Mosca, Serghijev Posad, Rostov e San Pietroburgo per un tour da Zar!

2° giorno, sabato 15 giugno 2013: Mosca (11 milioni e 613 mila ab. – 200 m s.l.m. – 12°-22°)

Ore 09:00. Incontro con la guida, una gentile signora “ingegnere aeronautico”, alla reception dell’hotel. Partiamo per una visita panoramica della città, con tutti i luoghi di maggiore interesse turistico: la Piazza Rossa, i magazzini GUM, il teatro Bolshoi (esterni), la Piazza del Maneggio, con il caratteristico cambio della guardia all’Altare del Milite Ignoto (cliccare qui), la “Collina delle Rondini”, da cui si gode un suggestivo panorama della città; da qui, a poche centinaia di metri si erge uno dei simboli dell’architettura staliniana, l’Università Statale di Lomonosov.

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Abbiamo visitato anche il museo “Maksim Gorkij”; interessante interno della casa dello scrittore, una dimora signorile costruita fra il 1903 e il 1905 in stile dell’Art nouveau moscovita: vetrate, ferro battuto, parquet, scale di pietra calcarea levigata e ondulata. All’interno aleggia ancora il ricordo di Maksim Gorkij, che abitò qui dal 1931 al 1936, anno della sua morte. L’entrata è libera .

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Visita della cattedrale del Cristo Salvatore simbolo della Chiesa Ortodossa Russa. Quando gli ultimi soldati napoleonici lasciarono Mosca, lo Zar Alessandro I firmò un manifesto, il 25 dicembre 1812, in cui dichiarava la sua intenzione di costruire una Cattedrale in onore di Cristo Salvatore, “per manifestare la Nostra gratitudine alla Divina Provvidenza per aver salvato la Russia dal destino che incombeva su di Essa” e come memoriale dei sacrifici del popolo russo. I lavori iniziarono nel 1839.

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Dopo la Rivoluzione d’Ottobre, e più precisamente dopo la morte di Lenin, l’importante luogo su cui sorgeva la cattedrale venne scelto dalle autorità sovietiche per la costruzione di un monumento al socialismo, che si sarebbe chiamato Palazzo dei Soviet. Questo monumento doveva levarsi con una avveniristica struttura a gradini, per sostenere una gigantesca statua di Lenin. Il 5 dicembre 1931, su ordine del ministro di Stalin, la cattedrale di Cristo Salvatore venne fatta saltare in aria e ridotta in rovine. Con il declino e la fine del regime sovietico, la Chiesa Ortodossa Russa ricevette l’autorizzazione a ricostruire la Cattedrale di Cristo Salvatore, nel febbraio del 1990. Una prima pietra temporanea venne deposta alla fine dell’anno. Il restauratore Aleksej Denisov venne convocato per disegnare una replica di straordinaria precisione.

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Ore 14:30. Visita guidata del Cremlino e delle sue stupende cattedrali riccamente decorate, scenario un tempo dei riti di incoronazione e matrimonio degli zar. Sorprende nel Cremlino la contrapposizione tra gli edifici religiosi e quelli civili, ivi compreso il palazzo del presidente Putin; attenti a non uscire dalle strisce pedonali nell’attraversare la strada perché vi sono dei poliziotti zelanti che vi inviteranno a servirvene agitando il manganello e fischiando (cliccare qui).

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Ore 16:30. Visita del museo dell’Armeria (27 euro su prenotazione in Italia) custode del tesoro degli zar; gioielli, corone, troni, elmi, spade, finimenti, stoviglie e suppellettili varie in oro e argento decorati con perle, brillanti e altre pietre preziose. Le famose “uova di Fabergè” (fra il 1885 e il 1917 ne furono realizzate ben 57 di queste uova di Pasqua in oro, preziosi e materiali pregiati)

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Ore 21:30. Facciamo conoscenza con il mitico Ugo (soprannominato in seguito Ugazio) , la guida che ci accompagnerà nei prossimi tre giorni, e partenza per il giro “Mosca by night (35 euro prenotazione in Italia /45 euro in loco): accattivante l’effetto luci sulla città e sui suoi principali monumenti.

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Prima tappa la stazione “Jaroslav station” dalla quale parte la mitica “transiberiana”; il cartello sul binario indica Mosca 0 km – Vladivostok 9.298 km. All’interno, nella sala d’attesa gremita di gente con valige, pacchi e pacconi, su di una intera parete è schematizzata tutta la linea della transiberiana e la specifica dei vari fusi orari (Vladivostok + 7 ore) che attraversa; gli orari indicati comunque si riferiscono sempre all’orario di Mosca.

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Bellissimo lo scenario del convento delle vergini di Novodevicij che si riflette sul lago dove si dice che Chaikovskij una sera dopo aver visto questo panorama stupendo fu ispirato nel comporre la musica del lago dei cigni, la collina delle rondini animata dai giovani con le loro moto e il parco con le fontane illuminate di rosso che rappresenta il sangue dei caduti in guerra.

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Proseguiamo quindi per la Piazza Rossa, la principale piazza di Mosca (cliccare qui). È adiacente al muro orientale del Cremlino, sede istituzionale del presidente russo. La piazza separa il Cremlino, ex cittadella zarista ed attuale residenza del Federazione russa, da uno storico quartiere di mercanti, conosciuto come Kitay-gorod. Dato che le principali vie di Mosca nascono da qui e vanno in ogni direzione (divenendo poi autostrade una volta fuori dalla città), la Piazza Rossa è considerata la piazza centrale di Mosca e di tutta la Russia.

