Montecatini Terme – Lucca – Luglio 2020
Se capitate in Toscana lasciatevi una giornata per poter assaporare una delle città più belle, il cui centro storico molto piccolo, è ancora racchiuso nelle sue mura medioevali autentiche… Sto parlando di Lucca, chiamata anche la “città delle cento chiese” proprio grazie al numero degli edifici religiosi presenti all’interno delle mura; infatti oltre alle chiese ufficiali, ci sono molte cappelle private dentro i palazzi signorili.
Questo è il post con le sensazioni e le informazioni del viaggio, suddiviso per motivi tecnici in due parti. Di seguito vi lascio una pratica guida sui maggiori siti di interesse di Lucca, che si possono vedere anche in una sola giornata:
Le Mura di Lucca: sicuramente la cosa più importante o comunque il simbolo della città sono le sue Mura; per la loro particolare longevità, (si sono conservate perfettamente integre dal Cinquecento, anno in cui furono edificate su progetto di Alessandro Farnese) ad oggi, e per le loro eccezionali misure, l’altezza è di 12 metri, la lunghezza di 4,2 chilometri e la larghezza di 30 metri, quasi quanto quattro corsie di autostrada. Dall’Ottocento sono state adibite a parco urbano pubblico, e sono considerate una grossa risorsa sia per i cittadini che per i turisti e una passeggiata sulle Mura di Lucca, è diventato un vero “must”.
Una cosa importante: il comune, mantenendo le tradizioni storiche, rinnova e ristruttura continuamente la cinta muraria in modo che rimanga una delle attrattive principali della città, essendo uno dei pochissimi casi al mondo di cinta muraria completa ben conservata in una città moderna in espansione.
Torre delle Ore e Torre Guinigi: visibili dalle Mura, spiccano sopra i tetti cittadini la Torre Guinigi, la famosa torre alberata costruita intorno al 1390 dalla potente famiglia lucchese dei Guinigi, e la Torre delle Ore risalente al periodo medievale volute entrambe dal consiglio comunale della città. Consiglio di salire sopra una di esse per avere una bella panoramica della città sottostante, soprattutto al tramonto.
La Torre delle Ore si trova in via Fillungo (la via principale della città che attraversa tutto il centro storico) è alta 50 metri è la più alta delle 130 torri presenti nella città dal Medioevo ad oggi. Intorno a essa aleggia una leggenda riguardante un’antica nobildonna lucchese tale Lucida Mansi, la donna che vendette l’anima al Diavolo per rimanere bella e giovane. Il Diavolo però sarebbe tornato dopo trenta anni a esigere il pagamento del debito. Allo scadere dei trenta anni Lucida Mansi, la notte del 14 agosto 1623 saliva la Torre, affannata correva a fermare la campana, che stava per batter l’ora della sua morte. A mezzanotte in punto il Diavolo avrebbe preso la sua anima. Dalla leggenda però risulta che Lucida non raggiunse in tempo il meccanismo, non riuscì a fermarlo e il Diavolo si prese la sua anima.
La Torre Guinigi è la più importante torre di Lucca, ed è famosa per il piccolo giardino pensile con sette piante di leccio sulla sua cima, che da immagini antiche sembra sia sempre stato presente anche nel passato.
Basilica di San Frediano e Chiesa di San Michele: continuando la passeggiata su Via Fillungo, si arriva comodamente alla Basilica di San Frediano, che insieme alla chiese di San Michele, sono le due chiese più importanti di Lucca dopo ovviamente il suo Duomo. San Frediano è uno dei luoghi di culto più antichi di Lucca, fondato dal santo di cui porta il nome. Molto bello è il mosaico che orna la sua facciata (cosa molto rara per una chiesa in stile romanico).
San Michele si trova nell’omonima piazza dove un tempo sorgeva il Foro Romano. Ha una facciata che si sopraeleva di quattro metri rispetto al tetto e su cui spicca un San Michele Arcangelo nell’atto di uccidere il Drago. Secondo una leggenda, al dito della statua c’è un diamante eccezionale che di notte si può vedere brillare…
Piazza Anfiteatro: non si può venire a Lucca e non vedere un altro dei sui simboli insieme alle Mura, ovvero la piazza che viene anche definita una delle più belle d’Italia, sicuramente per la sua particolare struttura che riprende l’antico tracciato dell’anfiteatro romano. La costruzione di tale piazza sacrificò gran parte delle costruzioni romane presenti, che però sono visibili in parte all’interno dei negozi che circondano la piazza. Essa è priva di grandi aperture, ma l’accesso è dato da quattro piccole porte a volta e questo le dà l’aspetto di “piazza chiusa”. I negozi, i locali, i tavolini all’aperto dei bar e il mercato settimanale ne fanno il cuore di Lucca, punto obbligato di passaggio e sosta di cittadini e turisti.
Il Duomo di Lucca (Cattedrale di San Martino): è l’edificio religioso più importante della città. La prima cosa che si nota del Duomo dedicato a San Martino è l’asimmetria del lato destro della facciata che si è dovuta adattare alla già esistente torre campanaria.
Sulla facciata policroma che si ispira al Duomo di Pisa c’è la statua di San Martino nell’atto di dividere il suo mantello con un povero.
Piazza Napoleone: è la piazza più grande di Lucca, che prende il nome da Elisa Bonaparte, sorella dell’Imperatore francese, che dal 1806 governò il Principato di Lucca e incaricò l’architetto Lazzarini di creare uno spiazzo che valorizzasse il Palazzo Ducale. Al centro della piazza doveva esserci una grande statua di Napoleone, ma alla caduta dell’Imperatore venne sostituita da una di Maria Luisa di Borbone, scelta come reggente del nuovo Ducato di Toscana.
