Andiamo a fare quattro passi lungo il Cammino di Santiago
8° giorno, sabato 9 giugno 2012: Portomarin – Palas De Rei (24 km – 3.700 ab. – 534 m s.l.m. – 7°-22°)
Dopo la colazione, i quattro pellegrini dalla chiesa di San Nicolas, prendendo una passarella di ferro sul Rego das Torres, ritornano al Cammino che percorrerà lentamente numerosi borghi della regione della Galizia.
In questa tappa si attraversa Toxibó, Gonzar, Castromajor, Hospital da Cruz, Ventas de Narón, enclave importante nell’epoca medievale, Previsa, Lameiros, dove ci si può fermare per visitare la sua Cappella di San Marco e più avanti un bel crucero.
L’itinerario avanza ed entra a Ligonde, paese in cui si fermarono nel loro pellegrinaggio Carlo V e Filippo II nel 1554. Si può visitare anche la chiesa di Santiago, con il suo antico cimitero dei pellegrini.
Il tempo è nuvoloso e minaccia pioggia che arriverà, per fortuna, solo alla pietra che segna i 69 km all’arrivo, e solo per un breve periodo.
Si continua il percorso verso Portos, poi si attraversa Lestedo e Valos prima di giungere a Palas de Rei, meta della tappa.
Sfiniti ci facciamo accompagnare in taxi presso l’hotel Balneario Rio Pambre in quanto la sistemazione era abbastanza decentrata (almeno altri 5 km dal paese).
9° giorno, domenica 10 giugno 2012: Palas De Rei – Arzua (28 km – 6.500 ab. – 385 m s.l.m. – 12°-17°)
Dopo la colazione alle ore 08:00 il viaggio inizia attraversando San Xulián do Camino, una piccola città dove sorge un’interessante chiesa romanica.
Si prosegue poi per Pontecampaña e Casanova. Il primo paese che si incontra dopo aver passato il confine con La Coruña è O Coto, seguita dopo da Leboreiro, qui vediamo un cabeceiro: un grosso cesto che, come gli Horreos, si utilizzava per conservare il granoturco.
Lungo il cammino ci si imbatte in un simpatico punto ristoro credo gestito da volontari; fra le cose notevoli di quel posto si segnala la scatola per le offerte, sulla quale c’era scritto: lasciate quanto volete, e prendete quanto vi serve.
Poco dopo si vede apparire Desecabo, Furelos, con la sua chiesa parrocchiale di San Xoán (con la figura di Cristo crocifisso con un braccio rivolto verso il basso quasi a voler a dare la mano ai pellegrini che si avvicinano per toccarla) e un ponte medievale del secolo XIV, che conduce alla città successiva della ruta, Melide ricca di “Pulperie” dove gustare ottimo polpo alla Gallega.
Quest’ultimo paese ha una posizione centrale nel Cammino di Santiago, qui si fonde il Cammino francese con gli altri provenienti da Oviedo. All’ingresso del paese il pellegrino scopre una croce in pietra (crucero) del XIV secolo, uno dei più antichi in Galizia. L’attuale chiesa parrocchiale è stata la chiesa del monastero di Sancti Spiritus.
Il viaggio continua sempre in mezzo ad eucalipti, prati e ruscelli per via Carballal, Ponte das Penas, Raido, Boente, Figueiroa e Castaneda. In quest’ultimo paese si trovavano i forni a calce dove i pellegrini depositavano la pietra che portavano aumentando così la loro penitenza da Triacastela e che serviva per la costruzione della cattedrale di Santiago.
Dopo aver attraversato un bel ponte medievale, si passa per Ribadiso, e dopo questo paese si raggiunge la fine della tappa, Arzúa, dove troviamo sistemazione presso l’hotel Suiza alle ore 17:30 giusto in tempo per assistere alla partita degli europei di calcio di Italia-Spagna.
Post diviso in piu parti: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10