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Il nome “piazza rossa” non deriva né dal fatto che gli edifici e le costruzioni attorno ad essa sono per lo più di colore rosso, né dal collegamento fra il colore rosso e l’ideologia comunista. Il nome deriva infatti dall’aggettivo russo красная (krasnaja, femminile di красный, krasnji, “bello”), che significa sia “rossa” sia, in passato, “bella”: l’aggettivo fu originariamente applicato (col significato di “bella”) solo alla Cattedrale di San Basilio, e successivamente esteso alla piazza in cui essa sorgeva. Si ritiene che la piazza abbia acquisito il suo nome attuale nel XVII secolo (in precedenza, essa era chiamata Požar, ovvero “posto bruciato”, poiché gli edifici in legno che vi si affacciavano erano facilmente soggetti agli incendi).

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Sulla piazza vi sono alcuni monumenti storici noti in tutto il mondo, come, ad esempio, la fiabesca Cattedrale di San Basilio, costruita nel 1556 dallo zar Ivan IV il Terribile per celebrare la conquista dei nuovi territori (il khanato di Kazan’). Davanti alla cattedrale si trova il monumento agli eroi nazionali Kuz’ma Minin e Dmitrij Požarskij, i quali nel 1612 sconfissero e cacciarono da Mosca gli invasori polacchi. Vicino al monumento vi è una piattaforma elevata, la cosiddetta Lobnoe Mesto, che fu usata in alcuni casi per esecuzioni, ma soprattutto per le cerimonie religiose solenni davanti alla cattedrale e per annunciare vari decreti.

Interessante anche il mausoleo di Lenin e i magazzini statali GUM. Il GUM è un edificio di notevole bellezza e si compone di tre piani di boutique di grandi firme. Oggi dopo il restauro è frequentato soprattutto dai moscoviti ricchi. Il tetto è di vetro, all’interno vi sono una grande fontana e anche molti caffè (per saperne di più cliccare qui).

Ma il più famoso monumento del periodo sovietico è il mausoleo di Lenin. Lenin morì nel 1924 e il mausoleo, costruito appositamente per conservarne la mummia, venne edificato in granito marrone, a forma di piramide con le scale. Durante le parate militari venne usato come tribuna da dove i governanti sovietici salutavano i soldati che sfilavano.

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Nel 1953 morì Stalin e fu seppellito all’interno del mausoleo; in seguito, negli anni Sessanta, la sua salma fu tolta e collocata dietro il mausoleo, accanto alle mura del Cremlino. Quella di Stalin fu la prima di una serie di sepolture accanto al muro del Cremlino: ora tutti i leader del partito comunista (escluso Nikita Khruščёv) sono seppelliti in questo luogo. Dentro le mura sono seppellite anche le personalità più famose dell’Unione Sovietica, come l’astronauta Jurij Gagarin, il generale conquistatore di Berlino Georgij Konstantinovič Žukov, e Nadežda Krupskaja, moglie di Lenin.

Anche oggi si tengono parate sulla Piazza Rossa, e dal 2008 sfilano di nuovo i mezzi militari.

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Dove mangiare a Mosca: Cafè Pushkin: (www.cafe-pushkin.ru) Tverskoy Bulvar 26°; Ristorante georgiano: Genatsvale na Arbate (on the Arbat), 11 Novy Arbat, bldg.2 Metro: Arbatskaya; Ristorante ucraino: Korchma taras bulba, 14 Uliza Pjatnitskaja (Zamoskvorechye district CAO); Ristorante armeno: stary fajeton, 55 Uliza Bolschaja Nikitskaja (Presnensky District); Fast food alla russa: Kroschka-Kartoschka; Ristorante semplice alla russa: Elki palki (catena di ristoranti).

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6 Comments so far

  1. Marcos on 11 Luglio, 2014

    Thanks Dave,I wish I was back there now, it’s amazing to me that it has been almsot a year since I was there, I definitely plan to go back sometime hopefully soon but I guess there are plenty of places I’d like to travel to.

  2. Katrina on 11 Luglio, 2014

    scrive:Solo oggi so cosa vuol dire amare incondizionatamente, arviro a casa, ed anche se sono cotto e ho avuto una giornata assurda, mi basta un suo sorriso, e tutto passa.prima per quanto mi dicevano vedrai, non mi era possibile capire cosa volesse dire essere padri.Oggi Alberto ha 11 mesi, cerca di imporre la sua volonte0, i suoi gusti, i suoi voleri e ritmi. ed ogni giorno una soperta in pif9.Fosse per me ne faremmo una ventina

  3. Hasby on 11 Luglio, 2014

    Thought it wou’lndt to give it a shot. I was right.

  4. Oktavia on 20 Febbraio, 2015

    Ciao, io sono Elisabetta,ovviamente e8 Mosca,la prima foto e8 la passeggiata che non rdrcoio come si chiama, piena di negozi per turisti, con matrioske etc…., la seconda foto non so cosa sia e la terza e8 la cattedrale di San Basilio, magica Mosca… ci sono stata due volte negli ultimi due anni per lavoro e l’ho apprezzata moltissimo, quest’anno purtroppo non ci andrf2 e devo dire che mi manca troppo!

  5. Jampierre on 24 Marzo, 2015

    Al modulo c’e8 da aigrungege ancora: peso auto in kg. – filtro aria sportivo – collettori sportivi – scarichi – sensibilite0 sterzo (dal menu guida)… almeno 5-6 cosette e poi e8 completa!

  6. Juana on 12 Aprile, 2015

    peccato non avere partecipato alla tua semaittna dei colori, mi accorgo che ciascun colore suscita in me emozioni e sensazioni gradevoli, da sempre credo nella loro energia ed e8 sempre bello ritrovarsi a goderne…

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