plastico morbido o semi rigido viene poi impiantata all’interno dell’occhio ed appoggiata sulla capsula, per sostituire la lente naturale opaca che è appena stata rimossa. L’incisione, a seconda della preferenza del chirurgo e della tecnica usata, viene quindi “suturata”, cioè chiusa con un filo di nylon più sottile di un capello.
Diversamente dal tipo di intervento che si eseguiva anni fa, attualmente il nucleo del cristallino viene frantumato dal chirurgo mediante una sonda ad ultrasuoni “facoemulsificatore”, il che ha comportato la riduzione dei tempi d’intervento; tuttavia, quanto più la cataratta è “matura” (ossia più è in fase avanzata), più il nucleo lenticolare diviene duro ed il chirurgo impiega più tempo nel processo di facoemulsificazione.
L’intervento viene effettuato mentre il paziente è appoggiato sulla schiena, in un ambiente chirurgico sterile e con il microscopio.
Il giorno dell’intervento: a seconda dei casi è necessario controllare lo stato di salute generale eseguendo alcuni esami del sangue e l’elettrocardiogramma.  L’esame ecografico specifico preparatorio all’intervento di cataratta è invece la “ecobiometria”. Con questa tecnica viene misurata, con buona precisione, la lunghezza del bulbo oculare permettendo di calcolare il potere della lente intraoculare da impiantare in ciascun paziente.
Questo tipo di chirurgia viene spesso eseguita senza necessità di pernottamento. A seconda dell’orario concordato, può essere necessario saltare un pasto. Prima dell’ingresso in sala operatoria vengono somministrati alcuni colliri per dilatare la pupilla e, a volte, un lieve sedativo per diminuire la normale apprensione. L’intervento è totalmente indolore; l’anestesia locale infatti è molto efficace. Al termine, l’occhio viene medicato con colliri e protetto mediante una conchiglia di plastica ed eventualmente una leggera benda. Dopo una breve sosta nella zona di convalescenza, di solito il paziente può essere accompagnato in corsia e successivamente a casa.

* AGGIORNAMENTO: *
Ogni giorno in Italia più di 1.100 persone vengono sottoposte ad intervento chirurgico per cataratta. Quando mi hanno operato di cataratta ho detto OK, è illogico pretendere la puntura anestetica o peggio
ancora l’anestesia totale per un interventino da niente di un quarto d’ora che tutte le persone veramente anziane fanno letteralmente a occhi chiusi!!
Insomma. Sono arrivato convinto sul tavolo operatorio fin troppo tranquillo e invece vi assicuro che essere violati all’interno del bulbo oculare non è per niente simpatico anche sotto anestesia topica, e vi posso dire di aver passato un lunghissimo brutto quarto d’ora. La parte operata poi è rimasta moderatamente dolente per tutta la giornata e quasi l’intera nottata associata pure a una certa sensazione di corpo estraneo, sensazione che a tratti continua anche ora che sto scrivendo.
cataract – cataratta

L’occhio si compone di varie strutture ognuna delle quali deve avere caratteristiche ben precise per permettere una visione corretta.
La parte anteriore è costituita dalla cornea, una struttura a forma convessa formata da tessuto trasparente.
La cornea continua ai lati con un tessuto quasi bianco, la sclera, che delimita tutto l’occhio e gli conferisce forma e robustezza.
Appena dietro la cornea c’è l’iride che è la parte colorata dell’occhio; quando si dice che una persona ha gli occhi azzurri, marroni, verdi ecc. ci si riferisce appunto al colore dell’iride.
L’iride ha al centro un foro che è la pupilla, il diametro della quale varia con l’intensità della luce ambiente. Dietro la pupilla e l’iride c’è il cristallino, che è quindi situato nella parte interna dell’occhio.
Modern Cataract Surgery

Dopo l’intervento devono essere seguiti con cura accorgimenti quali:
* usare le gocce di collirio come prescritto
* usare la conchiglia protettiva e gli occhiali come consigliato dal medico
* non sfregare o schiacciare l’occhio operato
* continuare le normali attività quotidiane
* limitare per qualche tempo l’attività fisica, soprattutto il sollevare pesi
Cataratta: intervento di facoemulsificazione

*2° AGGIORNAMENTO: *
Dopo circa tre giorni ho finalmente visto i contorni delle cose e la visione è molto più nitida.  Sono sempre più nuove e sofisticate le tecniche che permettono di intervenire precocemente e in modo personalizzato sulla cataratta, garantendo risultati spesso eccezionali (in alcuni casi anche 10 decimi a 80 anni per pazienti che da giovani non avevano tale capacità visiva). Ed è soprattutto grazie ad una precisa e preventiva misurazione dei parametri biomedici (ad esempio, diametro e spessore della cornea, caratteristiche della pupilla, distanza fra cornea ed iride ecc.) che il paziente, dopo l’operazione, può permettersi di non portare più gli occhiali e recuperare addirittura una vista “da ventenne”.

Visione con cataratta (come era prima)
Dopo un paio di settimane di comprensibile ma sopportabile assestamento ho circa 9/10 e non uso più correzioni se non gli occhiali da vicino. La guida notturna è diventata un piacere ed ho scoperto una gamma di colori mai sognati prima! Pensate bene alla qualità della vostra vita, affidatevi ad un vero Professonista e in becco all’aquila a tutti!

*3° E SPERO ULTIMO AGGIORNAMENTO*
Lo so che ci sei. Devo solo pulire il  mio sguardo offuscato dell’occhio destro.
Venerdì 1° aprile 2011 alle ore 15:30, sono stato operato di cataratta all’altro occhio, quello destro appunto… L’evento si è tenuto nella Sala operatoria al terzo piano presso la Casa di cura città di Roma, via Maidalchini, 20. Rispetto al primo intervento ho sentito meno fastidi al bulbo oculare, spero che tutto proceda per il meglio e che l’operazione dia, come sembra, i risultati sperati…

4 Comments so far

  1. carla on 12 Novembre, 2008

    ………….e dopo tutto questo spiattellamento di intimi e scabrosi particolari (ma così si depirme la voglia di fare sesso) non ti è venuto il dubbio che per mettere il collirio bisogna aprirlo l’occhio?

    baci

  2. Danilo on 3 Giugno, 2009

    Ho appena subito un intervento di cataratta (nel mio caso traumativa), dovuta al lancio di uovo da parte di un imbecille che mi ha preso giusto nell’occhio. per fortuna l’unico danno è stata la cataratta, è passata circa una settimana dall’operazione, e vedo (meglio di prima ovviamente), ma ancora sfocato e poco nitido… ti volevo chiedere se anche a te è successo… CIAO

  3. stefano on 25 Febbraio, 2010

    Ciao a Tutti, 2 giorni fa’ sono stato operato di cataratta post traumatica, oggi nel togliere la benda per mettere il collirio ho “provato” la mia nuova vits :). Vedo ovviamente meglio di prima, ma anche io come Danilo vedo sia da vicino che da lontano in maniera sfocata e poco nitidia, e’ normale? dopo quanto tempo si vede in maniera normale?

  4. Claudio on 24 Febbraio, 2014

    Anche io vedo sfuocato sia da lontano che da vicino ..e sono trascorsi 20 giorni dall’intervento . È normale? Avevo una aspettativa di recupero di 9,5/10 ma non vado oltre i 5 /10 ..che vor di?

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