Andiamo a fare quattro passi lungo il Cammino di Santiago
3° giorno, lunedì 4 giugno 2012: Pamplona – San Sebastian (186 mila ab. – 6 m s.l.m. – 16°-26°)
Pamplona è una città che meriterebbe molto più di una visita fugace ma noi abbiamo a disposizione solo poco più di mezza giornata.
Pamplona (in castigliano, Iruñea in basco), situata lungo la strada per Compostela, è capoluogo della comunità autonoma della Navarra e la città spagnola con il più alto tenore di vita del paese.
La descrizione che Ernest Hemingway fece della corsa dei tori nel suo romanzo del 1927 (Fiesta, il Sole sorge ancora) ha reso Pamplona famosa in tutto il mondo. Il centro storico di Pamplona si trova sulla riva destra dell’Arga, un affluente del fiume Ebro.
La città si è sviluppata su entrambi i lati del fiume e il cuore della città è la Plaza del Castillo, piena di caffè all’aperto. A sud-est della Plaza del Castillo, in Calle de Amaya si trova la Plaza de Toros, davanti al quale si trova il monumento dedicato a Hemingway, il quale visitò Pamplona per la Festa di San Firmino 9 volte nel corso della sua vita.
Partenza da Pamplona in pullman alle ore 15:30 e arrivo a San Sebastian e sistemazione presso l’hotel Amara Plaza in piazza Pio XII, n. 7.
Donostia-San Sebastián (la denominazione ufficiale comprende la doppia versione in basco e spagnolo-castigliano); è una splendida città in stile Belle Epoque situata nei Paesi Baschi, nella Spagna nord-orientale.
Sorge sul mar Cantabrico, alla foce del fiume Urumea, a circa 20 km dal confine con la Francia. Il pittoresco lungomare di San Sebastián, con le spiagge di Ondarreta, Zurriola e La Concha, la rendono una popolare località turistica.
San Sebastian ci è piaciuta subito: elegante e animata. Abbiamo girato per le stradine del centro storico, visitando alcune chiese (Catedral del Buen Pastor del 1897, Iglesia de San Vicente del XVI secolo, Iglesia de San Sebastian del XIX secolo e Iglesia de San Ignacio del 1897) e godendoci soprattutto la vitalità che si respirava nelle strade (come calle Mayor) e nelle piazze (come Plaza de la Constitucion) brulicanti di persone. Ci siamo spinti fino alle spiagge e abbiamo visto la Playa de la Concha, la più grande e bella della città (cliccare qui).
La baia della Concha (conchiglia) è chiusa ad est ed ovest da due monti (Igueldo e Urgull) e nel mezzo presenta un’isoletta (Santa Clara). La spiaggia è molto grande ma all’arrivo delle maree (i cui orari sono segnati sui giornali locali e da campanelle apposite) diventa molto piccola fino a limitarsi ad una sottile striscia lungo lo splendido lungomare.
Nel tardo pomeriggio abbiamo preso l’ultima corsa della funicolare per andare a visitare l’osservatorio e il parco che sono sulla sommità del Monte Igueldo.
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