Una passeggiata notturna e tantissimi auguri di buon compleanno – “Lights in Nature – Life” nei Giardini di Palazzo Brancaccio di Roma


Oggi compio 133.602,63 anni in lire, per una volta mi tengo i 69 in euro…ma solo in questo caso, sia ben chiaro (vedere aggiornamento al post). Mi sembra di essere tornato ai tempi della scuola dato che è il giorno del mio compleanno ed è il numero degli anni che compio a scatenare goliardici commenti: 69!


Oggi compio 69 anni…come la posizione più famosa del Kama Sutra (mlmlmlml’ HAAHAHAHAHAH!).

Sono tanti e sono stati vissuti, ma spero che qualcuno fermi quell’élite di pochi pazzi che muove gli stati o meglio chi li governa verso la guerra perché ci sono tanti giovani che devono ancora far fiorire le proprie competenze e i propri desideri, progettare la loro vita.

Il 12 febbraio 1809 nacque il pensatore che ha cambiato in modo radicale la nostra visione del mondo: Charles Robert Darwin. Ad ispirarlo in modo profondo fu un altro grande pensatore, nato il 13 febbraio 1766: Thomas Robert Malthus, un economista. Pare che febbraio sia un mese particolare: sono di febbraio anche Galileo Galilei (15 febbraio 1564), Copernico (19 febbraio 1473) e Steve Jobs (24 febbraio 1955); Rosy Bindi (12 febbraio 1951) e Bettino Craxi (24 febbraio 1934).

Gli anniversari ci servono per mantenere la memoria di eventi e persone che hanno ancora molto da dire.

Vale la pena ricordare Malthus, al giorno d’oggi, visto che tutti si lamentano della interruzione della crescita demografica nel nostro paese. Non facciamo più figli! In effetti non è proprio così: ne facciamo meno rispetto a prima, infatti, esiste un desiderio insoddisfatto di avere figli. Le rilevazioni dell’Istat ci dicono che il numero di figli desiderato in Italia è analogo a quello degli altri paesi europei e cioè in media 2 figli.

Il desiderio insomma c’è, manca la possibilità, forse il coraggio. D’altra parte come pensare a un bambino quando più della metà dei 20-35enni, cinque milioni e mezzo di persone, vive ancora in casa coi genitori, nubile o celibe che sia?

Siamo un paese di vecchi: e già, visto che il sistema sanitario ancora funziona, viviamo a lungo. Tanto che si è coniata una nuova parola: ad affiancare i millennials (i nati nel nuovo millennio) ci sono i perennials (persone durature in grado di adattarsi alle novità e ai cambiamenti, quelli che non mollano mai…).

Abbiamo messo il numero chiuso nelle facoltà di medicina e posto ostacoli quasi insormontabili (assurdi test di ingresso, cliccare qui) a chi sente la vocazione medica, e ora ci accorgiamo che non ci sono giovani medici a sostituire quelli che vanno in pensione. Ma chi l’avrebbe mai detto? Incredibile.

In compenso, i nostri giovani medici emigrano e vanno ad operare all’estero. Uno spreco di capitale umano e professionale enorme per il nostro Paese: formare un medico specialista costa fino a 500mila euro (vedere anche i miei due precedenti post qui e qui).

Le civiltà crescono a dismisura e poi semplicemente si ridimensionano. E io oggi compio 69 anni. Anche l’età non può crescere all’infinito! Toccando ferro i perennials (sono uno di loro) prima o poi moriranno e magari diminuirà anche il gap tra il numero di figli desiderato e quello realizzato nel nostro Paese e ciò porterà ad un riequilibrio del divario numerico tra anziani e giovani.

È incredibile quanto sia difficile capire cose semplici al giorno d’oggi.

E ora prepariamoci a vivere un’avventura notturna ricca di incredibili proiezioni e spettacolari giochi di luce che celebrano l’armonia tra l’uomo e la natura e rappresentano la vita sul Pianeta Terra attraverso i suoi quattro elementi: acqua, aria, fuoco e terra.

