Andiamo a fare quattro passi lungo il Cammino di Santiago

2° giorno, domenica 3 giugno 2012: Barcellona – Pamplona 195 mila ab. – 440 m s.l.m. – 12°-25°)

Già al secondo giorno si verificherà il primo di una serie, diciamo così, di inconvenienti che serviranno a rendere la vacanza più movimentata del previsto e cementeranno la coesione del gruppo nel portare a termine il Cammino.

La mattinata del secondo giorno è stata dedicata alla Sagrada Familia: magnifica! Assolutamente da visitare con audioguida in tutte le sue parti (cliccare qui e qui). Barcellona è la città dove ha vissuto e lavorato l’architetto Antoni Gaudí, le cui opere attraggono ogni anno molti turisti da tutto il mondo. La più nota è la chiesa della Sagrada Família, il cui nome completo in catalano è Temple Expiatori de la Sagrada Família (Tempio espiatorio della Sacra Famiglia), che Gaudí lasciò largamente incompiuta e che è tuttora in costruzione dal 1882. In base ai moderni mezzi e materiali si prevede che verrà ultimata intorno al 2020. I lavori per la sua costruzione sono unicamente finanziati dalle offerte dei fedeli e dalle entrate derivanti dalla vendita ai visitatori del biglietto di ingresso. La facciata della Natività era già stata completata prima della morte del progettista; recentemente è stata terminata quella della Passione e otto delle dodici torri previste (corrispondenti agli apostoli). Rimane inoltre da completare la facciata della navata centrale, quella rappresentante la Gloria.

Ore 11:40. Che era avvenuto? …..Mi accorgo con angoscioso smarrimento, stupefatto, quasi atterrito… Avevo qua, nella tasca bassa dei pantaloni il mio portafogli, con me. Sarà stato un furto con destrezza o uno smarrimento con dolenzia ma del portafogli con dentro carta di credito, patente carta di identità, tessera sanitaria, tesserini e documenti vari, ora non c’è più traccia, sparito, volatilizzato. Infatti Barcellona è la patria di “carteristas” (borsaioli). Questo è un grosso neo della bella e vivace città catalana e la piaga preoccupa parecchio le amministrazioni di una città che vive soprattutto sul turismo. Ora i più preoccupati però siamo noi che abbiamo a disposizione una sola carta funzionante unicamente come bancomat e che da un momento all’altro potrebbe magari smagnetizzarsi o andare fuori uso.

Passiamo il resto della mattinata a fare il blocco della carta di credito e la denuncia al commissariato di Polizia. Poi, come programmato, andiamo presso la stazione ferroviaria di Barcellona per ritirare la macchina noleggiata via internet e a nostra disposizione per le ore 15:00 con la quale saremmo dovuti arrivare a Pamplona, dove avevamo già l’albergo prenotato; ma qui ci aspetta un’altra sorpresa. Purtroppo senza carta di credito non ci danno la macchina perché a loro modo di vedere non gli diamo garanzie.

Abbastanza trafelati, prendiamo di corsa un taxi per l’albergo dove ritiriamo i bagagli per quindi farci riportare alla stazione ferroviaria dove riusciamo, per il rotto della cuffia, a prendere l’ultimo treno (quello delle ore 17:05) per Pamplona.

Dopo aver percorso ben 485 km finalmente arriviamo alle ore 21:00 e raggiungiamo in taxi il nostro hotel Nh Iruna Park che è fuori dal centro, 20 minuti a piedi. Zona periferica ma bella, molti parchi e strade ampie.

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