Allora, sfruttando il libretto di Smartbox regalato dai miei colleghi di lavoro in occasione della mia recente andata in pensione, abbiamo deciso di fare un giro turistico della città di Lucca con base a Montecatini Terme (Boston Hotel). Andiamo in auto e parcheggiamo vicino alla stazione, proprio di fronte a Piazza Ricasoli. Siamo vicino a Porta San Pietro e al baluardo Santa Maria con la statua a Vittorio Emanuele II.
Entriamo però dal baluardo San Colombano, in cui è presente un passaggio che porta direttamente sulla passeggiata delle mura.
Lucca (90 mila abitanti; 19 m s.l.m.) è una notevole città d’arte d’Italia, respira con l’amore, il romanticismo e il sesso. Fondata dagli Etruschi nel 180 a. C., divenne una colonia dei romani e rimase nello stato di una città autonoma libera fino al 12° secolo. Nel 1314 il sovrano di Pisa mise l’occhio sulla città, e solo grazie agli sforzi della popolazione locale, guidata da Castruccio Castracani degli Antelminelli, Lucca ha conservato l’indipendenza ancora per cinque secoli. L’autonomia è finita con Napoleone, quando lui ha creato il Ducato di Lucca e ha messo sul trono i suoi familiari, tra cui sua sorella Elisa. Vent’anni dopo il potere passò nelle mani dei Borbone, fintanto che Lucca venne inclusa nel Regno d’Italia.
A Lucca la colazione migliore viene servita in Caffè di Simo ed include il cornetto e cappuccino. L’interno di questo locale è in stile Art Nouveau. A partire da quei momenti magici in cui Puccini suonava il piano al Caffè di Simo, non è stato cambiato nulla: c’è ancora quel servizio senza fretta e il bar lucido, pieno di ogni sorta di vivande, mentre il posto migliore per fare una pausa per uno spuntino è il Forno a Vapore Amedeo Giusti.
Da non perdere il buccellato pane dolce tipico lucchese con uvetta e anice.
Lucca ha mantenuto il suo aspetto storico e sorprendente è il connubio tra le varie epoche che ne hanno trasformato l’aspetto: dalla dominazione romana alla decadenza medievale alla rifioritura rinascimentale fino al XX secolo gli edifici religiosi e non hanno subito una sorta di progressiva ricostruzione stile matrioska, ovvero si è ricostruito sopra alle strutture antiche cercando di mantenerne le basi architettoniche (un esempio è l’anfiteatro romano che ha mantenuto la sua forma ellittica originale sebbene oggi sia circondato da edifici ottocenteschi).
Procedendo in via Vittorio Veneto si incontra il maestoso Palazzo Ducale (della Provincia) e l’antistante Piazza Napoleone. Proseguendo, incontriamo una delle moltissime chiese sparse per la città, San Michele in foro: essa è sorta nel luogo appunto dove era presente il foro romano della città. Qui termina via Vittorio Veneto e quindi proseguiamo in via Calderia incontrando Piazza San Salvatore con l’omonima chiesa.
Giungiamo alla Basilica di S. Frediano e nell’omonima piazza. L’elemento che salta all’occhio è il grande mosaico dorato raffigurante l’ascensione di Cristo che adorna la parte superiore della facciata.
Ci fermiamo al bar della piazza per sorseggiare un caffè e poi si riparte, diretti verso l’anfiteatro.
Camminiamo esternamente all’anfiteatro seguendo l’omonima via dell’anfiteatro e poi entriamo.
Qui risulta evidente il numero inverosimile di ristoranti e locali che sono stati ricavati ai piani inferiori degli edifici che perimetralmente si affacciano sulla piazza.
Decidiamo di pranzare veloce in uno dei tanti locali con un bel gelato, una bella cialda enorme con 4/5 gusti che si mangia con gusto.
Dopo pranzo riprendiamo il tour della città e ci spingiamo fino al museo nazionale di villa Guinigi, passando per via della Fratta e attraversando via del Fosso.
Via del Fosso è interessante perché corre parallelamente ad un rivolo di acqua prelevata dal fosso esterno alla cinta e taglia praticamente in due il centro storico. Suggestiva è la colonna della Madonna dello Stellario.
Alla fine arriviamo fino al museo di villa Guinigi ma decidiamo di non entrare.
Torniamo sui nostri passi percorrendo a ritroso la strada e deviando da piazza San Pietro Somaldi con la relativa chiesa. Ci inoltriamo poi di nuovo nel centro, passando per via dell’Angelo Custode e incontriamo la famosa Torre Guinigi.
Questa è la torre più importante di Lucca, color rossastro dovuta ai mattoni che la compongono, ed è visitabile. Sulla sommità sono presenti degli alberi (lecci) e questa è una caratteristica interessante di giardino pensile su una torre.
Passando per via Santa Croce e girando in via Fillungo incontriamo la Torre delle Ore. Questa è la torre più alta di Lucca.
Via Fillungo è la strada principale del centro storico con tipici caratteri medievali. Qui ci sono molti negozi ed esercizi commerciali.
La giornata sta volgendo al termine e tornando verso il nostro punto da cui abbiamo cominciato questa bella giornata, passiamo di nuovo da via Vittorio Veneto e da qui deviamo in via del Poggio in cui è presente la casa natale di Giacomo Puccini. Una statua in suo onore è posta nell’antistante piazza Cittadella.
La giornata si è conclusa e siamo felici di questa “gita” alla scoperta di quella che abbiamo davvero compreso essere una cittadina magnifica ricca di sorprese e angoli affascinanti.
Non abbiamo fatto una visita veramente completa, ma i luoghi principali riteniamo di averli toccati. Un’esperienza sicuramente positiva ed un luogo assolutamente da visitare.
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