Le mille luci che avvolgono un mondo abitato da meravigliose creature diventano uno scenario fantastico per celebrare l’amicizia, l’amore e scambiarsi gli auguri in angoli dedicati; infatti l’esperienza immersiva chiamata “Lights in Nature – Life” si svolge nei Giardini di Palazzo Brancaccio e offre ai visitatori l’opportunità di esplorare uno splendido spazio verde segreto nel cuore della città.

I Giardini Brancaccio illuminano il cuore della Capitale con la prima edizione italiana del suggestivo evento immersivo, uno dei capitoli del celebre progetto Naturaleza Encendida, nato in Spagna e che dalla sua creazione nel novembre 2020 nel Real Jardín Botánico de Madrid, ha fatto tappa in diverse città europee, accogliendo oltre un milione di persone da tutto il mondo.

Diversi sono gli spettacoli luminosi offerti dal progetto Naturaleza Encendida contemporaneamente aperti al pubblico: Origen a Barcellona, Explorium a Tenerife, Insectos a Madrid, Itsasaldi a Bilbao e il recente Dalì Universe inaugurato lo scorso 15 novembre con grande successo a Parigi.

Ogni parco offre magiche passeggiate notturne in differenti ambienti naturali dove il visitatore diventa protagonista e viene invitato a scoprire una ricca biodiversità in spettacoli di luci carichi di sorprese e adatti a ogni fascia di età.

Progettato dalla società madrilena di produzione di spettacoli LETSGO Company con Show Bees, Lights in Nature – Life trasforma l’incantevole spazio verde in un luogo magico, dove, al calar della sera, poter ammirare la bellezza della natura in un’atmosfera poetica e scintillante, tra suoni, proiezioni straordinarie e giochi di luce meravigliosi.

Il percorso, nei Giardini Brancaccio, apre le porte a un mondo onirico e si snoda attraverso quattro aree tematiche, ispirate agli elementi naturali:
1) BIOSFERA
Il visitatore entrerà in una zona dedicata alla speranza, dove viene ricordato che non tutto è perduto e l’impegno per un futuro migliore per il pianeta resta sempre vivo.

2) TERRA
Proseguendo il percorso, il visitatore si renderà conto che è improvvisamente arrivato sulla terra ferma e magicamente è diventato piccolo come un insetto che quindi potrà vedere a grandezza umana.


Scoprirà quanto sono utili gli scarabei stercorari per il suolo e per la distribuzione di semi, potrà avvertire gli animali selvatici nascosti nella vegetazione vedendo i loro occhi brillare nel buio, o accompagnare le 35 formiche di fuoco nel loro formicaio.

Si osserverà la terra, un tempo umida e fertile, diventare rossa e arancione nelle fiamme degli incendi che devastano flora e fauna e trasformano un ambiente ricco di vita in una landa desolata che solo decenni di investimenti riporteranno alla rigogliosità originaria.

3) ACQUA
Un’area che diventa un fantastico fondale marino: gli alberi si trasformano in barriera corallina e, passeggiando, il visitatore sarà immerso in un mondo surreale abitato da una balena di 6 metri, da banchi di centinaia di pesci, da meduse, ma anche da un po’ di rifiuti, che purtroppo ormai fanno parte di questo panorama.

Non mancherà il suono delle onde, tra bolle e molta musica avvolgente.

4) ARIA
Si entrerà nel mondo dell’aria che farà volare la fantasia dei visitatori che così potranno godere della sinfonia degli uccellini che sembrano dialogare dalle loro piccole dimore tra gli alberi, volare alti nel cielo insieme alle libellule che però possono sopravvivere solo in ambienti non contaminati dall’inquinamento ambientale.


Le immagini più tradizionali, come le cicogne che portano i neonati di cui prenderci cura con amore, si uniscono alle immagini più ecoconsapevoli di un mondo che deve essere curato per poter crescere sano, lontano dall’inquinamento che lo minaccia dall’alto come avvolti spietati.


Uno spettacolo, della durata di circa 60 minuti, che incanta il pubblico di ogni età e si trasforma in ricordi indelebili perché nulla è più affascinante della luce splendente della vita e della realtà che ci circonda nelle sue molteplici sfaccettature…

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