Andiamo a fare quattro passi lungo il Cammino di Santiago

10° giorno, lunedì 11 giugno 2012: Arzua – Arca do Pino (20 km – 4.700 ab. – 287 m s.l.m. – 14°-20°)

Doveva essere una tappa tranquilla per le solite belle stradine sterrate, magari un po’ umide, con aumentato numero di boschi di eucalipto, e invece dobbiamo assistere all’abbandono dei nostri piacevoli compagni di viaggio a seguito di  una forte tallonite del piede destro che impedisce l’appoggio dello stesso al colonnello Rino il quale, assistito dalla gentile moglie-infermiera Rita che gli propina subito degli antinfiammatori, è costretto a raggiungere l’albergo successivo in taxi.

Comunque, dopo aver fatto colazione in hotel e con un certo ritardo i due pellegrini superstiti, cominciano la tappa di questo giorno e subito devo constatare che una macchina fotografica, forse a causa della forte umidità è fuori uso. Si inizia il cammino attraverso Las Barrosas, dove si trova l’eremita di San Lazzaro.

Si attraversa poi Calzada, Calle e Salceda, dove il pellegrino può fermarsi un momento per omaggiare il pellegrino belga Guillermo Watt morto qui in modo improvviso il 23 agosto 1989, in suo onore è stato costruito un piccolo monumento.

Poi il tragitto entra in Brea e poi Santa Irene, per concludere il suo percorso a O Pino. In tutto il percorso siamo stati, per così dire, “allietati” da frequenti scrosci d’acqua a vento (in dialetto carbognanese: una schiarata-una scurita e una botta d’acqua).


Arrivo e incontro con i nostri amici presso l’hotel O Pino, alle ore  14:30.

11° giorno, martedì 12 giugno 2012: Arca do Pino – Santiago De Compostela (19 km – 95 mila ab. – 250 m s.l.m. – 10°-18° – Climaticamente è una fra le città europee maggiormente piovose; ciò è dovuto al vento proveniente dall’Atlantico che contrasta con le montagne circostanti)

Todo se comple! (tutto si completa). Comincia l’ultimo tratto del percorso per Santiago che ci aspetta. Si parte per l’ultima tappa in tre alle 8:00 e si arriva alle ore 15:00.

Per primo incontriamo San Antón, al quale segue Amenal e dopo un ripido pendio Cimadevila. Poi, sempre per strade secondarie, tra boschi di pini e di eucalipti dopo vari saliscendi e dopo aver circumnavigato l’aeroporto, si entra a Lavacolla, paese dove gli antichi pellegrini si lavavano e cambiavano per entrare nella città di Compostela (qui al km 12.5 spariscono le pietre miliari del cammino).

Lasciato questo comune, l’itinerario attraversa Villamaior, San Marcos dove dopo essere uscito da una chiesetta presso la quale abbiamo ottenuto un “sellos” e aver imboccato il sentiero in salita mi sento stranamente leggero nonostante lo zaino; mi accorgo allora con stupore misto a terrore che ho lasciato lo zaino nella chiesetta e di corsa torniamo tutti e tre indietro per il pronto recupero.

Ho rischiato di perdere anche lo zainetto con dentro il passaporto e la credenziale con tutti i timbri per la Compostela!

Finalmente, arriviamo al Monte do Gozo (monte del godimento, cliccare qui) e poi con emozione crescente entriamo in Santiago e raggiungiamo il nostro amico presso l’hotel Husa Ciudad De Compostela.

Nuntio vobis gaudium magnum: un poco caracollanti e andando lento pede, come diceva il santo eremita de L’armata Brancaleone (uno dei miei fil-cult), alle 17:00, buttiamo sul selciato della piazza dell’Obradoiro lo zaino e il bastone che ci hanno accompagnato in questi giorni, ci stendiamo e sorridiamo; riusciamo, poi, a salire tutti insieme i gradini della cattedrale.

Dentro ci fondiamo nel gruppo dei pellegrini (ogni giorno arriveranno tra le cento e le duecento persone) ed assistiamo alla Messa. Alla fine abbiamo anche la fortuna di assistere alla cerimonia del botafumeiro.

Il botafumeiro è un gigantesco incensiere in argento pesante circa 60 Kg ed alto 1,60 metri presente nella Cattedrale di San Giacomo a Santiago de Compostela.  Esso viene caricato con 40 Kg tra carbone e incenso così che il peso complessivo dello stesso va ad essere attorno al quintale. In passato il famoso turibolo veniva utilizzato prevalentemente per coprire il forte odore emanato dai pellegrini che affollavano la cattedrale e nella quale spesso trovavano ricovero per la notte.

Al momento è utilizzato quasi esclusivamente in occasione delle messe del pellegrino delle ore 12:00. Prima della benedizione finale arriva il momento più emozionante (importante, folcloristico se si vuole) della celebrazione: l’accensione del botafumeiro. Il botafumeiro viene fatto oscillare da personale addetto (otto “tiraboleiros”): essi lo issano fino a 22 metri d’altezza nella croce della navata centrale e quindi, con un sistema di corde e carrucole, gli imprimono un moto pendolare, fino a fargli sfiorare il soffitto delle navate ad una velocità di circa 70 km/h.

La pesante massa di ottone provocherebbe incidenti molto gravi se si staccasse dalle corde, considerato che ad assistere all’evento partecipa sempre una grande quantità di pellegrini e turisti.

Per assistete alla particolare cerimonia dell’incenso praticata con il Botafumeiro (cliccare qui, qui e qui).

Compiamo i vari riti di abbraccio della statua di Santiago, la visita alla cappella, e le foto di rito all’ingresso e quindi all’officina del pellegrino per ritirare la Compostela (il timbro, l’attestazione che si è giunti a Santiago lungo un percorso di almeno 100 Km).

Santiago di Compostela (in italiano) è la città capoluogo della comunità autonoma della Galizia e sede del governo autonomo Galiziano (Xunta de Galicia). Situata nella provincia di La Coruña, è stata nel 2000 capitale europea della cultura. La sua notorietà è dovuta al fatto che da oltre un millennio è, secondo la tradizione cristiana, sede delle spoglie mortali di Giacomo il Maggiore apostolo di Gesù. Santiago di Compostela, e il famoso cammino del pellegrinaggio omonimo luogo di peregrinazioni religiose di devoti provenienti da tutto il mondo, è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1985.

Le spoglie mortali dell’apostolo sono conservate da secoli nella maestosa cattedrale costruita a tale scopo, e tappa finale del “cammino di Santiago di Compostela”.  Il 23 ottobre 1987 il Consiglio d’Europa ha riconosciuto l’importanza dei percorsi religiosi e culturali che attraversano l’Europa per giungere a Santiago di Compostela dichiarando i percorsi “itinerario di devozione europeo” e finanziando adeguatamente tutte le iniziative per segnalare in modo conveniente “el camino de Santiago”.

Cattedrale di Santiago – Immagini in tempo reale della cattedrale di Santiago de Compostela e della Plaza del Obradoiro (cliccare qui).

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